Doppia recensione per "Filo spinato", il nuovo libro di Irene Catocci, un romanzo dai toni forti che amerete e odierete contemporaneamente...
Titolo: Filo spinato
Autore: Irene Catocci
Serie: Amore Proibito Vol. 1
Genere: Contemporary Romance
Pagina autore: I Romanzi Di Irene Catocci
TRAMA:
Non è una storia semplice.
Non è una storia accettabile.
È una storia cruda, indecente.
Ma dolce come lo è l'amore.
Cosa faresti se, di punto in bianco, ogni tua convinzione venisse stravolta?
Cosa penseresti se, la vita che conoscevi, fosse solo un imbroglio?
Anita, suo malgrado, si ritrova a porsi queste domande, lacerandosi l’anima nella discesa repentina verso la verità.
Una verità scomoda, dannata e proibita.
IL PARERE DI FRANCA POLI:
Cosa
fareste se all'improvviso la vostra esistenza venisse stravolta da un segreto
che vi è stato tenuto nascosto? Sicuramente vi sentireste sconvolti.
È
quello che succede ad Anita, la protagonista del libro, quando legge i diari
che la madre Livia ha scritto da ragazza. Scoprire il segreto che si è portata
dentro per tutta la vita la devasta.
Per
sua fortuna non è sola ad affrontare la situazione. Al suo fianco, ci sono
Sonia, l’amica, e Nicola, che non solo è il suo amico più caro, ma anche l'uomo
che ama, ricambiata.
Penso
che per l'autrice non sia stato facile scrivere questo libro, soprattutto per
il tema molto scottante che tratta.
La
storia è avvincente, tiene incollato il lettore alle pagine, con la curiosità
di sapere cosa succede nel capitolo successivo.
La
scrittura è fluida e lineare. I personaggi sono ben delineati caratterialmente,
in particolare quelli di Anita e Nicola, i due protagonisti. È scritto in terza
persona e al presente, ma si alterna con degli stralci del diario. Questo modo
di descrivere gli avvenimenti mi è piaciuto, anche perché è indispensabile per
capire la situazione e scoprire il segreto di Livia.
È
un romanzo che mi ha trasmesso delle emozioni forti. Mi sono commossa a leggere
di quell'amore che non poteva essere vissuto alla luce del sole, in certi
frangenti però ho “odiato” la madre per il suo comportamento.
All'interno
di questo libro possiamo trovare l'amore romantico, vero, che resiste alle
avversità, ma anche quello proibito che dura per tutta la vita e oltre.
Complimenti a Irene Catocci per aver saputo trattare degli
argomenti delicati con tatto.
Nonostante
i temi trattati non siano leggeri, merita di essere letto, quindi consigliato
da parte mia.
IL PARERE DI ALESSIA TOSCANO:
Un libro particolare, che deve
essere letto abbattendo ogni limite e pregiudizio, dove si cammina sulla
sottile linea di confine liquido che separa, unendo, due mondi diversi e
sconfinati, che sono però due lati della stessa medaglia. Senza l'uno non
esisterebbe l'altro. In questo caso parliamo del giusto o sbagliato. Dell'amore
puro, innocente, pulito o di quello sbagliato, torbido, malato...
Ma esiste, in realtà, l'amore
buono e quello cattivo? O l'amore comunque è amore?
Ho letto su due livelli la
storia di Anita, la figlia, e di Livia, la madre.
Anita, artista che sa dare
anima ai suoi quadri, tanto da riuscire a far vivere i personaggi
rappresentati.
Ho provato con lei le gioie,
le paure, le ansie di non essere amata da chi lei tanto desiderava.
Molto bello il legame di
amicizia fortissima che ha con Sonia: possono contare l'una sull'altra senza
riserve, lei c'è sempre, nonostante i silenzi, nonostante tutto.
Ho adorato anche il rapporto
che la protagonista ha con Nicola, un qualcosa di profondo, atavico,
indissolubile... di qualsiasi natura sia.
E poi c'è Livia, così distante
da tutto e tutti, dal mondo, dalla figlia durante la sua completa esistenza,
permeata da un dolore profondo e insito dentro di lei.
La donna trova il coraggio di
consegnare i suoi due diari, dove dentro c'è il suo cuore, l'anima, la sua
intera vita. Non ha la forza di raccontarsi ad Anita, ma vuole comunque farle
sapere quei segreti che l'hanno tenuta lontana e tormentata da sempre e per
sempre.
Una verità terribile,
inconfessabile. Spesso nei libri ci sono problemi e cose non dette che remano
contro, ma stavolta non si può immaginare la portata del terremoto che si
sprigionerà attorno ad Anita. Sì, perché questi segreti coinvolgono anche lei,
sconvolgendo tutte le certezze in cui era vissuta fino ad allora.
Tramite la lettura dei diari,
il puzzle si compone, mentre la sua anima va in pezzi. Li lascia e li riprende
più volte... ma è giusto continuare.
Ci sono momenti in cui non
dobbiamo cercare una risposta, una motivazione, ma che possiamo, anzi dobbiamo
solo accettare, seppur non le comprendiamo.
Come può un amore essere filo
spinato? Come si può volere scappare da qualcosa e invece rimanerne invischiati
e intrappolati per sempre?
L'amore può essere sbagliato?
Non riesco a scrivere altro,
perché bisogna leggere ed entrare in quei diari per capire Livia, per
odiarla... Ma per poi perdonarla? Capirla? Oppure condannarla ancora di più di
quanto non abbia fatto lei stessa?
Piccolo cammeo pieno di
sfumature presente nei diari è Simona, di cui, seppur brevemente, viene
raccontata una storia di solitudine, bullismo, paura, omertà...
Per fortuna con Anita,
scombussolata dalla lettura, ci sono Sonia e... Nicola. Già, Nicola!
Credo che la storia scritta di
Livia possa in qualche modo fare storcere il naso a qualcuno, anche io
all'inizio sono rimasta un po' male, ma andando avanti ho sciolto I nodi dei
miei pensieri e alla fine, sinceramente, mi sono fatta un piantarello, avendo
vissuto con loro questo filo spinato.
Non ho capito, non ho cercato
spiegazioni, ma ho compreso la pienezza di un sentimento come l'amore provato da
questa donna.
Mi piace molto lo stile fluido
e scorrevole di Irene Cartocci. Riesce a raccontare tutte le scene e, soprattutto,
i sentimenti in modo che si possano immaginare, sentire, provare insieme ai
personaggi, che sono tutti ben costruiti e hanno esattamente le caratteristiche
che ognuno di loro deve avere.
Commoventi i dipinti che Anita
esegue alla fine della lettura dei diari...
Le scene erotiche sono
descritte in maniera elegante e frizzante, ben incastonate tra le pagine.
Credo che l'autrice abbia
fatto bene ad avvertire che il tema affrontato è scottante, perché lo è
davvero, ma lo ha trattato con delicatezza e rispetto.
Per le emozioni forti e
contrastanti che ho provato, per la scrittura di Irene, per tutto l'amore in
ogni sua forma, consiglio la lettura di questo romanzo.
Infine devo fare i complimenti
ad Anita, che all'improvviso si è ritrovata sconvolta in ogni certezza e
convinzione...
💖 avete ragione. Questo è un romanzo "scomodo", non poteva essere altrimenti e scriverlo mi ha causato non pochi dolori. Come Anita, l'ho preso e lasciato più volte, a volte era solamente "troppo" troppo dolore, troppo peccato ma, soprattutto, troppo amore. Un altro personaggio che mi sento di nominare è Paolo perché, per me, lui è stato un vero agnello sacrificale. Grazie, grazie, per aver dato una possibilità a filo spinato e per consigliarlo💖
RispondiEliminaHai ragione Irene, Paolo è stato un agnello sacrifilale.
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