martedì 26 giugno 2018

"GUARDAMI" di Samy P.




Buongiorno follower!
Vi segnalo "Guardami" di Samy P., spin-off del romanzo "Usami"






TitoloGuardami
Autore: Samy P.

Spin-off di "Usami" della stessa autrice

Genere: Erotic Suspense

Disponibile in ebook a € 2,99

Pagina autoreSamy P. Autrice 





TRAMA:


Tre anni.
Tanto era trascorso da quella notte, quella che aveva segnato le vite di tutti con uno squarcio tremendo.

Il matrimonio di Sara e Filippo è alle porte, a tre anni dal loro incontro nel locale trasgressivo ed esclusivo “Emme Erre”, e per Viola e Manuel è dura dovervi presenziare e gettare alle ortiche l’equilibrio raggiunto dopo mesi di fatica.
Troppe sono le cose non dette e i segreti inconfessabili; il dolore che li ha segnati e le barriere invalicabili dietro cui si sono trincerati rappresentano ormai muri difficili da abbattere.
D'altronde la vita è anche questa: crudele, spietata e dolcemente amara.
Ma vincere ogni paura e andare oltre i limiti che ci si è imposti, anche solo per proteggersi, è possibile? 





BIOGRAFIA: 

Samy P. nasce a Parma nel 1974 e vive in provincia di Parma, poco distante dal fiume Po e nel mezzo della terra di Giuseppe Verdi e del Culatello. Fin da bambina le passioni più forti che l’anno caratterizzata – oltre a quella per la buona cucina – sono quelle per la lettura e la scrittura. 
Nel 2014 ha iniziato a pubblicare racconti gratuiti sul blog “Freepassion”, del genere romantic suspense. A seguire ha pubblicato il racconto erotico “Finché non sei arrivata tu” con la casa editrice Delos e due romanzi, “Voglio te” e “Scelgo te”, in self publishing, primo e secondo volume della serie “Chicago night lovers”, genere romantic suspense. 
Nel 2017 ha pubblicato in self il romanzo erotico “Usami”, ambientato a Parma, e il 9 giugno 2018 ha pubblicato lo spin-off, “Guardami”, dove è tornata al suspense. 
Il 23 giugno 2018 uscirà nella raccolta gratuita estiva “Il calore sulla pelle”, edita da Quixote Edizioni, il suo primo racconto MM, che da tempo desiderava scrivere.





DICE L'AUTRICE:

L’idea di “Guardami” è nata dalle mie lettrici, che dopo aver letto “Usami” erano rimaste talmente colpite dal personaggio di Manuel, così insolito, particolare e così “oltre le righe”, che mi hanno spinto a scrivere una storia su lui e Viola.

Il personaggio che ne è uscito è davvero come lo avevano chiesto: carismatico, affascinante, trasgressivo, ma talmente reale che quando mi aggiro a piedi tra i borghi del centro di Parma, dove è ambientato, mi viene spontaneo guardarmi sempre intorno.
Non si sa mai, no?




BREVE ESTRATTO:


Quell’uomo era gentile, con poche parole l’aveva messa a suo agio e l’aveva tranquillizzata. Sprigionava un fascino indescrivibile e al tempo stesso una pericolosa sicurezza. Come se la spingesse ad affidarsi a lui in maniera incondizionata.
Non appena si era imbattuta in lui, e i suoi occhi azzurro cupo e magnetici l’avevano fissata con aria preoccupata, Viola si era subito sentita rasserenata. Aveva capito fin da subito chi fosse e ne era rimasta affascinata: la bocca carnosa piegata in una smorfia, i lineamenti del viso tesi... Aveva i capelli scuri, pettinati all’indietro, la barba leggermente lunga, ma ben curata e screziata d’argento proprio come aveva immaginato.
Era bellissimo ed era più giovane di quello che si era aspettata, non doveva avere più di quarant’anni. Tuttavia, in quel momento, l’unica cosa a cui riusciva a pensare era di scappare da quel posto. Quella era stata la serata peggiore della sua vita. 
Si incamminarono lungo il corridoio e, appena uscirono, Viola si riempì i polmoni dell’aria notturna, fresca e frizzante. Si guardò intorno, ammirò i fiori e le piante rigogliose e ben curate, i sassi piccoli e bianchi che lastricavano il giardino.
«Mi dispiace infinitamente per quanto ti è accaduto stasera» mormorò lui.
«No, la colpa è mia. Non avrei mai dovuto accettare di assecondarlo, non sarei mai dovuta venire qui» rispose lei amareggiata.
«Be’, permettimi di non essere d’accordo almeno su questo» obiettò Manuel «perché sarebbe stato un vero peccato non conoscerti.» 
Viola si voltò, sulle labbra un sorriso divertito. «Grazie… troppo gentile.»
Lui sorrise, si infilò la mano nel taschino interno della giacca ed estrasse un cartoncino nero. Viola guardò il biglietto da visita con attenzione, una volta afferrato: c’erano solo le sue iniziali incise in un corsivo ricercato e, più in basso, un numero di telefono. 
«Chiamami, per qualsiasi cosa» le disse lui. 
«E perché dovrei chiamarti, scusa?» replicò Viola, aggrottando la fronte.
«Perché io penso che se sei venuta qui stasera c’è un motivo. Ci sono lati di te stessa che non conosci, ma che penso tu voglia esplorare. E qui puoi farlo.»
Viola si sentì scoperta, denudata nel corpo e nell’anima, come se quell’uomo, in pochi minuti di conoscenza, avesse già in mano la sua vera essenza, come se sapesse leggerla dentro. 
«Viola» proseguì lui. «Io posso aiutarti a farlo e nel modo in cui piace a te, non a me. Posso aiutarti a conoscere te stessa e a capire cosa vuoi per il tuo piacere e per la tua felicità. E soprattutto, posso aiutarti a ottenerlo.»
Lei si sentì avvampare; dischiuse le labbra, incredula, inebriata dalla sensazione di quella tentazione, di quel senso di proibito che Manuel le trasmetteva e prometteva: poteva avere tutto, lì con lui. 






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