Buongiorno follower, buon venerdì!
Vi segnalo "Sedurre Bestia" dell'autrice Ledra, terzo volume della serie "Sirena sotto copertura"
Titolo: Sedurre Bestia
Autore: Ledra
Serie: Sirena sotto copertura Vol.3
Genere: Urban fantasy romance
Disponibile in ebook a € 0,99
Pagina autore: I libri di Ledra
TRAMA:
Ritorna la Sirena più strampalata del mondo alla ricerca
della vendetta contro i principi azzurri. In questo episodio cercherà di
sedurre Bestia, il discendente di Bella e del suo principe.
Ogni episodio è autoconclusivo come se fosse una sit-com
letteraria.
BIOGRAFIA:
Sirena sotto copertura. L’inizio (Episodio 1)
Sirena sotto copertura. A caccia del Marchese (Episodio 2)
Cuori in vetta (Prequel Puzzle di cuori)
Puzzle di cuori, vincitore Kobo contest e distribuito in
ebook su Kobo e in cartaceo nelle librerie Mondadori
Strage di cuori (prequel I Bacigalupi) disponibile singolo e
nella raccolta Dreams collection
La disciplina del cuore (vol 1 I Bacigalupi)
Un regalo speciale (crossover I Piloti e I Bacigalupi)
L’inganno del cuore (vol. 2 I Bacigalupi)
Il palcoscenico del cuore (vol. 3 I Bacigalupi)
Istantanee d’amore – tre racconti con tre atmosfere diverse
Ledra Loi
Il cielo è sempre più rosa, Youfell Rizzoli editore
DICE L’AUTRICE:
Sirena sotto copertura è una specie di sitcom letteraria.
Quindi episodi su una traccia. Sirena è una sirena che scende dalle nuvole
sulla terra e diventa umana. Il suo scopo è vendicarsi di tutti i Principi
azzurri in memoria di chi non l'ha voluta secoli prima. Tra l'urban fantasy e
il chicklit ha come protagonista questa sirena strampalata. Alcune lettrici
l'hanno definita la più divertente e massacrante sirena del mondo.
BREVI ESTRATTI:
«Grazie, sono comodissima. Dimmi, hai un altro incarico per
me? Se devo essere sincera speravo di potermi riposare un po’ prima del
prossimo. Gestire il Marchese di Carabas non è stata una passeggiata» confessò,
sentendosi le guance di brace. Avrebbe voluto portare le mani al volto per
coprire l’arrossamento intenso che di certo l’aveva investita. Ogni volta che
pensava a quell’uomo, fremeva tutta. Forse non era stata una bella mossa
lasciarlo andare. Però non poteva fare niente se c’era solo lussuria e non
amore per lui. Quindi niet. Il Marchese fuori dalle palle. E Palmenti davanti a
lei che le stava parlando. Non colse nulla. Cercò di concentrarsi e capì solo
“il naso”. Sconvolta prese un fazzoletto e cominciò a soffiarci dentro. Eppure
si era specchiata prima di entrare in nell’ufficio.
«Ferma. Perché ti soffi il naso come un mantice?» chiese il
capo, sgranando i due smeraldi.
Si interruppe sconcertata.
«Ovvio, mi sto soffiando il naso. Dicevi che l’avevo
sporco?» chiese titubante. Nel mondo civile, le aveva spiegato Edith, non si
dovrebbe parlare di caccole e di merda.
Lo vide trattenere il fiato un secondo di troppo, e poi
cominciare a ridere sbattendo la mano sulla scrivania.
Si sentì una cretina, lì imbambolata con il fazzoletto in
mano, tutta impettita. Cercò di dare aria alla bocca ma la richiuse e aspettò
che quel troglodita la smettesse. Certo che, quando rideva, era micidiale. Da
infarto secco. Decise di mettere il fazzoletto in tasca, ormai lo aveva
utilizzato ampiamente e doveva fare qualcosa. Non poteva rimanere lì a
mangiarsi il capo.
Posò lo sguardo fuori dalla vetrata. Il cielo era di un
azzurro intenso, allietato da qualche nuvola simile a cottonfioc. Sospirò, mai
come in quel momento avrebbe desiderato farci un giretto come ai vecchi tempi.
Riposò lo sguardo su Palmenti che era ritornato a una parvenza di serietà.
«Mi sento leggermente presa per il culo» espose con la
massima tranquillità.
Lui annuì.
«Certo. Colpa tua, non hai ascoltato nulla della mia
spiegazione. É il minimo» le rispose, assumendo una sfumatura di voce uguale.
Incassò il colpo. Lui aveva ragione. Aspettò.
Palmenti sorrise ironico. Passarono una manciata di secondi.
Non sapeva dove ficcare le gambe. Le mantenne rigide ma ciò comportò un dolore
che le si estese dalla caviglia alla natica. Si mosse appena per massaggiarsi
il sedere, piano piano.
«Comunque, secondo il mio modestissimo avviso, poteva
andarti peggio. Immagina se avessi dovuto fare le visite rettali agli elefanti.
Sarebbe stato peggio, no?» continuò l’amica, finendo l’ultima briciola. La vide
massaggiarsi lo stomaco. Ci mancava solo che emettesse un rutto da spettinarla.
Accennò un sorriso. Le sue lettrici adoravano quando
raccontava le vicissitudini che le capitavano. Sperò leggessero anche la nuova
storia con lo stesso entusiasmo. Storse il naso, sicuramente il suo di
entusiasmo doveva cercarlo. Si era nascosto esattamente nello stesso momento in
cui Palmenti le aveva dato la notizia. Se lo visualizzò. Aveva fatto un sorriso
assassino e poi, sputato fuori con nonchalance, che lei avrebbe fatto il Naso.
Cazzolina, che cosa ne sapeva lei di nasi? A malapena sentiva di averne uno
sulla faccia.
Grazie! Ledra
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