venerdì 7 giugno 2019

RECENSIONE "CAMBIA IL VENTO" di Rebecca Quasi





Un'altra bella recensione per "Cambia il vento" dell'autrice Rebecca Quasi, edito Dri Editore. A cura di Sergio Bertoni.

EBOOK GRATUITO SUL SITO WWW.DRIEDITORE.IT 





TitoloCambia il vento
Autore: Rebecca Quasi
Genere: Romance storico - Periodo Vittoriano

Casa editrice: Dri Editore
Collana: Historical Romance

Disponibile in formato cartaceo a € 13,99
a breve anche in ebook

Pagina autoreRebecca Quasi  




TRAMA:

Exeter. 1886. Mr. Devon Holmes è partito dal basso. Ha iniziato a lavorare come mozzo a sedici anni e nel volgere di un decennio è diventato prima capitano e poi armatore. Grazie alla sua abilità negli affari è riuscito a sposare lady Costance, figlia del conte di Norfolk, nobile ma in dissesto finanziario. L'unione tra i due non è mai stata né intima né felice e il disastro economico in cui Holmes sarà coinvolto, non potrà che peggiorare la situazione, ma il destino ha in serbo per lui qualcosa di inaspettato; del resto, un vento che cambia può far succedere di tutto, anche stanare una passione sopita... 



Gustare questo bel libro mi ha fatto ricordare, per certi versi, la scrittura di G. B. Shaw e i protagonisti del suo romanzo-commedia “Candida”.

La vicenda si svolge in Inghilterra in epoca probabilmente vittoriana. Tutto il romanzo è trattato con sottile ironia e rispecchia pienamente i canoni comportamentali di quel periodo. I coniugi, come anche i figli, si danno rispettosamente del voi, e i rapporti tra di loro sono rigidamente formali, secondo le ben codificate usanze dell’epoca. La parola “sesso” è severamente esclusa dal forbito eloquio dei gentiluomini. Anche parlare di “gambe” pur riferendosi a quelle di un tavolino, è considerato scorretto. L’ipotesi di un matrimonio tra un membro della nobiltà e uno appartenente ai “ Commons” (popolo) è malvisto e disprezzato. È invece ipocritamente ammissibile, qualora un membro della nobiltà, divenuto povero o caduto in rovina, ritenga di risollevare le sorti del suo casato, unirsi in matrimonio con una persona, che pur non essendo nobile, sia in possesso di un cospicuo matrimonio. Tale è la situazione di Devon, ricchissimo armatore di estrazione popolare, coniugato con Lady Constance contessa di Norfolk, il cui nobile padre è ormai in gravi ristrettezze economiche.
Devon segue rigidamente le ferree regole vittoriane che impongono a un uomo della sua posizione, soprattutto coniugato con una contessa, di essere sempre elegante nel vestire, sobrio e disciplinato nei gesti e nel comportamento, morigerato nelle abitudini. Anche se l’ipocrita riservatezza dei costumi dell’epoca gli consenta di frequentare una amante, purché la cosa sia trattata con discrezione e non desti scandalo. Tuttavia, il vento cambia, e le cose mutano, il compassato e rigido Devon, uomo tra l’altro di gran cuore, di immensa rettitudine, e di stretto ossequio alle regole, è costretto da mutate circostanze a cambiare il tenore di vita. Questa cosa comporterà, con suo grande stupore, situazioni ben diverse da quelle che, con grande tristezza, temeva, e, per contro, un graduale riavvicinamento alla sua sposa che, peraltro, aveva sempre adorata e, soprattutto, rispettata con profonda ed eccessiva devozione.
Lady Constance (che, non a caso ho accostato alla figura di Candida di G.B.Shaw) si dimostra essere ben differente dalla gelida e altera figurina di porcellana di bisquit che la rigida educazione vittoriana impone, e che Devon, in una certa misura, accetta, rispetta e teme.
Entrare nei dettagli di questo romanzo, perfettamente descritto con ironia e sagacia dalla abile penna dell’autrice vorrebbe dire privare il lettore del piacere di una lettura che, lungi dall’essere pedante e noiosa, è frizzante e ricca di inaspettate soluzioni. Un romanzo che consiglio vivamente di non perdere. Cinque stelle.


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