domenica 2 febbraio 2020

RECENSIONE "L'UNICO SESSO" di Linda Lercari



Non c'è due senza tre... Il libri di Linda Lercari continuano a mietere vittime tra i collaboratori del nostro blog...

 "L'unico sesso", edito ZeroUnoUndici Edizioni, che ancora per oggi trovate al prezzo scontato di €0,99, letto e commentato da Maria Stella Donà





 TitoloL'unico sesso
Autore: Linda Lercari

Casa editrice: ZeroUnoUndici Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99 
e in formato cartaceo a € 12,75

Pagina autoreLinda Lercari 



TRAMA:

Fantascienza postapocalittico.
Pianeta Terra, futuro prossimo venturo, sesta era glaciale. A causa degli sconvolgimenti climatici dovuti alle guerre nucleari, il ghiaccio avvolge gran parte delle terre emerse e la crisi alimentare decima le popolazioni sopravvissute. Quale valvola di sfogo per le masse inferocite, le super potenze hanno istituito “Il gioco”, ovvero un mix di Hockey e combattimenti estremi dove riuscire a segnare un punto nella porta avversaria è solo il pretesto per far massacrare i giocatori gli uni contro gli altri. David, apprendista giocatore, cerca la sua strada in un mondo di violenza oltre ogni limite, unico faro è la campionessa Morte Bianca, una donna misteriosa e un’assassina spietata. Sulle bianche piste del “gioco”, il fato traccia scritte rosse col sangue di coloro che tentano di sovvertire l'ordine mondiale mentre David dovrà decidere se essere semplice pedina o protagonista di un destino che va oltre il presente, verso un futuro di speranza e rinascita.  



New York, terzo secolo del terzo millennio. “L’unico sesso” è spietato, veloce, affilato come le lame che usano i protagonisti per salvarsi la vita ogni volta che scendono in pista. È la previsione catastrofica di quello che potrebbe accadere al nostro pianeta, se dovessero avere la meglio i guerrafondai. Con le scoperte tecnologiche c’è soltanto l'imbarazzo della scelta delle armi in grado di distruggere il ben di Dio che l'uomo si sta godendo ora. Non esistono più gli animali nell' “Unico sesso”, non esiste nemmeno il sole. La temperatura è precipitata e si può soltanto vivere riparati dentro edifici trasformati in bunker. Quando c'è poco da spartire, solo pochi fortunati o fottutissimi bastardi riescono a goderselo, tutti gli altri precipitano in una dimensione dove non c'è niente se non emozioni. Il Gioco nasce per caso sulle lastre di ghiaccio di cui è disseminata la città dopo l’arrivo del Grange Gelo e diventa l’unica distrazione di una società moribonda. Un oppio popolare che chi governa decide di assecondare, incoraggiare e diffondere per incanalare l’aggressività dove può far meno male, ossia nello spettacolo. Almeno durante la partita i più dimenticano le pance vuote.
Il Gioco è simile all'hockey, prevede un solo vincitore, ovviamente quello che segna di più, ma è crudele perché l’uccisione di un avversario vale un tiro, un puck in una delle due porte.
Nei primi quaranta minuti di gioco i più deboli aiutano i più forti della loro squadra a sbaragliare gli avversari, nei secondi 40 minuti è un gioco al massacro. Una sorta di gladiatori moderni. I due protagonisti Lupo e Morte Bianca sono tra i giocatori imbattuti e si alleano, si sostengono a vicenda e vincono sempre, perché hanno quella rabbia in più che fa la differenza e fa loro sognare il mondo di un tempo e la voglia di farlo tornare.
Mio giudizio
Il Gioco è un po' la metafora di quella che stanno vivendo anche i sopravvissuti che vivono in un presente gelido senza sole e un cielo grigio piombo, controllati da chi detiene i poteri attraverso i pochi mezzi tecnologici rimasti: i televisori. La vita vale pochissimo. In cambio di una partita, dove ci si gioca la vita, si ha una stanza decente e cibo diverso dalle alghe: l'unico nutrimento diffuso.
I sentimenti sono un lusso che nessuno si può più permettere e la trama ruota attorno a queste regole che ai due protagonisti, attratti l’uno dall’altra, non piacciono e tramano per cambiare le cose, ma sono segnati, rotti ed è dura aggiustare tutto.
Il mio giudizio sul libro è positivo, anche se non mi sono divertita a leggerlo. È appassionante ma non hai voglia di sapere come va a finire, perché temi che ti lascerà il magone. Bravissima Linda Lercari nel catturare il lettore con una prosa dal ritmo vertiginosa, come i giocatori quando scendono sul ghiaccio e ce la mettono tutta, sapendo che potrebbe essere l'ultima partita della loro vita, la fine di quella dimensione disumana, ma anche la fine di tutto, perché quando la prima preoccupazione è procurarsi il cibo non si ha tempo per inventarsi un Dio e neanche un paradiso.

Il mondo sta morendo. C’è poco da dire e pochissimo da fare. Siamo condannati all’inferno, ma per quello che abbiamo fatto al nostro pianeta, un’eternità di dannazione non sembra sufficiente, quindi cominciamo a pagare in vita.

Consigliato a chi ama gli scenari apocalittici, la fantascienza e si batte per la difesa dell’ambiente. Consigliato anche a chi non fa nulla per salvare il pianeta.


1 commento:

  1. e cosa dire di una recensione del genere? Spettacolooooo!!! Grazie, mi spiace di averti messo il magone, ma questo è uno dei mondi che vive dentro di me.

    RispondiElimina