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Recensione: "Due anime in gioco" dell'autore Franco Macini.
A cura di Dario Zizzo.
Titolo: Due anime in gioco
Autore: Franco Macini
Genere: Narrativa
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,99
TRAMA:
Fra gli amici di un gruppo frequentatori di un bar, di una palestra e di una agenzia di scommesse, anche due anime entrano in gioco. Riusciranno a vincere la loro partita della vita?
Quando leggi Franco Macini, ti senti sempre a casa, anche se al posto del Palermitano (per esempio) ti trovi a Parma, dove a partire dal 2018 è ambientato il romanzo "Due anime in gioco". Devi solo accomodarti, nel bar del Bischero (toscano trapiantato), luogo in cui si apre l’opera:
Frequentato anche da ragazze che vengono principalmente per sentire le ‘parolacce’ che dice il Bischero e le frasi a sfondo erotico sessuale che usa per salutarle all’ingresso e all’uscita. Quella che dice più spesso è: “Ciao! Buona serata e Buona trombata”.
Lì troverai anche degli uomini di mezz’età pronti a seguire con lo sguardo le belle fanciulle, raccontandosi qualche avventura pecoreccia, a ingannare il tempo, facendosi un goccetto e mischiando carte da gioco, abitudine, quest’ultima, che ci porta indietro, a un tempo quasi inattingibile ormai, rassicurante, come i libri di Macini, una camomilla che rasserena, ma non fa addormentare, ve lo garantisco, una bolla protettiva dove quasi nessun male può raggiungerti. E ve li presento, alcuni di questi quasi sessantenni: il narratore Mike (che poi in realtà si chiama Franco, ma scoprirete poi l’arcano) che scommette che scriverà un libro per un editore non a pagamento, il palestrato Merce (si dice abbia partecipato ad alcune guerre come mercenario), Roccia perché di cognome fa Rocciardi, e Giuli, non il ministro, ma semplicemente l’abbreviazione di Giuliano.
C’è dell’umorismo in quest’opera, frizzante come il Lambrusco, vino molto diffuso nell’Emilia Romagna, regione dello scrittore - umorismo che sa anche mischiarsi alle scene commoventi -, c’è il gusto del raccontare, con un linguaggio scabro, senza svolazzi, credibile in bocca agli avventori del Bischero, che ti restano impressi, magari dopo una nottata passata tra le carte da gioco:
Nel pallido sole mattutino leggermente offuscato da un filo di nebbia padana, mani in tasca, un po’ piegati in avanti, un po’ assonnati…
Alla fine capirete anche il perché del titolo, alla base di cui sta una storia seducente e misteriosa.


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