martedì 18 agosto 2020

RECENSIONE "LA VITA DI NOI DUE" di Marcella Ricci



Buongiorno follower, buon martedì! 
Daniela Colaiacomo ha letto per noi "La vita di noi due" dell'autrice Marcella Ricci, edito Maratta Edizioni.




Autore: Marcella Ricci
Genere: Romance contemporaneo

Casa editrice: Maratta Edizioni

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 13,00

Sito autore: Marcella Ricci



TRAMA:

Francesco ha trentotto anni ed è un pilota Alitalia di voli di linea a lungo raggio; ama il suo lavoro, che è anche la sua grande passione, ma questa vita fatta di spostamenti in giro per il mondo gli è costata un doloroso divorzio. Non crede più nell’amore e anche con Elisa, una hostess bellissima, la relazione non funziona. In lui non scatta il sentimento, solo il desiderio. Dopo aver interrotto il legame con Elisa, durante una lunga vacanza natalizia alle Maldive con il cugino Mirko, incontrerà Aurora, un’affascinante biologa marina che lo farà capitolare, anche se le avversità si faranno presto presenti: Francesco deve tornare al lavoro, in Italia, dopo la vacanza. Inoltre alcuni episodi poco chiari sull’isola costringono lui, Aurora e Mirko a fronteggiare un potente personaggio che traffica in droga e prostituzione, e questo li porta a rischiare la vita mentre si sta scatenando il terribile tsunami del 2004.



DICE L’AUTRICE:

Che cosa mi ha inspirato questo romanzo? 
Principalmente due cose: un amico pilota di aerei e la mia conoscenza diretta e lavorativa con le isole Maldive, paradiso naturale, nonché il disastro successo proprio lì nel 2004.
Quindi alcune situazioni sono accadute realmente: ho descritto lo tsunami del 2004 nell’oceano Indiano, che ancora mi commuove al ricordo. E i racconti di un amico pilota di aerei, poi gli anni passati quando lavoravo alle Maldive…  



Francesco è un pilota Alitalia di trentotto anni, disilluso dall'amore a causa di un doloroso divorzio.
Dalla fine del suo matrimonio, vive avventure prive di significato affettivo, e anche quando instaura una relazione più lunga con Elisa, una collega hostess, dopo un anno prende le distanze.
Stressato, con la prospettiva di un meritato periodo di riposo e tranquillità, si fa coinvolgere dal cugino Mirko, suo grande amico, in una vacanza natalizia alle Maldive nel villaggio esclusivo dove questi eserciterà per un mese la sua professione di medico. L'incontro a Lunubo con Aurora, una bellissima e affascinate biologa marina dai capelli rossi, risveglia in lui sentimenti ormai dimenticati e una forte reciproca attrazione. La vacanza avrà, però, sviluppi inaspettati quando Francesco, Mirko e Aurora dovranno scontrarsi con le conseguenze degli illeciti traffici del direttore del villaggio. Risolutivo e drammatico sarà l'impatto con lo tsunami del 26 dicembre.
Il libro è suddiviso in tre parti: la prima descrive il rapporto di Francesco con Elisa, i colleghi di lavoro e i contrasti con l'ex-moglie, la seconda l'approdo a Lunubo e la terza gli sviluppi degli eventi venutisi a creare con la presa a conoscenza dei traffici sull'isola.
Inizialmente, l'impatto con questa lettura non mi è stato gradito, ho trovato la prima parte piatta, una mera descrizione degli avvenimenti e della storia tra Francesco ed Elisa, priva di approfondimento; il mio interesse è stato risvegliato nelle restanti due parti: l'inserimento nella trama di episodi imprevisti - anche la cura di un giovane airone ferito e il suo quasi "addomesticamento" - mi hanno indotto a una lettura più attenta che nello scorrere delle pagine, scritte peraltro in uno stile più accattivante e intrigante, mi ha finalmente coinvolto e portato a rivalutare nel complesso il libro.  
In conclusione, dal mio punto di vista, con qualche riserva, ritengo il libro piacevole e godibile.






BREVI ESTRATTI:

Non riusciva a capacitarsi del fatto che due persone che si erano amate e avevano cercato di costruire una vita e una famiglia insieme fossero arrivate a tanto, a farsi la guerra con gli avvocati, a litigare quasi tutte le volte che si vedevano. Sapeva che non avrebbe mai dimenticato la frase che Erica gli aveva detto il giorno in cui aveva lasciato definitivamente la casa dove abitavano: “ mi hai rovinato la vita!”. E forse era vero, stando alla rabbia e all’astio della sua ex moglie verso di lui


La sentì piangere, ma ormai aveva deciso: non era possibile andare d’accordo solo in camera da letto, non era una relazione, quella, non potevano continuare così, a litigare e ad andare a letto insieme.
Doveva chiudere con lei, non aveva senso illuderla ancora, non se la sentiva più di usarla solo come amante e lasciarla poi completamente fuori dalla sua vita. 


Era una sera bellissima e si ritrovò a pensare che sarebbe stato molto più bello essere lì con una donna, con una compagna, invece che restare solo sul balcone a guardare il panorama. E che forse quella donna poteva essere Elisa. Oppure no? Non si era mai fermato a pensare veramente cosa provava per lei. Adesso che non l’avrebbe vista per un mese le sarebbe mancata? O era solo la bellezza di quel posto a suscitargli tali sentimenti?


Francesco le circondò la vita con le braccia, mentre lei si alzava sulle punte dei piedi e le loro bocche si ritrovarono vicinissime.
«Questa notte nessuno mi terrà lontano da te, uomo del cielo» mormorò Aurora con voce roca. 
Francesco le passò una mano tra i capelli sciolti e le piegò il viso per baciarla.
«Credo proprio di no!» le rispose. 


Lui sentì una rabbia sorda crescere dentro di sé, perché quella conversazione gli aveva riportato alla mente le tragiche telefonate che gli faceva Erica, piangendo e disperandosi dall’Italia, dicendogli che non poteva stare senza di lui e accusandolo di averla abbandonata. Francesco si era giurato che non avrebbe più permesso a nessuna donna di chiamarlo dall’altra parte del mondo per dirgli quelle cose, e non voleva che nessuna donna gli facesse mai più passare l’angoscia e i sensi di colpa che aveva vissuto con Erica


Poi un rumore sordo, che sembrava provenire dal cielo e dal mare, come uno sconfinato ruggito, arrivò alle loro orecchie.
I tre italiani e i quattro maldiviani si voltarono verso la laguna, verso il lato orientale dell’isola, che dava sull’oceano aperto, e le parole che stavano per dire morirono loro in gola.
Solo Francesco riuscì a mormorare: «Mio Dio!»
Poi un’immensa onda, alta parecchi metri, oscurò per un attimo la loro visuale, e si abbatté inesorabile sull’isola tropicale.





Nata nel 1966 a Milano, dove vive e lavora, laureata in Biologia, si è occupata da sempre di educazione ambientale e divulgazione naturalistica in giro per il mondo e in Italia.
Appassionata di animali, natura, scienza e astronomia, nonché di viaggi, lettura e vela, Una delle passioni più grandi è la scrittura, con romanzi che spaziano su vari generi. Attualmente gestisce un’attività di divulgazione naturalistica rivolta a hotel e resort nel mondo e in Italia, e insegna Biologia e Chimica alle scuole superiori. 


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