lunedì 11 gennaio 2021

"DALL'ASFALTO ALLE STELLE" di Antonella Malvezzo

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Vi segnalo "Dall'asfalto alle stelle" dell'autrice Antonella Malvezzo, 
edito Dark Zone Edizioni.




Autrice: Antonella Malvezzo
Genere: Romance Young Adult

Casa editrice: Dark Zone Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 14,16




TRAMA:

Non è facile crescere al Cep, un quartiere popolare sulle colline di Genova, dove si è tutti figli dello stesso destino e della stessa madre disperata, dove ci si contamina a vicenda. E se hai sedici anni, un corpo che sta cambiando e la voglia di urlare al mondo che non va tutto bene, non puoi far altro che farti adottare dalla strada.
Lo sa bene Ambra, che per la voglia di trasgredire, o forse solo di cercare se stessa, incontra Spada, temuto e rispettato tra i casermoni grigi del Cep. Ostilità e sospetto, ma anche un’attrazione dalla quale sembra impossibile scappare; le paure di chi all’apparenza ha tutto, il bisogno di chi è nato senza nulla. Questa è la storia di un amore dolce e tragico e di un gruppo di amici che finiranno per diventare una famiglia. Perché c’è un’unica via per guarire dai dolori del passato e guardare con speranza al futuro, ma soprattutto per percorrere insieme quella strada chiamata “vita”.


DICE L’AUTRICE:

Il romanzo è ambientato in un quartiere popolare che sorge sulle colline di Genova, il Cep. L'ho scelto perché è il luogo dove sono cresciuta. Negli anni novanta era popolato da tantissime famiglie e quindi da molti ragazzi. Abbiamo vissuto la strada, siamo cresciuti insieme, c'erano tanti problemi, ma eravamo molto legati. Penso che ci fosse un grande senso di appartenenza a un luogo, con le sue regole, le sue tradizioni e c'era un legame molto intenso tra i ragazzi. Eravamo una grande famiglia che spesso compensava con le carenze di quella di origine. 
Ho voluto raccontare ciò che eravamo, ciò che oggi forse si è perso, per come si vivono i luoghi e i rapporti. L'abbandono di alcune zone del quartiere tra cui la nostra vecchia scuola che viene citata nei primi capitoli, fa male al cuore. Ho voluto descrivere cosa significhi crescere in un quartiere popolare con i drammi, i primi amori, le amicizie. Ho voluto riportare in vita un'amica scomparsa. Ho desiderato soprattutto raccontare una storia d'amore in cui tutti avrebbero potuto immedesimarsi perché ambientata in una realtà molto simile ad altre città italiane.






BREVI ESTRATTI:

Lui si voltò con aria divertita, quella ragazzina cocciuta aveva un’energia che lo stupiva. Sembrava diversa dalle altre ragazze. Non arrivava col fard sbavato sul collo per sembrare più grande o con enormi orecchini a cerchio di bigiotteria, né il rimmel che le appiccicava le ciglia formando dei grumi. Era diversa, semplice, una creatura rara, fiorita al Cep come gli alberi frondosi e profumati che si mostravano dalle aiuole malandate e piene di rifiuti, cresciuti all’ombra dei caseggiati di cemento.
«È assurdo, ma ti trovo divertente, anche se sei un’imbranata. E poi non sopporto quelli che si approfittano di una cretina mezza ubriaca incapace di ragionare, soprattutto se la scema in questione è con noi.»
«Bene, allora hai protetto la proprietà di quelli di via Martiri, bravo, complimenti! Ubriaca forse, ma scema dillo a quella maggiorata che ti sta appresso dalle medie.»
«Almeno lei non si fa rimorchiare dal primo che passa perché ha bevuto. In genere è del tutto lucida e non aspetta altro. Dove abiti? Sei una vera rottura di palle, desidero salutarti il prima possibile e dimenticarmi che esisti.»
«Il tuo essere al mondo è un’offesa per il genere femminile, anche se cerchi di elevarti a protettore delle innocenti, sei uno stronzo colossale.» Spada scoppiò a ridere in una maniera insolita per lui.


Lei gli mostrò la strada a monosillabi e, quando arrivarono a destinazione, Spada gettò uno sguardo al di là della collina e si accorse che abitavano di fronte.
Scese stizzita, mentre avanzava risoluta verso il portone, lui le afferrò al volo la mano e la tirò a sé.
«Potresti almeno ringraziarmi, no?» Adesso i suoi occhi avevano una luce nuova. Quello era il viso che molte ragazze avrebbero sognato quella notte: il naso leggermente aquilino, le labbra carnose, il profilo spigoloso sotto al ciuffo di capelli corvini, le mani segnate dal ricordo di una rissa.
«Passi dall’essere incazzato come una furia a quell’aria da presa per il culo. Entrambe le scelte sono insopportabili, lo sai?»
«Eppure, nessuna si è mai lamentata» ridacchiò.
«Quelle svampite che frequenti tu non fanno testo.»
«E chi dovrei frequentare, quelle come te per caso?» Alzò le sopracciglia e incrociò le braccia al petto.
«Figurati, piuttosto mi impicco.»
«Scommetti che nemmeno tu puoi resistere al mio fascino» sussurrò abbassando la voce. A un certo punto decise di afferrarla dai fianchi e premerla a sé, soltanto per darle fastidio...


Erano vicini e lui le sfiorò il braccio con la mano. Ambra sentì un fremito partire dallo stomaco e divampare ovunque.
«Provaci, Spada, non mi fai paura, sai. Mi hai spaventato a morte una volta, ma non ricapiterà più» affermò con sguardo gelido. 
«Niente accade per caso, il destino è come una serie di cerchi di acciaio, quando ne chiudi uno, questo si aggancia a quello precedente e qualsiasi cosa tenti di fare non potrai più tornare indietro. Devi stare attenta a non costruirti una catena con le tue stesse mai.» 
«Senti senti, Spada che fa il filosofo. Beh, sai che ti dico? Preferisco costruire da sola le mie catene, che farmi strozzare da chi mi inganna con le sue parole.» 





 
Antonella Malvezzo è nata nel 1979 ed è cresciuta nel quartiere popolare Cep di Genova, dove oggi lavora come insegnante. È laureata in servizio sociale presso la facoltà di Giurisprudenza di Genova ed è mamma di due bambine. Ha lavorato per molti anni con bambini e ragazzi in difficoltà, in contesti popolari diversi da quelli in cui è cresciuta.
Ha vinto il concorso “racconti liguri” indetto da Historica edizioni pubblicando un racconto breve.
Ha frequentato diversi corsi di scrittura per approfondire una passione che coltiva da quando era ancora una bambina. Nonostante sia molto impegnata tra la famiglia, la scuola e il volontariato, cerca di ritagliarsi sempre il tempo per scrivere e per leggere. Collabora infatti con un blog che recensisce libri.


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