venerdì 19 marzo 2021

RECENSIONE "LA GRAMMATICA DELL'ANIMA" di Arsenio Siani

 

Recensione: "La grammatica dell'anima
dell'autore Arsenio Siani. A cura di S.I.






Autore: Arsenio Siani

Genere: Narrativa

Disponibile in ebook a € 1,99 

Pagina autore: Arsenio Siani Autore



TRAMA:

La vita di Giorgio Lelli viene sconvolta da una crisi esistenziale che lo porta a sperimentare la depressione e il male di vivere. Attanagliato da un perpetuo e insensato perpetrarsi di situazioni anonime e prive di gioia nel lavoro, nelle relazioni e in famiglia, tormentato da un rapporto complicato con la sua ex ragazza con cui non riesce a chiudere definitivamente e dalle incomprensioni con una madre dolce e accogliente ma al tempo stesso immatura e fragile, cerca inizialmente di fuggire da quel dolore grazie al divertimento e all'alcool, trascorrendo serate in compagnia di amici scavezzacollo. Giunto al culmine della sofferenza, abbandonato anche dagli amici, impotenti dinanzi al suo disagio esistenziale, troverà conforto nella psicoterapia, sotto la guida di uno psicologo molto particolare che utilizza metodi di analisi particolari ed innovativi. Il suo metodo sembra essere “non avere metodi”, la sua tecnica è principalmente basata sull'empatia e la comprensione del dolore altrui, con un'attenzione particolare per l'attimo presente e le sue emozioni.
Durante un percorso terapeutico difficile e faticoso, ricco di avvenimenti e sfide sia per il terapeuta che per il paziente, la vita di Giorgio verrà rivoluzionata grazie ad un nuovo approccio agli eventi quotidiani e al ritrovamento di un nuovo senso dell'esistenza, basato sul valore di sé e dell'ambiente circostante. 



Ho trovato questo un romanzo molto commovente.
Già dalle prime pagine, le descrizioni asciutte e infelici che Siani dà dei personaggi generano nel lettore la stessa atmosfera di depressione che attanaglia il protagonista. 

Questi erano i miei amici. Mario e Massimo. I miei unici amici. Due beoni con la fissa la per la fica, fannulloni con il cervello della dimensione di un arachide. 

Giorgio appare un uomo da nulla, che si è lasciato truffare e ridurre sul lastrico, che si abbandona ai bagordi e alle risse e chissà perché incontra donne tutte pazze. Chi lo vuole vicino per sfruttarne l'energia vitale, chi vorrebbe fargli da crocerossina, ma Giorgio non può essere il martire né il martirio di nessuna, perché non ha nemmeno imparato a leggere "la grammatica della propria anima."
La grammatica dell'anima è un concetto del buddismo Zen, un'analisi attenta delle cause della depressione di un uomo che però non ha finito tutte le sue risorse. Giorgio è profondamente buono e intelligente ma è vittima delle trame nere che la nostra sensibilità a volte può creare. La sensazione di essere agnelli in un mondo che è un posto triste, triste, la sicurezza che la voglia di fare bene è inutile se l'ambiente che ti circonda è scoraggiante. Il timore che l'amore sarà sempre e solo usato subdolamente per arrivare a secondi fini, minano il coraggio di vivere e non solo la grammatica dell'anima ma ogni sua sintassi e ogni coerenza. 
La rinascita è dipinta con toni sempre quieti, non c'è un qualcosa che incrina la campana di vetro che avvolge Giorgio, situazione della quale lui incolpa la propria madre. 

Gli occhi di mia madre luccicavano come due perle da cui si staccavano gocce di ambra in luogo delle lacrime, mentre l'amarezza e il dolore facevano da filo a quella collana.

Questo passo così grigio fa da anticamera a un percorso che riprende luce a poco a poco, a gradi come l'argento, grazie alla condivisione del male di vivere con un professionista della psiche.
Lo stravolto dottor Marini m'ha fatto venire l'occhietto lucido più volte, durante i racconti dei suoi drammi: 

Marini tirò fuori una foto dal portafogli e me la porse. L'immagine tremolante causata dalle scosse che attraversavano il braccio di Marini mi rimandavano la fisionomia soave di una piccola principessa. 

Il libro si chiude con l'augurio dell'autore a fare un qualche tipo di lavoro su sé stessi e con sé stessi grazie a questa lettura.
Beh, è questo un libro che fa a chi legge molte domande, alcune delle quali mi sono posta già diverse volte nel corso delle mie giornate. Ognuno può trovarci le sue e divertirsi a dare le risposte. 



Arsenio Siani pareva condannato a una vita da impiegato. I suoi studi, le persone intorno a lui, il lavoro già ben avviato erano come un treno inarrestabile su cui era salito. C’era una cosa che sin da bambino però lo appassionava più di ogni altra: scrivere storie inventate. Probabilmente egli ultimi venti anni ha studiato più corsi di scrittura creativa di ogni altra persona, scrivendo migliaia di pagine. Ha applicato tecniche di scrittura di ogni tipo con risultati a volte deludenti a volte incredibili. Nel tempo è diventato un esperto e un innovatore nell’ambito della scrittura creativa. Tant’è che si è inventato un nuovo lavoro liberandosi da un destino già scritto. Oggi Arsenio vive grazie alla scrittura creativa; svolge la professione di counselor e coach. Ha pubblicato sei romanzi in meno di tre anni ed è docente molto seguito e apprezzato di corsi di scrittura creativa.


Nessun commento:

Posta un commento