sabato 11 maggio 2019

DOPPIA RECENSIONE "DOVEVA ESSERE UN ROMANZO D'AMORE" di Linda Lercari




Doppia recensione per "Doveva essere un romanzo d'amore" dell'autrice Linda Lercari, edito BookTribu. A cura di Sergio Bertoni e Silvia Cossio.




Autore: Linda Lercari

Casa editrice: BookTribu

Disponibile in formato cartaceo a € 15,20
a breve anche in ebook

Pagina autore:  Linda Lercari 






TRAMA:

Lianna è intelligente, scaltra, efficiente, ma... non è bella. Quando Daniel Stevenson della Stevenson & Spencer la vede entrare per la prima volta in ufficio non può credere ai suoi occhi. Lui che ha sempre assunto segretarie avvenenti dovrebbe accontentarsi di una ragazza così goffa? Dal canto suo, Lianna non sopporta che il principale sia un uomo tanto superficiale nonostante il fiuto per gli affari. Fra i due è subito guerra aperta. In ufficio la tensione è palpabile, eppure sembra quasi che tanto disprezzo reciproco sia l'ingrediente essenziale per una perfetta armonia lavorativa. I mesi scorrono veloci e Daniel si rende conto della bellezza nascosta di Lianna. Una pericolosa scintilla di desiderio scocca sotto le ceneri della loro guerra fredda, ma fino a che punto la sete di potere e l'orgoglio potranno vincere sulle ragioni del cuore? 

Vincitore del 4° Concorso Letterario Nazionale di BookTribu Casa Editrice "Live Your Belief!". 




Questo interessante romanzo potrebbe, apparentemente, far parte del genere “romanzi rosa”, tuttavia devo riconoscere che benché l’intreccio della fabula sia piuttosto usuale, l’interesse della narrazione e la coloritura delle frasi e delle parole usate sono, senza dubbio, di qualità superiore, e dimostrano la grande capacità della scrittrice di saper dosare con attenzione lo svolgimento della narrazione. I colpi di scena, le geniali e spietate conclusioni delle vicende, confluiscono in un esito ben diverso da quello che il lettore si sarebbe aspettato. Punto di forza dell’intera vicenda è la profonda analisi psicologica e caratteriale della protagonista. Una donna ben diversa, sia sotto l’aspetto fisico, sia sotto quello mentale e caratteriale, dal consueto cliché di donne "strafighe" e bamboleggianti. Le devastanti conseguenze psicologiche dello stupido bullismo, che molti insulsi ragazzotti delle nostre scuole spesso adoperano nei confronti delle loro compagne meno fisicamente dotate, è qui evidenziato in tutte le sue malefiche conseguenze. L’uomo, per sua natura spesso molto meno intuitivo ed empatico del genere femminile, difficilmente riesce a rendersi conto di quanto una frase offensiva, talvolta pronunziata solo per fare uno stupido scherzo, possa profondamente offendere l’animo di una donna, e talvolta distruggerne perennemente l’autostima. Per contro, l’intelligenza, l’acutezza, e la volontà di una donna possono concretarsi nel crearne una micidiale combattente, forse insicura sul piano sentimentale, ma sicuramente con una capacità di sopravvivere e di combattere, di gelido acciaio. Daniel, il protagonista maschile, il consueto bellissimo e palestrato uomo di potere e di successo, appare come un personaggio di secondo piano, benché supportato da tutta la sua potenza economica. Appiattito nella solita sicumera di essere il più potente ed il più spietato, sembra non rendersi conto che questa corazza vanesia, che ormai fa parte integrante di sé, non può che nuocergli e inaridire quelli che, se fosse stato in grado di accorgersene, avrebbero potuto essere i genuini salvifici sentimenti della sua anima. Il contrasto tra Lianna, nella parte di estremamente efficiente ed intelligente segretaria, oltre che aspirante scrittrice di romanzi d’amore, e Daniel, l’insensibile e spietato uomo d’affari, costituisce l’interessante fulcro di tutto il romanzo. Le sofferte ed appassionanti scene, nelle quali l’attrazione sessuale diventa la protagonista indiscussa del rapporto tra i due, sono trattate con la massima delicatezza senza mai scadere nella volgarità. Un finale del tutto inatteso, completa un libro, abbastanza diverso dall'usuale, e che sarebbe un peccato non leggere. Quattro stelle.




Avete presente il detto “chi disprezza compra”? Ecco, direi che si adatta perfettamente al contesto. Forse anche “gli opposti si attraggono” potrebbe rendere bene… Vabbè, credo di aver reso il concetto. La protagonista è una ragazza “sovrappeso”. Non sto facendo spoiler, il particolare è indicato anche nella trama ed è stato proprio quel dettaglio a convincermi ad acquistare il libro. Non aver a che fare con la solita strafiga, eterea e irraggiungibile, mi ha portato a simpatizzare per lei ancora prima di conoscere la sua storia. Quel dettaglio e il fatto che all'inizio del libro l’autrice abbia dedicato il romanzo alle harmonyne Silvia, Serenella e Franca. Chi sarà mai quella Silvia? Ce ne sono tante nel gruppo… 😉
Ma toniamo alla storia. L’inizio tra i due protagonisti non è dei più promettenti. Lui non è in grado di guardare oltre l’aspetto fisico. Nonostante lei possieda una rara e indubbia competenza professionale, lui palesa un atteggiamento irrispettoso nei suoi confronti.

Daniel la riportava ancora una volta in quel presente che non gradiva e dal quale stava tentando con tutte le forze di fuggire.

Che ridesse quanto voleva, che lo facesse fino a scoppiare, magari! Che importava se lei si sentiva morire dentro? Che non faceva altro che confermarle quanto già pensava di se stessa? Ma lei era forte, era acciaio, e non sarebbero servite tutte le risate del mondo a scalfirla.

Ma come già anticipato, chi disprezza compra…

Daniel capì di aver esagerato. Non sapeva neppure lui perché le aveva riso in faccia in quel modo. Dannazione, quella donna aveva il potere di esasperarlo e di fargli commettere sempre l’azione sbagliata

Tra battibecchi, schermaglie, dispetti e piccole vendette, l’attrazione inizia a gettare le sue basi.

L’aveva ostacolata in ogni modo proprio a causa del suo aspetto e adesso non faceva che fantasticare.

La scrittura della Lercari è impeccabile, la storia scorre veloce in un crescendo di emozioni e di colpi di scena. L’entusiasmo della lettura, portato ai massimi livelli, ha fatto sì che leggessi il libro in due giorni, arrivando addirittura a fare le ore piccole. Completamente proiettata verso il finale di cui avevo già le immagini in mente. Poi, però, a pagina 300 ho iniziato a subodorare la fregatura… Linda Lercari, te possino! Il mio odio si è mescolato a quello della protagonista e, sebbene sia sempre meglio dell’indifferenza… Non aggiungo altro, altrimenti l’autrice potrebbe decidere di ricambiare il sentimento 😂😂 Dico soltanto: Brava! Brava! Brava!
Libro caldamente consigliato.


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