venerdì 19 luglio 2019

"SCACCO MATTO VOSTRA GRAZIA" di Rebecca Quasi



Buongiorno follower!
In uscita oggi "Scacco Matto Vostra Grazia", spin off di "Dita come farfalle" dell'autrice Rebecca Quasi, edito Dri Editore.





Autore: Rebecca Quasi
Genere: Regency

Casa editrice: Dri Editore

Disponibile in ebook a € 2,99

Pagina autoreRebecca Quasi  





TRAMA:

“Troppo intimo. Giocare a scacchi, per certi versi, è come fare l'amore.”
1830 – Torquay, Devon
Percival Webster, duca di Clarendon, è determinato a chiedere in moglie la compita lady Albertina e pertanto si reca nella tenuta della sorella per comunicarle la notizia. Durante questa visita, scopre che Emma, figlia del cognato e sua temibile avversaria negli scacchi, non è più la ragazzina impertinente che gli estorceva lezioni, ma una giovane donna in procinto di recarsi a Bath per trovare un marito che ovvii alla sua incresciosa condizione di figlia illegittima.
Introdotta in società, la fanciulla attira l'attenzione di un conte dalla reputazione poco raccomandabile, il che porta Percival a dover fare i conti con i propri principi più radicati, un sentimento stordente e un'attrazione tanto potente quanto inaspettata.
Dopo le atmosfere uniche e impagabili de “La Governante” e lo straordinario successo del romance contemporaneo “Le Ali”, Rebecca torna allo storico e ci delizia questa volta con uno spin-off del meraviglioso “Dita come Farfalle”. Che resta, a nostro modestissimo parere, uno dei suoi lavori migliori.
Siete pronte a scoprire che tipo di gioco si instaura tra i protagonisti?



BIOGRAFIA:

Rebecca Quasi è una signora di mezz'età che scrive per hobby.
Ha esordito come self nel 2017 con “Dimmi di noi” e “Didattica del sesso per gufi e zanzare” a cui sono seguiti altri romance autopubblicati.
Nel novembre del 2018 ha pubblicato con DRI Editore “Dita come farfalle” a cui hanno fatto seguito “La governante” e “LeAli”.
“Scacco matto, vostra grazia” è legato a “Dita come farfalle”, ma le due opere possono essere lette individualmente.
Rebecca è una persona riservata, gelosa della propria privacy, ma se le scrivete su Facebook vi risponderà.






BREVI ESTRATTI:

A furia di non mentirle mai, il legame tra loro aveva finito per sbaragliare ogni forma di distanza sociale.


Se Emma si fosse sposata, (e sarebbe successo, perché era ricca e bellissima), la loro strana amicizia sarebbe finita.
Nessun marito sano di mente avrebbe permesso alla moglie di giocare a scacchi con un altro, di questo Percival era certo. Almeno lui non glielo avrebbe permesso. Troppo intimo. Giocare a scacchi, per certi versi, è come fare l'amore.


Mentre si bagnava senza quasi accorgersene, pensò a Enrico VIII e allo scisma della Chiesa. Se l'Inghilterra fosse rimasta cattolica adesso sarebbe stato ancora possibile mandare le figlie in convento. Bei tempi quelli!


Durò un attimo il timore reverenziale che Percival credeva di provare, la sorpresa del contatto, l'interrogativo su cosa fare e come respingerla, durarono un battito di ciglia e poi fu il sangue a decidere per tutti.
Il duca prese Emma per la vita e assunse il comando dell'esperimento, fu lui a guidarla: come le aveva insegnato a giocare a scacchi, le avrebbe insegnato anche quello.
Le dischiuse la bocca, la forzò leggermente, leccò l'interno delle sue labbra e le mostrò che cosa non avrebbe dovuto sapere. E poiché lei si abbandonava, lui la sostenne, le prese la nuca, affondò le dita nei suoi capelli, la indusse a una resa incondizionata. Tenne la mano destra sulla sua vita, senza scendere né salire, nonostante lei respirasse con affanno e il costato le si gonfiasse implorante. Infine diradò l'assalto, dimostrando a se stesso che era in grado di controllarsi. Si staccò da lei, le sfiorò le labbra turgide e bagnate e la guardò come uno scienziato osserva una reazione chimica.
“Voglio esattamente questo” lo spiazzò Emma stroncando ogni eventuale tipo di predica. Poi sgusciò lesta dalla nicchia in cui si era accoccolata, richiuse le falde della vestaglia, assicurò il nodo della cintura e sorrise estasiata. 


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