sabato 11 gennaio 2020

"NOTTE NUMERO ZERO" di Rebecca Quasi



Buongiorno follower, buon sabato!
In preorder "Notte numero zero", il nuovo appassionante romanzo dell'autrice Rebecca Quasi, edito Dri Editore. 



Autore: Rebecca Quasi
Genere: Contemporaneo

Casa editrice: Dri Editore
Collana: Contemporary Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 15,99

DATA DI USCITA: 13 GENNAIO 2020




TRAMA:

13 dicembre 2015. Costanza e Mario, due sconosciuti, sono bloccati all'aeroporto di Londra-Stansted a causa di una bufera di neve.
Lei gioca a scacchi da sola, lui la spia con curiosità perché Costanza, oltre ad avere le clavicole più spettacolari che Mario abbia mai visto, durante la partita confabula con l'alfiere nero.
Dallo stalking passano a giocare insieme e, quando tutti i voli vengono annullati per il maltempo, i due decidono di dividere prima un taxi e poi una camera d'albergo.
Prende vita così una notte indimenticabile, quella che per entrambi diventerà la “Notte numero zero”.
Il giorno successivo, atterrati all'aeroporto Marconi di Bologna, Mario e Costanza si salutano certi che non si incontreranno mai più.
Aprile 2018. Mario è sposato da nove mesi. Un pomeriggio, si imbatte per caso in un fondoschiena inconfondibile...



BIOGRAFIA:

Rebecca Quasi è una signora di mezz'età che scrive per hobby.
Ha esordito come self nel 2017 con “Dimmi di noi” e “Didattica del sesso per gufi e zanzare” a cui sono seguiti altri romance autopubblicati.
Nel novembre del 2018 ha pubblicato con Dri Editore “Dita come farfalle” a cui hanno fatto seguito “La governante” e “LeAli” e “Scacco matto, vostra grazia” 
Rebecca è una persona riservata, gelosa della propria privacy, ma se le scrivete su Facebook vi risponderà.






BREVI ESTRATTI:

«Non ci sono due letti» sentenziò seccato Mario.
«Vedo.»
Vedo.
«Non c'è nemmeno il divano.»
«Perché dovrebbe esserci un divano?»
«Per non dormire insieme?» la provocò lui.
«Il letto è abbastanza grande. Mi sembri teso.»
Ma va là?
«Ma tu ci sei tutta?»
«Ovvero?»
Ovvero. Bella espressione.
«Costanza Soprani,» scandì forte e chiaro «io sono un uomo che non conosci.»
Perché ora lo guardava come se l'informazione fosse avulsa dal contesto? «Siamo in una camera d'albergo. Da soli» spiegò meglio Mario.
«E?»
«Se decidessi di violentarti, non avresti via di scampo.»
«Perché dovresti violentarmi?»
Mario sbatté le palpebre in modo molto teatrale.
«Perché siamo soli, perché sei bellissima, perché sono un uomo, perché non mi conosci...»
«Hai intenzione di violentarmi?»
«No!» sbottò.
«Problema risolto.»


«Che hai?» gli chiese lei indovinando la sua tensione.
«Niente!»
La mancata risposta rimarcò che Costanza non credeva affatto a quel “Niente!”.
Mario si concentrò di più su ciò che stava leggendo. Lo sgravio fiscale era un argomento avvincente. Lui ne era convinto. Davvero convinto.
Peccato non poterselo godere appieno. Godere era un termine da evitare.
«Sei eccitato.»
Sentirglielo dire così di punto in bianco e in modo del tutto decontestualizzato, visto che l'argomento precedente era stata la temperatura della stanza e quello prima ancora lo sgravio fiscale, lo fece sobbalzare e aprire la bocca come un luccio.
«Eh?»
«Hai un'erezione. Si vede.»
Sì, si vedeva.
«Ignorala.»
«Tu la stai ignorando?».


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