martedì 11 agosto 2020

RECENSIONE "L'AMORE CHE CI MANCA" di Giulia Mancini




Buon pomeriggio amici lettori!
Daniela Colaiacomo ha letto per noi "L’amore che ci manca
dell'autrice Giulia Mancini.





Autore: Giulia Mancini

Genere: Romance

Disponibile a € 2,99
E in formato cartaceo a € 11,00

Pagina autoreGiulia Mancini 




TRAMA:

«Non ho ancora tutta questa forza»
«Per fare cosa?»
«Per mandarti via»

Linda Sarti ha realizzato ogni suo desiderio: ha un lavoro fisso, anche se stressante, si è sposata e ha una figlia. Ma ha un grande rimpianto: Giulio Grandi. Il loro era stato un amore complicato, ostacolato soprattutto dal comportamento freddo e scostante di Giulio, che si faceva amare da lei senza mai mettere in gioco i propri sentimenti. Quando il marito la lascia, le sue certezze si sgretolano. Ricominciare la propria vita a quarant'anni non è facile e quella dolorosa mancanza del passato torna a farsi più vivida. Non ha però fatto i conti col destino... che la rimette sulla strada di Giulio. Anche lui si è rifatto una vita, ma ha sempre quell'aspetto tormentato e infelice che lei ricorda. Quando i loro occhi si incrociano, i diciotto anni che li hanno divisi sembrano soltanto poche ore e l'attrazione assopita riesplode. Si cercano, si desiderano e si vogliono a ogni costo. È troppo tardi per loro due? Linda non si fa troppe aspettative, vive quei pochi attimi rubati in modo intenso come se fossero gli ultimi... Lo sa che da Giulio non può avere certezze di alcun tipo e che l'unica cosa sicura è l'amore che non ha mai smesso di provare per lui. Ma sa anche che dopo di lui nulla è stato più lo stesso e farà di tutto per conquistarlo.
Ci sono amori che restano fermi nel tempo, incompiuti e irrisolti. Possono tornare nella memoria come un alito di vento e sfiorarci appena per un momento o possono riesplodere impetuosi come un temporale d’estate. 



Linda Sarti è una quarantaduenne separata da due anni con una figlia adolescente. 
Durante il suo matrimonio con Marco, ha affidato al marito tutte le decisioni importanti che la riguardavano, compreso la scelta del lavoro di responsabilità - che detesta - presso una struttura pubblica. Da due anni lui l'ha lasciata per una donna giovane e con fatica, ma anche soddisfazione, Linda ha ripreso in mano la propria vita. 
Vive a Bologna, dove ha frequentato l'università e ha incontrato Marco, ma le sue origini sono marchigiane e, quando la zia arriva al culmine della malattia di cui soffre, decide di prendere due mesi di aspettativa dal lavoro e torna nella città di origine per dare sostegno alla cugina Chiara.  
Proprio mentre sta uscendo dall'ospedale, distrutta dopo una terribile notte al capezzale della zia, incontra Giulio.
Sono passati diciotto anni da quando Giulio ha deciso di rompere il rapporto che aveva con lei, una storia che tra alti e bassi era durata cinque anni, e la sua improvvisa apparizione la riporta indietro nel tempo, quando lui era l'amore della sua vita, era tutto. Ora è sposato e ha due figli ancora piccoli.
Pur avendogli dato il numero del cellulare, Linda non si aspetta che Giulio la richiami come invece fa proprio il giorno seguente. Sulla scia delle emozioni provate al loro imprevedibile incontro, iniziano a uscire e a raccontarsi.
Scritto in terza persona ma dal pov dei due protagonisti, il libro rivela i risvolti dell'amore che li ha legati: il sentimento assoluto di Linda, la confusione e la ritrosia di Giulio.
In un'alternanza di salti temporali, Giulia Mancini traccia le linee di una storia intensa e mai conclusa, e ne trasmette le sensazioni.
Emozioni forti riaffiorano nei due protagonisti che diventano amanti. 
Ma può bastare qualche momento di vicinanza a due persone che si appartengono?
La decisione sarà difficile e dolorosa e circostanze particolari e determinanti ne definiranno l'epilogo.
Ho trovato la scrittura dell'autrice efficace e soddisfacente. L'utilizzo dei capitoli dedicati a periodi alternati tra passato e presente, che avrebbe potuto rendere poco chiara la lettura, dal mio punto di vista, l'ha resa vivace e dinamica, coinvolgendomi totalmente.  
È il primo lavoro che leggo di questa autrice che ritengo meriti attenzione. 


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