martedì 16 febbraio 2021

RECENSIONE "IL COLORE DEI SOGNI" di Mariangela Camocardi

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Nuova pubblicazione firmata Dri Editore: "Il colore dei sogni" dell'autrice Mariangela Camocardi. Daniela Colaiacomo lo ha letto in anteprima per noi 😊



Autore: Mariangela Camocardi
Genere: Storico

Casa editrice: Dri Editore
Collana: Historical Romance

Disponibile in ebook al prezzo lancio di € 0,99
E in formato cartaceo a € 16,99

Pagina autore: Mariangela Camocardi



TRAMA:

Una giovane donna in difficoltà.
Un visconte senza scrupoli.
Una passione inconfessabile.

Brunella Alberici ha pagato caro il matrimonio con l'aristocratico Amerigo. La famiglia di lui l'ha sempre considerata una scaltra arrampicatrice sociale. Il cugino del marito, il visconte Melco Rizzi Monaldi, le infligge un'ulteriore umiliazione rifiutandole il suo aiuto nel momento del bisogno. Poi qualcosa cambia nel rapporto di lei con Melco: senza che nessuno dei due potesse prevederlo, nei loro cuori fa breccia una passione inconfessabile, consapevoli che quello che provano è un sogno senza speranza, anche perché ci sono persone disposte a tutto per impedire al visconte di legarsi a Brunella...


BREVI ESTRATTI:

Lei alzò il viso per guardarlo e fu percorsa da un fremito nell’incontrare i profondi occhi blu. Si scrutarono con un’intensità che suscitò un’indefinibile emozione, le mani ancora allacciate, e mentre all’esterno vento e pioggia infuriavano, lì, nel confortevole riparo di quella stanza modesta, entrambi vibrarono nell’ineffabile dolcezza di quel momento. Stavano godendo della reciproca compagnia più di quanto fosse opportuno... così vicini che sarebbe bastato un nulla perché le bocche si sfiorassero in un bacio.


No, quello che era esploso tra loro non era un fuoco di paglia destinato a spegnersi presto. Era un sentimento che avrebbe affondato le sue robuste radici nel cuore di entrambi, e che nulla e nessuno poteva estinguere. A pochi esseri umani era concesso il privilegio di imbattersi nel vero amore, a loro due sì, invece. Lo avevamo inequivocabilmente compreso poche ore prima. Il guaio consisteva nel fatto di non poterlo vivere pienamente, non ne avevano il diritto, né era loro concesso di rubare uno sguardo di troppo all’altro.


Di notte fremeva di un desiderio così profondo e intenso da starne male, disprezzandosi per non riuscire reprimere gli impulsi che le torturavano i sensi. Certo, non aveva alcuna intimità con il marito da data immemorabile, ma l’astinenza forzata non giustificava quel genere di pericolose, inopportune fantasie che la rendevano terribilmente vulnerabile in presenza di un uomo capace di scardinare la porta del suo cuore e di dominare lei e i suoi sentimenti da padrone incontrastato.





Solo chi sogna impara veramente a volare.

È con questa citazione che Mariangela Camocardi inizia il suo libro; io la condivido pienamente.
Amerigo Rizzi Monaldi ha sposato Brunella Alberici, una ragazza del popolo, e per questo è stato diseredato dal padre che ha designato il nipote, Melco, erede del titolo e del patrimonio. 
In rotta con la famiglia e privo di alcun sostentamento economico, poco dopo il matrimonio ha contratto la tisi e ora, all’ultimo stadio della malattia, Brunella cerca aiuto perché le costose medicine e l'assistenza continua hanno prosciugato le già misere finanze della giovane coppia. Esausta e in evidente imbarazzo, l'orgogliosa ragazza si presenta al cugino del marito e, incurante della scortesia con la quale è accolta - non è stata neanche invitata ad accomodarsi - intercede per lui, affrontando con dignità il disprezzo e il rifiuto di Melco. 

«Avete pienamente ragione, nessun genere di scrupolo mi frena... Non se lo scopo è offrire all’uomo che ho sposato un po’ di quel benessere che dovrebbe spettargli di diritto. Vorrei farvi notare, nel caso vi fosse sfuggito, che non sto intercedendo solidarietà per me, ma per qualcuno che, in passato, è stato un fratello per voi. Per lui, ve lo assicuro, striscerei ai vostri piedi, accettando perfino di farmi calpestare dalle vostre costose scarpe lustre, purché possa rendere sereni quei pochi giorni che gli rimangono da vivere.» 

I pregiudizi che avvolgono il matrimonio di Amerigo condizionano i rapporti con la famiglia, ma Melco decide di occuparsi di lui mantenendo, però, la moglie a debita distanza. D'accordo con quest'ultima, con una scusa che rende plausibile il suo allontanamento, porta il malato alla villa sulle colline del lago Maggiore, dove il clima è migliore, sarà curato dai medici più qualificati e assistito dalla zia Carolina, madre di Melco e madrina di Amerigo.
Logorato dall'assenza dalla moglie, il malato deperisce, per cui Melco decide di portare Brunella alla villa perché gli stia vicina per il poco tempo che gli resta da vivere.
Melco è colpito dall'attaccamento e dalla devozione di Brunella nei confronti del cugino, stupito dalla dignità e dall'orgoglio con cui rifiuta l'aiuto per se stessa nonché affascinato dalla bellissima donna che gli abiti dimessi non possono celare, e quando, infine, conosce la verità sulle circostanze che hanno portato Amerigo e Brunetta al matrimonio, dovrà fare i conti con l'attrazione, forte e imprevista, ma ricambiata, che prova per la giovane.

Con un movimento simultaneo, come se fossero stati scossi da un improvviso senso di vertigine, si distolsero dalla reciproca contemplazione. I visi tradivano lo stesso sorpreso sgomento di chi si ritrae dal ciglio di un baratro l’attimo prima di sporgersi troppo, perdendo fatalmente l’equilibrio.

Brunetta è travolta dalle emozioni e vorrebbe non esserne toccata così profondamente.

Perché doveva inseguire sogni irrealizzabili, lei che non ne aveva mai fatti? Si era negata il diritto di perdersi nelle fantasticherie, il cielo le era testimone. Prima di conoscere Melco, i suoi sogni avevano avuto la caratteristica di attenersi solo a ciò che poteva chiedere alla vita. Non le importava che fossero dei sogni incolori, se avevano il pregio di non arrecarle disillusioni.

Anche se la fedeltà di Brunetta e l'onore di Melco frenano i due giovani dal dare sfogo alla passione dalla quale sono avvinti, pur cercando di stare il più possibile lontani l'uno dall'altra, entrambi soffrono per i sentimenti repressi e per il dolore dell'incedere della malattia di Amerigo, mentre la contessina Esma Ippoliti - bellissima e viziata giovane amica della famiglia Rizzi Monaldi che mira al matrimonio con Melco - con le sue manovre sconvolge le loro vite.
Quando gli eventi precipitano, Brunetta decide di troncare i rapporti con la famiglia del marito ma Melco, forte e determinato, farà di tutto per averla e "trasformare i suoi insulsi sogni in uno splendido arcobaleno".

«Perché non provi a colorare di tinte vivaci quei tuoi grigi sogni, ammettendo con onestà che senza di me non puoi vivere?»

Ho molto amato il personaggio di Melco; presentato come nobile cinico e distaccato, quasi crudele nell'approccio con Brunetta, a casa di Amerigo - misera ma tirata a lucido, linda e ordinata, pregna dell'aroma di cera -, al cospetto del cugino, del suo corpo martoriato dalla malattia, sgomento e impreparato al dolore e al raccapriccio, riacquista la sua umanità e con essa cade il giudizio severo del primo approccio. Quando poi deve affrontare i sentimenti che prova per la prima volta nella sua vita, l'empatia è forte. 
Brunetta mi ha conquistata per la sua dignità, l'eleganza innata, la bellezza che la povertà non oscura, per l'orgoglio - messo da parte solo per amore del marito - con cui dichiara la sua indipendenza, ma proprio per questo risulta a volte rigida, arroccata nelle sue posizioni, tanto da rischiare di perdere l'unica possibilità di essere felice.
Una storia intensa in cui i personaggi crescono al pari passo dei sentimenti descritti con accuratezza e maestria, che mi ha appassionato totalmente, dalla prima all'ultima pagina, fino all'epilogo, atteso e gratificate.
Ho letto quasi tutti i libri di Mariangela Camocardi, magnifica e prolifica scrittrice italiana; poliedrica e dotata di una scrittura ineccepibile, continua ad ammaliare con le sue storie ricche di sentimenti, intrecci e pathos, passione e amore, creando sempre un forte coinvolgimento con i suoi personaggi. 
Personalmente amo molto il lavoro di Mariangela, la sua scrittura pulita e attenta ai particolari, e, con estrema sicurezza, consiglio la lettura di quest'ultimo suo gioiello.




 

Mariangela Camocardi ha firmato circa 70 titoli tra romanzi e racconti. Con una predilezione per lo storico, ha scritto horror, women fiction, romance, fiabe, commedie romantiche. Tra i romanzi più apprezzati, Sogni di vetro (Mondadori, Fanucci, Harper Collins) Tempesta d’amore (Mondadori, Emma Books) Il talismano della dea (Harlequin Mondadori, Harper Collins) La vita che ho sognato (Mondolibri) I Pirati del lago (Mondadori, Amazon Publishing) Ciribalà (Alberti Editore). Mariangela Camocardi è tra gli autori di Nessuna più (Elliot) antologia curata da Marilù Oliva contro il femminicidio, e il cui ricavato è stato devoluto al Telefono Rosa per aiutare le donne vittime di violenza. Si è anche cimentata in due testi teatrali, “Correva l’anno...” omaggio all’ultracentenaria Emma Morano, e “Il mio primo ballo”, dedicato al Ballo Debuttanti di Stresa. L’autrice è stata direttore della rivista Romance Magazine, collabora da anni con riviste a diffusione nazionale ed è stata una socia fondatrice di EWWA (European Writing Women Association). Il colore dei sogni è il quarto romanzo che pubblica con DriEditore, dopo Il prezzo del peccato, Chiamami con un altro nome e Matrimonio per procura.


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