giovedì 6 maggio 2021

RECENSIONE "IL TUO CUORE TRA LE MIE MANI" di Taide

 

Recensione: "Il tuo cuore tra le mie mani" di Taide, 
edito ErosCultura. A cura di S.I.



Autore: Taide

Genere: Letteratura erotica

Casa editrice: ErosCultura

Disponibile in ebook a € 1,99
e in formato cartaceo a € 6,65



TRAMA:

John Parker, trentottenne cittadino americano che da molti anni gira il mondo senza una meta precisa con l’intento di sfuggire a non meglio identificati LORO, sorta di ignote entità dalle quali si sente costantemente braccato e minacciato, giunge a Milano, dove, in maniera del tutto occasionale, conosce Debora, una bella studentessa universitaria di ventidue anni che si mantiene, oltre che con l’aiuto dei genitori, anche lavorando come cameriera in un bar. John, che da sempre ha il potere di esercitare sulle donne una sorta di oscura e subdola fascinazione, non ci mette molto a soggiogare Debora, la quale, pur di passare la serata con lui, non esita a disdire l’appuntamento che aveva col proprio fidanzato. Ma in quella che sembra destinata a essere una notte di folle passione e di sesso sfrenato e perverso, e che in parte effettivamente lo sarà, ecco che a un certo punto compaiono LORO a sovvertire ogni cosa, e da erotico, il racconto diventa dark erotic e horror! 

**Vietato ai minori di anni 18 



Il tuo cuore tra le mie mani è un racconto dell’orrore, scritto con uno stile cristallino che procede spedito, ma riporta anche molti dettagli:

Visi amorfi, sguardi spenti, occhi vitrei nel profondo dei quali, se solo si fosse dato il tempo di guardarvi dentro, avrebbe visto il nulla e in quel nulla un’oscura impalpabile minaccia.

Sembra raccontare una vita qualsiasi; qui e là semina indizi su quel qualcosa che non va nel protagonista, apparentemente tranquillo, forse un po’ confuso.
La fiducia che Deborah, la ragazza che seduce, gli accorda da subito suscita tenerezza, e lo sa anche l’autrice:

Udì in sottofondo come una voce che cantava piano, una nenia triste. Ma no, forse era solo uno spiffero d’aria che filtrava attraverso la finestra un poco aperta.

Questo racconto sulla schizofrenia ha anche una sua strana dolcezza, a un certo punto è il protagonista stesso ad ammettere d’essere pazzo, oppure, come preferisce dire di se stesso, esaurito, nervoso, con allucinazioni. Tuttavia la ragazza continua a fidarsi, prende per vera quella promessa che un folle le fa di proteggerla sempre da Loro.
Ma Loro sono le voci che sente lui solo, decidere di restare vicino a qualcuno che è affetto da disturbi mentali è sempre un azzardo ma qui si sente proprio l’avventatezza di quella scelta.
Lei non ci riflette per niente, se invece fosse andata via avremmo sentito il suo mal di cuore.
È intenso nella sua brevità, difficile raccontarlo senza spoilerarlo, perché è un racconto che si legge d’un fiato.
A me è piaciuto tanto.


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