martedì 6 novembre 2018

"APNEA" di Sara P. Grey



Buongiorno follower!
In uscita oggi "Apnea" di Sara P. Grey.  La parola all'autrice... 








Titolo: Apnea
Autore: Sara P. Grey
Genere: Sport Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,00

Pagina autore: Sara P. Grey 






TRAMA:

Chi può dire se, di due puzzle dai pezzi danneggiati, non se ne possa creare uno, meravigliosamente nuovo e inaspettato?

Due corpi spezzati, pezzi di un puzzle da rimettere insieme senza istruzioni ed una vita che fa fatica a trovare un senso o un equilibrio, Cassandra e Ethan non potrebbero essere più diversi. E nemmeno più simili.
Lui è un campione del nuoto alla deriva, caduto in disgrazia dopo un incidente in moto che gli è costato la spalla, i sogni e la carriera. Lei una fisioterapista dalle mani magiche, ma scarsamente dotata per i rapporti interpersonali. Quando si incontrano, è subito odio... oppure no?
Mentre il tempo passa e la fatica di rimettersi in carreggiata comincia a farsi sentire, Ethan si rende conto che quella ragazza scontrosa che non si lascia abbindolare dal suo fascino potrebbe essere la stravagante risposta alle sue preghiere, il biglietto di solo ritorno alle gare e alla sua vecchia vita. L’unico problema è: come convincerla a fidarsi e ad aiutarlo? E cosa fare quando le cose si complicheranno e si scoprirà che, in effetti, avvicinarsi è stata la parte più facile di tutto il piano?




BIOGRAFIA: 

Sara P. Grey (pseudonimo) ha 39 anni e vive in un piccolo ma vivace paesino in provincia di Como assieme alla propria anima gemella, la gatta Muffin.

Freelance convinta, lavora felicemente da casa come consulente per il web, copywriter, blogger e digital couch potato, fra le altre cose.

Nel tempo libero ama scrivere, dedicarsi ai film e alle serie tv che l'appassionano, e soprattutto leggere: la sua più grande passione, oltre ai gatti, sono i romanzi e la narrativa. Datele un lieto fine, e risolleverete il suo mondo!
La trovate su Facebook: SaraPGrey e Instagram: @sarap.grey






DICE L’AUTRICE:

L'idea di scrivere uno sport romance mi stuzzicava da un po', lo ammetto. Mi sono sempre detta, però, che se lo avessi fatto sarebbe stato alle mie condizioni, quindi niente calciatori o giocatori di basket, o piloti F1, che vanno per la maggiore, e niente b** di patentati che trattano le donne come zerbini... beh, ho scelto il nuotatore, starà poi a chi legge decidere se ci sono andata troppo leggera con lui.

Sempre per quanto riguarda "mio il libro, mie le regole", ho deciso di allontanarmi un po' dal cliché dello sport romance puro... per questo motivo c'è una bella nota nella presentazione dello stesso, che avverte che non si troveranno scene hot o linguaggio esplicito fra le pagine, ma solo amore e lieto fine. Ho sempre la speranza che chi acquista un libro lo faccia consapevolmente... almeno potrò dire "io però l'ho scritto, nelle note" che non c'erano scene di sesso selvaggio 😁

Il booktrailer di Apnea è nato prima del libro. Tipo MESI prima, più o meno quando ho deciso che avrei scritto un libro con questo titolo, APNEA, solo perché mi piaceva. La trama e lo sviluppo sono venuti dopo, così come i personaggi.

I personaggi mi sono venuti incontro in sogno, come per tutti gli altri libri. La prima scena che ho scritto è stata quella del primo bacio, e l'ho sognata esattamente così com'è. Alla virgola. Quando mi sono svegliata la mattina dopo sono serviti venti minuti per buttarla giù, e a quel punto il libro era realtà, nella mia testa. Non ho dovuto fare altro che finire di scriverlo nelle parti prima e in quelle dopo. Ma quella scena era così reale che mi ha fatta innamorare: del libro, di Ethan... insomma, ci siamo capite.

Il libro è stato scritto fra i mesi di luglio e agosto, in un periodo in cui avevo un disperato bisogno di tenere la testa "lontana" da quello che mi stava succedendo nella vita vera. Ho trovato un bel posto e delle splendide persone con cui passare il mio tempo, e non ne sarò mai grata abbastanza.

Ci ho messo circa 3 settimane a scrivere la prima bozza. E 3 mesi per l'editing, in pratica l'ho riscritto completamente. Il risultato, però, è un libro ancora migliore di quello che avevo pensato all'inizio, quindi non mi lamenterò della fatica immonda che ho fatto a stravolgere ogni singola virgola di quella prima bozza!

Nei ringraziamenti si fa menzione ad un rospo, che è stato fondamentale per la buona riuscita del libro... ma per sapere perché bisogna leggerlo!






BREVE ESTRATTO: 


Un anno e mezzo prima


Ethan Fresh non ricordava di aver mai provato in vita sua un dolore forte come quello che aveva provato nell’istante in cui aveva perso tutto.
Era stato un dolore lacerante, come se una grossa mano invisibile lo avesse raggiunto, afferrato, e gli avesse strappato via un pezzo di carne. Quel pezzo di carne era la sua spalla, e la sua spalla per lui era tutto. O meglio: una parte del tutto che gli serviva per continuare ad essere il fenomeno del nuoto corteggiato dai media e dagli sponsor (in uno sport che di sponsor veramente big non ne vedeva molti) che era. Il Re delle corsie, il Dio mandato in terra su cui sbavare, per sport o per passione. Così lo chiamavano, prima dello stupido incidente con cui si era fregato la spalla e che probabilmente gli era costato la carriera.
A distanza di mesi, la notizia aveva cominciato a circolare, il telefono a tacere: Ethan Fresh non sarebbe più stato in grado di gareggiare. Mai più. E per lui gareggiare era tutto. 
Ecco perché aveva fatto tanto male quando si era sfracellato la spalla cadendo dalla motocicletta: era caduto sui cocci dei propri sogni infranti e quei bastardi gli si erano conficcati nella spalla, il peso dei rimpianti gli aveva schiacciato l’aria fuori dai polmoni in quel modo atroce, e la consapevolezza che la sua vita così come la conosceva era appena finita gli si era insinuata come ghiaccio nelle vene, bruciandolo mentre il cuore pompava sangue e adrenalina. 
Spezzato ed inerme, era rimasto immobile per quella che gli era sembrata un’eternità ad ascoltare il proprio respiro mescolarsi alla pioggia, e l’eco delle sirene farsi sempre più vicino mentre i soccorsi lo raggiungevano. Uno stridore di freni, e la notte si era animata della voce dei paramedici e degli agenti della stradale che lo circondavano, valutando, soppesando, osservando con occhio clinico. Con mani fredde gli avevano prestato le prime cure, commentando in tono basso il tasso alcolico e la dinamica stupida di quell’incidente. Almeno aveva avuto la buona creanza di combinare tutto quel casino da solo, senza coinvolgere qualcun altro, avevano commentato. Quelle voci lo avrebbero tormentato per i mesi successivi, mentre Ethan meditava su quanto era accaduto, sulla “fortuna” che aveva avuto, e su quello che avrebbe potuto essere. 
I giornalisti non ci erano andati più leggeri: erano calati su di lui come avvoltoi, affondando i denti nelle sue carni già martoriate per spremergli fino all’ultima goccia di sangue. Ethan Fresh si era fregato con le sue stesse mani, e non aveva fatto pena a nessuno. Nessuno aveva speso una sola parola gentile per lui: se lo erano mangiato vivo perché non piaceva a nessuno già quando vinceva, e quando non era stato più in grado nemmeno stare a galla in una vasca da bagno, da solo, ogni verme in circolazione si era sentito in dovere di fargliela pagare per quegli anni vissuti nell’Olimpo.
La notte dell’incidente Ethan aveva chiuso gli occhi contro la luce rossa e blu dei lampeggianti e aveva pregato di trovarsi in un incubo da cui, con un po' di fortuna, non si sarebbe mai svegliato. Aveva desiderato di trattenere il fiato fino a morire, ma il suo Dio non lo aveva ascoltato nemmeno quella volta: si era svegliato, e aveva scoperto che la vita sarebbe stata mille volte peggio di quello che aveva temuto, dopo quella notte

Eppure, avrebbe dovuto capirlo. Lui sapeva che non si poteva trattenere il fiato fino a morirne, quante volte ci aveva provato? L’istinto di conservazione finiva per avere sempre la meglio, anche su quelli che sembravano non possederne un solo briciolo in corpo, e si ostinavano a sfidarlo.






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