venerdì 28 dicembre 2018

"UN'ALTRA META'" di Streusa



Buongiorno follower, buon venerdì!
Sia chiaro, se sottolineo la giornata è solo per me, per ricordarmi a che punto della settimana siamo. Senza nulla togliere al piacere di stare a casa due giorni - nessuna lamentela in merito, eh? - ieri ero convinta fosse lunedì... 😐
Vabbè, passiamo alle cose serie... Vi segnalo "Un'altra metà" dell'autrice Streusa. 






Autore: Streusa

Genere: Contemporary Romance, New Adult, LGBT

Disponibile in ebook a € 2,99

Pagina autore: Essendo disoccupata 





TRAMA:

Crescere è un viaggio in cui bisogna superare le proprie debolezze. Lo sa bene Filippo, che fatica ad affrontare l’età adulta. Per caso gli capita di conoscere una ragazza diversa dalle solite, dura, sfuggente; si odiano, eppure si avvicinano. Ma quando Gabriella sparisce improvvisamente dalla sua vita, non riesce a darsi una spiegazione. Solo anni dopo la rincontrerà e potrà scoprire il suo segreto, che metterà in discussione la sua scala di valori. Fare pace con se stessi non sarà un’impresa facile… 



BIOGRAFIA:

Streusa è un’ex-laureata in lingue e letterature straniere, “ex” non perché le lauree siano solite volatilizzarsi nell’etere, ma perché è afflitta dalla consapevolezza di aver dimenticato la maggior parte delle conoscenze acquisite durante gli anni universitari. Attualmente disoccupata, ogni tanto lavoricchia. Disegna a livello amatoriale nei suoi blog su Webcomics.it e nella pagina Facebook "Essendo Disoccupata" (appunto), dove pubblica strisce umoristiche su espressioni idiomatiche e un crime drama a fumetti ("Ladro – Come rubare una vita").




DICE L’AUTRICE:

A un certo punto del romanzo sarete costretti a cambiare prospettiva e forse la cosa non vi piacerà. Ma è appunto per questo che non ho voluto anticipare granché, vedetela un po' come una sfida, un invito a uscire fuori dagli schemi... Non ve ne pentirete!







BREVE ESTRATTO:

“Lo sapevo” pensò quando partirono le prime note: era la solita serata karaoke pacchiana, all’insegna di motivetti anni ‘80. Però la cantante era brava, e decise di restare per finire quel che rimaneva del suo drink annacquato.

Lanciò distrattamente un’occhiata all’area dell’esibizione. Ma non poté più distogliere lo sguardo.
Quella era Gloria Gaynor, con “I am what I am”. Nelle sembianze di Gabriella.
Restò di sasso.
Aveva evidentemente lasciato la scopa sotto il palco, perché quella lassù era una forza della natura: scatenata, sia a cantare che a ballare, mimava tutto il testo con le espressioni facciali e la mano libera dal microfono; e sorrideva, ancheggiava, saltellava, volteggiava!
Proprio lei, che parlava con quel suono roco… Aveva una voce della madonna, che non avrebbe immaginato nemmeno se gliel’avessero garantito i suoi compari.
A un certo punto, nel lungo intermezzo strumentale, l’inattesa vocalist prese per mano due ragazze del pubblico, che si lasciarono trascinare e si misero a danzare con lei.
Quando riprese a cantare nella parte finale, tutti gli spettatori saltavano e battevano il tempo con le mani. Sembrava di stare a un concerto. Finì l’esibizione in un tripudio di applausi e grida.
Con un certo imbarazzo, Filippo realizzò di aver avuto la bocca spalancata come un pesce, per tutto il tempo. Serrò subito le labbra, guardandosi intorno circospetto. L’avessero visto gli amici si sarebbe sentito un coglione. E ci si sentì lo stesso.
Gli guizzò in mente di complimentarsi con la cantante, ma represse quell’istinto. Ormai aveva salutato, e poi non voleva essere gentile con una che fino a poco prima l’aveva sminuito.
Andò via così, mentre si chiedeva chi diavolo fosse quella sul palco.






3 commenti:

  1. Vi ringrazio anche qui :)
    Spero che Filippo e Gabriella vi facciano sognare, in quel loro modo molto ironico ma autentico!

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    1. (...Comunque ero io, non so perché il mio profilo apparisse così :P )

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