venerdì 27 dicembre 2019

RECENSIONE "ROSA DI MEZZANOTTE" di Amneris Di Cesare




Franca Poli ha letto per noi "Rosa di mezzanotte" dell'autrice Amneris Di Cesare, edito GoWare.





Autore: Amneris Di Cesare

Genere: Romance

Casa Editrice: GoWare

Disponibile in ebook a € 6,98
e in formato cartaceo a € 13,49

Pagina autoreAmneris Di Cesare 




TRAMA:

Annabella e il turbolento figlio diciassettenne Federico hanno deciso di passare una settimana a Roma. All’apparenza sembra un’innocua vacanza, ma non è così. Già in macchina da Bologna, diretti verso la capitale, Annabella si rende conto che il suo è un viaggio nel passato e deve fare i conti con un’estate romana di molti anni prima, quando si era innamorata di Gaetano, il padre di cui Federico non ha mai saputo nulla. Scoperta la sua identità, il ragazzo riesce a trovare lavoro nel vivaio della famiglia che da sempre gli è stata tenuta segreta. E così comincia a conoscere quel genitore silenzioso, che non ha mai avuto nella sua vita...
Tra segreti, sotterfugi e inganni, alla fine dell’estate Annabella e Federico scopriranno cosa il destino ha riservato alle loro vite. 



Inizio la mia recensione dicendo che la cover e il titolo sono, a mio avviso, azzeccati, in quanto all'interno del romanzo si parla di rose. Non di rose comuni, ma di una in particolare che ha a che fare con la protagonista, Annabella.
Mi è piaciuto molto questo libro. Ho apprezzato sia la storia di per sé che i vari personaggi. Ho trovato la scrittura accurata e fluida, i dialoghi veloci, frizzanti. Il romanzo è suddiviso in due parti più epilogo finale. La narrazione avviene al presente ed è corale. Nella prima parte si alternano nella narrazione Annabella e il figlio Federico. In questo modo il lettore ha la possibilità di entrare meglio nel racconto, di conoscere questi due personaggi che sono in pratica gli attori principali intorno ai quali si dipana la storia e con i quali interagiscono gli altri protagonisti. La seconda parte invece è corale perché saranno gli altri a raccontare gli avvenimenti che vedranno coinvolti madre e figlio.
L'autrice in questo caso è stata brava a non far ripetere ai vari protagonisti gli stessi avvenimenti, ma è riuscita a dare continuità alla storia anche quando cambiava il narratore.
Bella anche l'idea di iniziare ogni capitolo, che poi coincide con una voce narrante, con la data e il luogo, Bologna o Roma, in cui si sono svolti gli avvenimenti.
In questo romanzo si avvicendano parecchie persone, alcune positive altre negative, ma tutte con una personalità che le contraddistingue. Io sono riuscita a entrare in empatia con la maggior parte di loro, anche se con Annabella all'inizio ho faticato un pochino. Man mano che andavo avanti con la lettura ho iniziato ad apprezzarla, a capire il suo comportamento, a rendermi conto delle difficoltà che ha avuto da quando a diciassette anni si è ritrovata incinta e praticamente sola. Però non sono stata molto d'accordo con lei nel tenere il figlio, ormai diciassettenne, all'oscuro di un grave segreto che la riguarda. Per fortuna che si è confidata con Terry, la sua migliore amica. Posso dire senza ombra di dubbio che è una vera amica, una di quelle che vorremmo avere tutte noi. Mi è piaciuto molto il suo modo di fare. È stata vicina ad Annabella senza pressarla, l'ha aiutata senza chiederle nulla in cambio. Il giovane Federico è il classico ragazzo dei giorni nostri. Turbolento, sarcastico, all'apparenza disinteressato a tutto ciò che lo circonda, spesso in conflitto con la madre. Anche il linguaggio che usa è quello che si può sentire in giro. Ma sarà proprio così oppure è una facciata quella che mostra? A me è piaciuto, sono entrata in sintonia più facilmente con lui che con la madre. La sua infanzia non è stata facile, vuoi per la mancanza del padre, vuoi perché fin da piccolo era iperattivo, fatto sta che era considerato un diverso. Altri personaggi che ho ammirato sono Francesco, Ettore, e in ultimo Gaetano. Non vi dirò che ruolo hanno nella storia per evitare di svelare troppo, posso solo dire che a vario titolo hanno un legame con Annabella e Federico.
Solo due persone ho odiato, Simona e Virginia. Non si conoscono, ma, anche se con scopi diversi, hanno una cosa in comune... sono stalker.
Rosa di mezzanotte racconta la storia di Annabella che a diciassette anni si ritrova a crescere un figlio e a lottare contro i pregiudizi, sia dei genitori che della società. Di una giovane donna che, nonostante tutto, resta fedele all'uomo che l'ha resa madre, e che non sa di essere padre, senza però svelare a nessuno il suo nome, nemmeno al figlio. Racconta anche la storia di un diciassettenne, turbolento e sarcastico, che non ha mai rivolto domande sul padre, mostrandosi apparentemente disinteressato, ma che intimamente ne è incuriosito. Durante il viaggio che da Bologna lo porta a Roma, in compagnia della madre, Federico scopre il nome del padre. E sarà proprio nella capitale che il ragazzo riuscirà a conoscere da vicino quel genitore di cui non ha mai saputo nulla. Lo porterà, però, anche a prendere coscienza di una parte molto importante di sé.
È un libro che affronta parecchi temi molto attuali che vanno dal bullismo, all'essere diversi, dagli stalker, uomini o donne che siano, ai pregiudizi che ci sono ancora al giorno d'oggi. Però al suo interno possiamo trovare anche amicizie vere, diversi tipi di amore, e dei sentimenti profondi che raccontano realtà differenti e modi diversi di esprimere se stessi.
A questo punto non mi resta che complimentarmi con Amneris Di Cesare e consigliarvi questo libro al cui interno troverete una storia travolgente e coinvolgente che a me ha trasmesso tante emozioni.


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