venerdì 10 luglio 2020

RECENSIONE "TELEFONO AMICO" di Claudia Simonelli



"Telefono amico" di Claudia Simonelli
Recensione a cura di Daniela Colaiacomo.





Autore: Claudia Simonelli

Genere: Romance contemporaneo

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 6,99

Pagina autoreClaudia Simonelli Autrice 



TRAMA:

Stefano è un giovane e confuso studente della facoltà di psicologia, che non riesce a empatizzare coi problemi delle persone che lo circondano. Decide così di fare del volontariato al Telefono Amico, un’associazione che si occupa di rispondere alle telefonate di chiunque si senta solo e abbia voglia di sfogarsi, chiacchierare, alleggerirsi. Nel disperato tentativo di migliorare il rapporto con se stesso e con gli altri, Stefano affronterà i cambiamenti aiutato dalle donne forti della sua vita: sua madre, la sua migliore amica Cristiana, Clara, Simona e la simpaticissima signora Anna. Un percorso di crescita dettato da insegnamenti tutti femminili, che però fanno bene anche agli uomini. 



Stefano Miele è un ragazzo di vent'anni. Suo padre, Lorenzo, ama ostentare lo status sociale, profondendo regali costosi ma, dopo aver umiliato e annullato la moglie per anni, obbligandola a rinunciare a una brillante carriera dopo la laurea in giurisprudenza per dedicarsi esclusivamente al figlio, abbandona la famiglia.
Cresciuto sotto l'influenza del genitore, economicamente prodigo ma assente da ogni altro punto di vista, Stefano non si è mai posto domande o fatto riflessioni sulla vita privilegiata che conduce, finché Cristiana, figlia di cari amici di famiglia e "sorella acquisita", lo definisce "figlio di papà".
Dopo un anno sabbatico per decidere la facoltà a cui inscriversi, avendole escluse tutte, sceglie Psicologia e, per trovare attitudine a un lavoro che non è tanto sicuro di voler svolgere, decide di fare esperienza col Telefono Amico.
Emotivamente immaturo e disorientato, cerca di immedesimarsi e trovare trasporto per le persone che riversano i loro problemi in quelle telefonate, ma proprio non ci riesce, finché non arriva la chiamata di Anna, una logorroica ma simpaticissima vecchietta, che lo rallegra con i suoi racconti di vita passata e lo ammonisce, consigliandogli un atteggiamento meno distaccato e bacchettone.
Quando a telefonare è Simona, una ragazza non ancora diciottenne, ignorata dalla sorella maggiore e dal padre e vessata dalla madre, tanto da costringerla a frequenti visite al pronto soccorso, Stefano comincia sul serio ad affrontare il suo problema.
Anna e Simona suscitano in Stefano sentimenti di affetto e preoccupazione e, con l'aiuto di Cristiana, la persona che più gli sta vicino e che meglio lo conosce, affronta finalmente la sua solitudine interiore e apparente insensibilità, fino a far crollare le difese che inconsciamente ha eretto.
Finalmente riesce ad avvicinarsi alla madre, terrorizzata dall'abbandono, iperprotettiva e soffocante, alla quale attribuisce la responsabilità di essersi annullata per un uomo immeritevole, cosicché, per conquistare la libertà dal passato doloroso per entrambi, la spinge a "tuffarsi nella vita" insieme a lui.
In un contesto insolito ma ben costruito, attraverso la conoscenza di quel mondo al femminile che lo circonda, Claudia Simonelli crea empatia nei confronti dei personaggi di questo racconto, fluido e coinvolgente, rendendo partecipe il lettore del cambiamento di Stefano. 


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