domenica 9 agosto 2020

"NAUFRAGHI DI UN BIZZARRO DESTINO" di Nunzia Alemanno



Buongiorno follower, buona domenica!
Vi segnalo "Naufraghi di un bizzarro destino" dell'autrice Nunzia Alemanno.




Autore: Nunzia Alemanno

Genere: Romance, avventura, lgbt

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 12,99

Pagina autoreNunzia Alemanno Authoress   



TRAMA:

In un ipotetico futuro post pandemico le cose non vanno per il verso giusto. Leon è un membro molto apprezzato di una delle più imponenti organizzazioni rivoluzionarie antivirus. Durante una missione per la quale si era offerto volontario, naufraga su una piccola isola dispersa nell’Oceano Pacifico. Qui si ritrova a lottare per la sopravvivenza e, suo malgrado, a occuparsi di un bambino di dieci anni che lui stesso ha tratto in salvo. Con il passare del tempo, la possibilità di tornare alla civiltà diventa sempre più un’utopia. Tra avventure in mare, pericoli inaspettati e insidie della natura, Leon troverà per la prima volta quel senso della vita che non aveva mai conosciuto, mentre un sentimento insolito si impadronirà di lui al punto da averne paura.



DICE L’AUTRICE:

Il romanzo si divide in tre parti. La prima parte è prettamente thriller e si svolge per due terzi a bordo di un aereo. La missione prevede il dirottamento di tale aereo, a bordo del quale ne succedono di tutti i colori: panico, omicidi e l’avversità di una tempesta che porterà a…
Ma come funziona un aereo? E la parte elettrica? Come entrare in una cabina di pilotaggio a seguito delle misure di sicurezza adottate dopo il disastro dell’11 settembre? Come può una tempesta far precipitare un aereo? L’autrice era convinta che un bel fulmine avrebbe risolto il problema, ma, con suo rammarico, ha dovuto scoprire che una saetta, per quanto potente, può solo provocare un’ammaccatura alla vernice, come le ha spiegato un esperto del settore.
Poi, la seconda parte. Come sopravvivere su un’isola dimenticata da Dio, provvisti dei soli vestiti e un pugnale? E anche qui l’autrice ha dovuto darsi da fare e chiedersi: “Che farei se mi trovassi da sola su un’isola?” Numerose ricerche sono state effettuate, la logica ha dato il suo contributo e la sopravvivenza è assicurata. 
Al di là della parte sentimentale, che è quella su cui si basa il romanzo, non si può dire che questo romanzo non insegni qualcosa, come produrre integratori di proteine da mandar giù sotto forma di semplici pillole. Una ricetta che in molti hanno gradito… non per gli ingredienti, però.






BREVE ESTRATTO:

Oggi è il suo turno per tirare su le nasse. Noah porta in acqua la zattera e si dirige con calma verso l’altura rocciosa mentre io, con la punta del mio pugnale, incido l’ennesima lineetta, affiancata a tutte le altre, sul pezzo di ala che otto anni fa ci ha condotto qui. Ognuna di esse rappresenta un giorno di permanenza sull’isola e con l’incisione di oggi ne ho contate 2954. Un numero impressionante, ma che oramai non mi fa più alcun effetto. Ogni 365 lineette ce n’è una rinchiusa in un rettangolo e, dopo aver fatto l’ennesimo conteggio, domani ne rinchiuderò un’altra. È quella che corrisponde al giorno del suo compleanno. Domani Noah compirà diciotto anni: una data importante, l’età in cui si diventa un uomo. Ma lui lo è già da tempo e non lo dimostra solo la barbetta che gli sporca il viso facendolo sembrare più maturo, ma il suo modo di fare, di lavorare, di impegnarsi. Senza tralasciare naturalmente l’altra parte del suo carattere che fa di lui un bambinone scapestrato, sempre a sprecare energie quando invece dovrebbe preservarle. Ogni anno che passa, il nostro rapporto diventa sempre più complicato. Complicato per me: sono ancora più iperprotettivo e mi sfuggono spesso di mano questioni che invece dovrei contenere. Ci sono gesti o situazioni che per lui sono naturali e insignificanti, come salirmi sulla schiena a cavalcioni quando giochiamo o addormentarsi vicino al fuoco con la testa poggiata sulla mia gamba. Circostanze che per me diventano sempre più difficili da gestire, da controllare. A volte ho l’impulso di pettinargli i capelli con le dita, altre di incrociare la mia mano con la sua… piccoli gesti in cui ho paura di perdermi e oltrepassare una soglia invalicabile. Non sempre riesco a distanziarmi da lui, soprattutto la notte.
Che faccia freddo o no, lui è sempre attaccato a me. È la sua innocenza che mi spaventa, il suo modo fresco e disinvolto di accostarsi, di giocare, di afferrare il mio corpo mentre lottiamo. Non nego che la mia resa qualche volta sia stata voluta perché significava restare dieci affascinanti secondi stretto nella sua morsa. Oddio… ma che sto dicendo. Sono questi i casi in cui prendo a sberle la mia faccia e mi costringo a svegliarmi da sogni assurdi che potrebbero tramutarsi in incubi.
Do una leggera limata al mio coltello perché ho intenzione di accorciare la barba. Quando è troppo lunga comincia a diventare fastidiosa e detesto mordere peli mentre mangio. L’ultima volta che mi sono riflesso in uno specchio avevo un volto completamente diverso. Ciò che riflette ora questa pozza d’acqua non lo riconosco più. Barba, capelli lunghi, un volto fiero e maturo come quello di un guerriero. Non un terrorista. Non un rivoluzionario. Un sopravvissuto. Un uomo vero.
Uno che con la vita ha avuto molte questioni, ma che ora è in pace con se stesso, con la natura e con Dio. Una pace che non avrebbe mai raggiunto senza Noah. È stato per lui che non si è arreso. È lui che lo tiene in vita. È per lui che continuerà a vivere.





Nunzia Alemanno nasce a Copertino, città in provincia di Lecce, nel dicembre del 1967. Casalinga e madre di tre figli, ha preferito la vita domestica per prendersi cura della famiglia e dei tre figli. Dopo quindici anni vissuti a Roma, rientra finalmente nel Salento, nella sua Copertino, dove vive tuttora. Ha trascorso la fanciullezza tra fiabe e racconti che amava farsi raccontare dalla nonna e ciò ha sempre tenuto viva in lei la fantasia di mondi lontani e creature fantastiche. Nonostante l’età adulta, l’immaginazione non si è mai affievolita e proprio questo l’ha portata a lanciare una sfida a se stessa mettendo nero su bianco tutto ciò che detta la fantasia. Ha dato vita così, all’età di quarantaquattro anni, alla sua prima opera fantastica, L’Egemonia del Drago, primo della trilogia Il Dominio dei Mondi, che ha dedicato al marito per il loro venticinquesimo anniversario di matrimonio. Seguiranno i successivi volumi L’Angelo Nero e Il Mistero del Manoscritto. Dopo una breve pausa decide di sbarcare in un nuovo genere: il thriller paranormale. Pubblica così un breve prequel, Venator – l’Incubo dell’Inferno, che condurrà al romanzo principale Quella Bestia di mio Padre. La voglia di sperimentare nuovi generi non si fa attendere. Lancia Naufraghi di un Bizzarro Destino, un romance d’azione e avventura, e poco dopo Eroi, un genere di narrativa per ragazzi.
La sua grande passione resta il fantasy e l’horror. Tra gli scaffali della sua libreria non mancano autori come Terry Brooks, George R.R. Martin e Stephen King.


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