sabato 15 gennaio 2022

RECENSIONE "CIAO CUORE" di Giovanni Scalambra

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Vi segnalo "Ciao Cuore" il romanzo dell'autore Giovanni Scalambra.
Franca Poli lo ha letto per noi.




Titolo: Ciao Cuore

Autore: Giovanni Scalambra

Genere: Racconti

Disponibile in ebook a costo zero
E in formato cartaceo a € 8,00

Contatti autore: Instagram



TRAMA:

Matilde e Francesco passeggiano mano nella mano a Ravenna, parlando di Dante e universi paralleli. Consapevoli che potranno amarsi solo quell’unico giorno.
Silvia e Tommaso sono usciti assieme una volta ai tempi del liceo. Poi si sono persi, sfiorandosi negli anni senza mai più parlarsi. Finché, in una libreria di Bologna...
Riccardo è seduto su una panchina del Parco del Valentino, a Torino. Aspetta Roberta. Si sono dati appuntamento venti anni prima e da quel giorno non si sono sentiti. L’amore può essere più forte del tempo e del silenzio?
Alessandra e Giovanni si conoscono su una terrazza fiorita nel centro di Bologna. Si piacciono, si innamorano, si amano. Ma forse non sono ancora pronti per vivere la loro storia alla luce del giorno.
Gaia e Mattia hanno passato un’estate a inseguire scoiattoli e gesti romantici sulle montagne abruzzesi. Un amore segreto. Eppure, anni dopo, un libro parla di loro...

Cinque racconti di sentimenti e batticuori, cinque storie di ragazze e ragazzi, donne e uomini, alla ricerca di un amore che non può esistere senza baci, mani nelle mani e occhi negli occhi.


DICE L’AUTORE:

Il libro è nato da una canzone. Ero in auto ed è passata in radio "Ciao cuore" di Riccardo Sinigallia. Non conoscevo lui e non conoscevo il pezzo. Però mi è entrato dentro subito.
Mentre lo ascoltavo ho pensato a una ragazza, che forse esiste e forse no, che si può chiamare Alessandra, Giulia o Roberta, che ha i capelli corti e neri o rossi e ricci.
E poi sono uscite delle storie.
Anzi no.
Sono uscite delle emozioni attorno alle quali ho costruite delle storie.
Storie che non so se sono belle, se sono universali, se colpiscono. Ma le emozioni tra le pagine sono tutte vere. Non c'è un solo dialogo, un solo gesto, che non sia sincero.


BREVE ESTRATTO:

Dal racconto "Inuit"
Le bocche si erano incontrate e gli occhi avevano dimenticato il resto del mondo. Tutto il contesto era diventato fuori testo. Si era sciolto l’asfalto sotto i loro piedi, i rumori del traffico erano un brusio appena percettibile. Era come ritrovarsi in una dimensione primitiva, senza passato, fatta di solo istinto, fame, corpo, pelli che grattano le une contro le altre e lingue che si rincorrono senza regole.



Ho deciso di leggere questo libro incuriosita dalla trama e non sono affatto pentita della scelta. Ho apprezzato tutti e cinque i racconti. Ognuno contiene una storia a sé, ma con un unico denominatore comune: l’Amore! Quello con la A maiuscola, quello che ti fa battere il cuore, che ti entra dentro, ti penetra nell’anima e non se ne va più via. Possono passare i giorni, i mesi, gli anni, ma lui è sempre lì, nascosto in un angolo del cuore. Lo senti e anche se fai finta di niente lui c’è.
In questa raccolta l’'autore parla dell’amore e lo fa nel modo più romantico del termine, i suoi racconti sono viaggi per la mente e per il cuore. Attenzione però perché non sono melensi, tutt’altro. Leggendoli si percepisce la sofferenza dei protagonisti, la paura a lasciarsi andare, ma anche la gioia di ritrovarsi, di ricominciare da capo.
Come ho detto le storie narrate sono cinque. Cinque storie che hanno come protagonisti ragazze e ragazzi, donne e uomini, tutti alla ricerca di un amore che non può esistere senza baci, mani nelle mani e occhi negli occhi.
In Universi paralleli Matilde e Francesco sono due quarantenni che vent’anni prima avevano intrattenuto una relazione, poi per un decennio si sono persi di vista. Una volta riallacciato i contatti, decidono di incontrarsi una volta all’anno, ma solo per un giorno e sempre in una città diversa. Questa volta sono a Ravenna. Mentre passeggiano mano nella mano, succede qualcosa che li fa riflettere sulla loro situazione mettendo in discussione tutto ciò che hanno fatto fino ad ora.
Il racconto Ho voglia di mare si snoda nell’arco di oltre vent’anni. Conosciamo Silvia e Tommaso quando frequentavano entrambi il liceo a Bologna. Dopo essere usciti assieme solo una volta, Tommaso scompare lasciando Silvia ferita, umiliata e arrabbiata. Nel corso degli anni la loro vita va avanti. Entrambi hanno nuovi compagni, figli, ma ciò che hanno provato quell’unica notte è rimasto nei loro cuori pronto a uscire vent’anni dopo quando per un caso fortuito si incontrano di nuovo.
Vent’anni dopo è quello che mi ha commosso di più forse a causa del finale. È il giorno di Natale e Riccardo, seduto su una panchina al parco del Valentino a Torino, aspetta Roberta. Si sono dati appuntamento in quel luogo vent’anni prima. Da allora non si sono più visti, né sentiti. L’amore che provavano all’epoca ha resistito al tempo e alla lontananza? Roberta si farà viva oppure no?
I protagonisti di Inuit, Alessandra e Giovanni, si sono conosciuti su una terrazza fiorita nel centro di Bologna. Fin da subito scocca la scintilla. Si piacciono, si innamorano e si amano. La loro relazione dura però solo un anno. Forse non erano ancora pronti per vivere la loro storia alla luce del giorno. Ora, dopo cinque anni, Alessandra dà appuntamento a Giovanni sulla “loro” terrazza. Lui ci sarà? Si sentono pronti per vivere il loro rapporto senza dover ricorrere a sotterfugi per vedersi?
L’ultima novella Lo spazio di un racconto a mio avviso è quella più tenera, forse perché i protagonisti Gaia e Mattia si sono innamorati a quattordici anni quando hanno trascorso assieme un mese durante le vacanze estive occupati a inseguire scoiattoli e gesti romantici sulle montagne abruzzesi. Un amore segreto forse anche per loro. Un sentimento che esce allo scoperto quattro anni dopo a causa, o per merito, di un libro che parla di loro.
Quale tra questi racconti mi ha colpito di più? Non saprei, non ne ho uno che preferisco all’altro. Sono diversi tra loro e interessanti in egual misura. Posso però dire che alcuni mi hanno commossa di più, in particolare il terzo e il quinto, anche se è stato il secondo a farmi versare la lacrimuccia.
Sono contenta di aver letto questa raccolta. Per un paio d’ore mi sono lasciata trasportare in un mondo dolce, con amori che durano anni, che si rincorrono, credono nella felicità e nel lieto fine, anche se purtroppo non è sempre così. Mi sono emozionata, commossa, ho versato qualche lacrima. Ho amato tutti i protagonisti, sono entrata in empatia con loro immediatamente. Sono persone che hanno avuto la fortuna di trovare il vero amore, quello che dura tutta la vita, ma, per paura o semplicemente perché non era destino, lo hanno lasciato andare, vi hanno rinunciato, salvo poi ritornare sui loro passi, a volte trovando il lieto fine, altre volte no.
Decisamente consigliato da parte mia.

Mezzo modenese e mezzo ferrarese, vivo in provincia di Reggio Emilia, vado in vacanza tra Ravenna e Rimini e lavoro a Bologna. 
Un amante instancabile dell'Emilia-Romagna come me non poteva che finire a lavorare in Regione (Emilia-Romagna, ovviamente), dove mi occupo di comunicazione (faccio cose, vedo gente...). 
Scrivere è una passione che mi accompagna da anni. Ho pubblicato racconti su diverse raccolte e su riviste online. 
'Ciao Cuore' è il mio primo libro. Si è fatto attendere, ma non rimarrà solo per tanto tempo...


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