domenica 17 gennaio 2021

RECENSIONE "SE MI VUOI" di Ingrid Rivi

 

Recensione: "Se mi vuoi" dell'autrice Ingrid Rivi.
A cura di Daniela Colaiacomo.





Titolo: Se mi vuoi
Autore: Ingrid Rivi

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a € 12,00

Contatto Facebook: Ingrid Rivi



TRAMA:

Forse la più profonda scienza dell'amore è amare ciò che si disprezza.

Davide, ex capitano della squadra di basket, ha sempre disprezzato Serena sin dai tempi della scuola materna. Qualcuno lo ha scambiato per un bullo, altri per un ragazzaccio, solo chi lo conosceva meglio sapeva che la sua aggressività nascondeva un segreto.
Serena non è un tipo che si fa mettere i piedi in testa da nessuno, tanto meno da Davide.
Le loro strade si sono divise per anni, ora tutto riprende da dove è iniziato: Gambolò.
È qui che, per uno scherzo del destino, Davide si vedrà costretto a chiedere aiuto proprio a Serena.
Forzati a simulare una relazione, tra antipatie e ripicche, finzione e fraintendimenti, non è detto però che non ci sia lo spazio anche per l'AMORE... 



Serena Bondavalli e Davide Bonaretti - detto Bonna dagli amici più intimi - hanno un contesto familiare agli antipodi. 
Serena è figlia unica, ha genitori amorevoli e attenti, vive in un bel quartiere di Gambolò dove frequenta le scuole elementari e medie nella stessa classe di Davide, ma già dall'asilo ne ha subito le angherie.
Davide vive in una casa decrepita, con il fratello maggiore di qualche anno, Rocco, la madre e il padre, ubriacone e violento. Ritenuto dal padre debole, continuamente insultato oltre che percosso, è cresciuto nella convinzione che proteggersi vuol dire attaccare, celarsi dietro un atteggiamento arrogante perché "chiedere aiuto è un sinonimo di debolezza".
Vittima dei ripetuti abusi familiari, fisici ma soprattutto psicologici, Davide bullizza Serena, reputandola "la figlia perfetta di una famiglia altrettanto perfetta".

Speravo che, torturandola, prima o poi sarei riuscito a farla uscire dalle righe, a tirare fuori il suo vero carattere perché, a quei tempi, ero convinto che in tutti ci fosse del marcio e che bastasse solo scavare a fondo, dietro le maschere, dietro le corazze, per farlo venire a galla. Eppure, lei subiva senza darmi mai la soddisfazione di trascendere dalla sua compostezza. Al massimo, mi ricambiava con piccoli dispetti che, a confronto di quello che le facevo io, erano gentilezze. Si difendeva sì, ma non scendeva mai al mio livello. 

Continuamente angariata da Davide ("Carogna") e dal suo migliore amico, Riccardo Sacchetti, per gli amici Rick, Serena ("Nausea") cresce forte e determinata, supportata dal padre nel superare le difficoltà.

«Ho avuto un bravo maestro: mio padre, quando tornavo a casa arrabbiata, talvolta in lacrime per il tuo ennesimo tiro mancino, era solito farmi un gioco per tirarmi su di morale» Mentre lo dico, formo una palla con le mani. «Immagina che questa sia la Terra: in qualsiasi punto tu ti posizioni, dopo una notte di buio il Sole tornerà sempre a sorgere.» 

Sono passati tanti anni, ora sono cresciuti, ognuno ha percorso la strada che si è prefissata: Davide, dopo aver giocato vari anni come capitano della squadra di basket di Gambolò, ha aperto un bar in società con Rick; Serena, a Pavia, ha aperto "una società di organizzazione eventi, servizi di animazione per ogni occasione, campi estivi, didattica per le scuole e chi più ne ha più ne metta", realizzando il suo sogno di lavorare con i bambini.
Quando, tradita e ferita dal compagno con il quale ha vissuto una lunga relazione, Serena torna a Gambalò, un caso fortuito le fa incontrare Davide. 
Davide, maturato molto a causa della morte del fratello e della cognata, ha bisogno di aiuto per tenere con sé i nipoti, e, abbandonato l'orgoglio, coinvolge Serena in una finzione nella quale saranno una coppia.
Finzione e realtà presto si sovrappongono perché l'attrazione tra i due è forte; tra incomprensioni e momenti intensi cominceranno a conoscersi, profondamente e intimamente.
Superare la diffidenza dei retaggi del passato è difficile, ma…

«La vita è un continuo fuori programma dove, molto spesso, le cose più belle nascono proprio dagli imprevisti, dai salti nel vuoto e dai colpi di testa. Forse non tutto il male viene per nuocere.»

Amore, dedizione familiare, tradimento, amicizia e infine violenza domestica sono gli argomenti che, con garbo e senza eccessi, Ingrid Rivi tocca in questo racconto. Una storia di seconde possibilità e di riscatto, in cui la verità fatica a emergere, perché il desiderio di proteggere è forte.
Il libro, bello e ben scritto, letto in una tarda serata che si è protratta fino a notte inoltrata, scorre velocemente e piacevolmente.
Ingrid Rivi è brava, riesce a generare una forte empatia nel lettore che è spinto in una lettura continua, le pagine si susseguono rapide - troppi sono i non detti dei protagonisti - finché gli eventi, a poco a poco, assumono connotati precisi, anche se dolorosi.
Sono contenta di aver avuto la possibilità di leggerlo, di questo ringrazio Ingrid Rivi, e sono lieta di poterlo consigliare.


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