Buongiorno follower, buon sabato e buona vigilia di Pasqua!
Io e Andrea Macciò abbiamo letto "Dal passato all'improvviso"
dell'autrice Maria Teresa Steri.
Titolo: Dal passato all'improvviso
Autore: Maria Teresa Steri
Genere: Thriller con suspense
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 11,96 o € 18,62
TRAMA:
Cinzia sta passeggiando per le vie del quartiere, quando un uomo attira la sua attenzione. È Morris, un vecchio amore che non vedeva da vent'anni. Un incontro in apparenza casuale, durante il quale nessuno dei due accenna al terribile segreto che condivide con l'altro.
Qualche giorno dopo, però, Cinzia viene a sapere che nel suo paese natale è stato dissotterrato il cadavere di Giulio, un amico che risultava scomparso, e capisce che Morris non è tornato per caso nella sua vita. Per lei è il momento di fare i conti con un incubo: la paura di essere incriminata per un crimine mai commesso, ma nel quale è suo malgrado coinvolta.
Confidarsi con il marito Samuele sembra impossibile e mentre le bugie si moltiplicano per tenere sepolta quella parte oscura della sua vita, la polizia comincia a scavare nel passato in cerca del responsabile dell'omicidio.
Intanto, Samuele viene contattato dalla sorella di Giulio che gli chiede aiuto per far luce sul delitto del fratello. La sua curiosità di giornalista e la paura di perdere Cinzia lo spingono a indagare, anche a costo di scoprire una scomoda verità.
In che modo Cinzia è coinvolta nell'omicidio? Perché Giulio è stato ucciso? E chi è Morris, l'uomo che Cinzia teme così tanto?
La mia mente venne trascinata indietro di vent’anni e bombardata dai ricordi. Fatti che erano rimasti per tanto tempo sotto il livello della coscienza, ora riaffioravano come detriti indesiderati. I giri in auto. Gli incontri clandestini. Le effusioni furtive. Il soggiorno con sangue ovunque. Il terrore di essere incriminata per omicidio.
È il terzo libro che leggo di questa autrice, specializzata in thriller psicologici molto coinvolgenti e nei quali personalmente colgo un forte influsso della fonte culturale del cinema di Hitchcock, in particolare del film Vertigo del 1960.
Cinzia è una giovane designer freelance originaria di Collescuro, un paesino dell’entroterra di Roma, sposata con il giornalista Samuele.
Un giorno passeggiando per le vie della città un incontro casuale (o forse no?) fa riemergere i fantasmi di un passato oscuro e controverso. Il fantasma è quello di Morris, un uomo più grande di lei con il quale aveva intrattenuto una controversa relazione nell’adolescenza. Morris, che allora aveva 32 anni, e Cinzia, che ne aveva 16, condividono un terribile segreto, legato a un ragazzo scomparso a Collescuro una ventina di anni prima e nel quale scopriremo entrambi sono in qualche modo coinvolti.
Quando alcuni giorni dopo a Collescuro viene ritrovato il cadavere di Giulio, ucciso quella notte di venti anni prima, Cinzia precipita in un vero e proprio incubo. Morris, dalla cui forte personalità era stata letteralmente soggiogata e del quale ancora subisce il fascino, ritorna come una minaccia incombente nella sua vita. Così come dal passato riemergono tutte le persone frequentate nell’adolescenza: Annalucia, Virginia, Corrado.
Cinzia è determinata a tenere quella parte della sua vita nascosta al marito, il giornalista Samuele. A cercare l’assassino di Giulio è una poliziotta lucida e determinata, l’ispettore Mastrangeli. E quel ritrovamento scatenerà altri delitti, e la stessa Cinzia vedrà totalmente ribaltata la verità nella quale aveva creduto per gli ultimi venti anni.
Dal passato all’improvviso è un thriller psicologico di grande impatto e fascino, che ricorda, come altri libri di Maria Teresa Steri, i temi e i tempi narrativi del cinema di Alfred Hitchcock. In particolare, il rapporto fra Morris e Cinzia, con il personaggio maschile che tende a ricostruire una propria immagine della donna amata dalla quale è legato da un amore con tratti ossessivi, ricorda nuovamente quello dei personaggi di Vertigo Scott e Judy Barton.
Interessante anche la ricostruzione del rapporto fra Cinzia e il marito, con il persistente tentativo della protagonista di non far emergere non solo l’episodio delittuoso nel quale è indirettamente coinvolta, ma tutta una fase della sua vita che era stata di fatto come rimossa.
Apprezzabile anche la ricostruzione delle atmosfere dell’Italia profonda della provincia.
Dal passato all’improvviso nonostante le oltre 400 pagine ha tempi narrativi perfetti e non stanca mai il lettore: verso la metà la trama che sembrava totalmente rivolta alla ricostruzione del passato riporta decisamente il lettore nel presente assieme a Cinzia. La protagonista vive uno smarrimento comune a molte persone: non è inusuale, anche senza il coinvolgimento diretto in episodi delittuosi, voler nascondere o rimuovere parti della propria vita nelle quali non ci si riconosce più.
La scrittura è sempre molto coinvolgente e fluida, con una forte componente visiva che rende il romanzo di Maria Teresa Steri adattissimo a una riduzione cinematografica.
Inizio la recensione dicendo che il colpevole è... No, anzi, ho cambiato idea, lo scrivo alla fine così siete costretti a leggerla tutta 😆. Sia chiaro, lo faccio per voi, così vi alleggerisco di quello stato di ansia che solitamente si genera durante la lettura di un thriller e coglierete quei dettagli che, in caso contrario, vi sfuggirebbero 🙄😁. Dunque…
Un incontro casuale (oppure no?) che fa ripiombare la protagonista nel passato. Un torbido segreto mai rivelato. La paura di dover affrontare le conseguenze delle proprie azioni, sebbene le stesse risalgano a quando era ancora un’adolescente. Dubbi e incertezze costellano la vita di questa giovane donna, alle prese con un figlio in arrivo, il cui unico desiderio è liberarsi del fardello che pesa sulla sua coscienza ormai da troppo tempo, tuttavia consapevole di avere molto da perdere. Il pericolo che incombe minaccioso.
Questo e tanto altro ancora tra le pagine di questo avvincente romanzo.
Sarò onesta, non è il migliore tra quelli letti di questa autrice. Nulla da ridire sullo stile impeccabile di Maria Teresa Steri, i cui libri, come già sottolineato altre volte in passato, meriterebbero l’attenzione di una grossa CE, però ho trovato la storia un po’ prevedibile. C’è la possibilità che io sia diventata davvero brava a scoprire i cattivi 😎, ma la verità è che non sono molti i personaggi di contorno nella rosa dei sospetti, di conseguenza, sebbene qualche dubbio e alcune ipotesi abbiano attraversato la mia mente, non è stato difficile per me trovare il bandolo della matassa. A conseguenza di ciò, non ho percepito una forte tensione e la parte finale mi è scivolata addosso senza generare grossi scossoni. Dovendo dirla tutta, fermo restando che si tratta di una mia personale impressione, nell'azione conclusiva ho avvertito un che di comico. Ok, probabilmente dopo aver letto il libro penserete che ho dei problemi, ma l’intervento dello zio brontolone mi ha strappato una risata.
Il romanzo, nel complesso, appassiona e si legge con piacere. Per me, è l’ennesima conferma della bravura di Maria Teresa Steri, quindi mi sento di consigliarne la lettura in attesa della sua prossima pubblicazione.
No, scherzo, dai 😂
Comunque, se siete arrivati fino a qui vi meritate l’appellativo di “curiosoni”. Leggetevi il libro, tiè! 😂
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