Buongiorno follower!
Complice una serata tra amici, ho avuto il piacere di conoscere Martina Campagnolo, autrice de "A passi leggeri tra i ricordi", edito Edizioni Convalle. Sebbene il genere storico non rientri tra i miei preferiti, mi sono lasciata convincere dall'entusiasmo e dalla passione di Martina. Se a questo aggiungiamo che il romanzo è ambientato nella mia bella regione, il Friuli-Venezia Giulia...
Per farla breve, una copia con dedica fa bella mostra di sé nella mia libreria 😄
Autore: Martina Campagnolo
Genere: Narrativa storica
Casa editrice: Edizioni Convalle
Disponibile in formato cartaceo a € 12,35
TRAMA:
La storia del XX secolo riprende vita attraverso le vicende di sei protagonisti più uno, Maia, che ne traccia l’esistenza e li restituisce alla luce per mezzo dei ricordi. L’espediente dei flashback permette a Maia di oltrepassare le soglie del tempo con disinvoltura e le consente di attribuire un significato alle parole e ai gesti che si sono ripetuti di generazione in generazione e che durante l’infanzia, talvolta, apparivano incomprensibili. La ricerca delle proprie origini, i legami con la terra e il senso di appartenenza ai luoghi diventano il filo conduttore della narrazione. Allora, la memoria personale si trasforma in uno strumento efficace per indagare non soltanto il proprio vissuto familiare, ma anche i cambiamenti storici, sociali e culturali avvenuti tra il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto negli ultimi cento anni. Il finale a sorpresa è un inno al naturale ciclo vitale e porta con sé una ritrovata pace interiore e un messaggio di speranza.
Il libro è una raccolta di episodi realmente accaduti in una Friuli del 1900 attraversata dalla guerra e dal terremoto, e relative conseguenze. Testimonianze che l’autrice ha attinto dai diretti interessati, coloro cioè che quel periodo lo hanno vissuto sulla loro pelle; racconti che ha rielaborato, amalgamato e plasmato con sapienza, frutto anche di documentazione e ricerca.
Storie che descrivono la povertà e la devastazione del periodo, ma anche di rinascita. E che potrebbero avere un diverso significato a seconda della personale chiave di lettura di ognuno di noi.
La narrazione avviene con il pov dei protagonisti e questa scelta fa sì che il lettore sia reso partecipe degli avvenimenti, coinvolto in prima persona quasi si trovi davvero in quella precisa epoca e in quei luoghi.
Una voce che potremmo definire esterna, quella di Maia - che l'autrice sostiene solo assomigliare a lei, ma non è così -, ci accompagna pagina dopo pagina intervallando al presente flashback del passato.
E io mi ritrovo in un presente che mi rincorre e che tenta di produrre un futuro che devo ancora scrivere.
I capitoli sono brevi. Si alternano i ricordi ora di Maia, ora dei nonni Enea e Lavinia, Penelope e Ulisse, ora dei genitori Silvio e Tessa.
Tre generazioni accomunate dalle stesse radici, dall'amore e il senso di appartenenza per una terra colpita duramente, ma che ha saputo ergersi a nuova vita. Fiera e orgogliosa.
Ottimo romanzo che mi sento di consigliare. Accessibile a tutti: agli adulti che hanno voglia di ricordare un pezzo di storia; ai bambini per imparare e tramandare; per chi semplicemente vuole gustarsi una piacevole lettura.
I miei complimenti a Martina Campagnolo, la cui grande sensibilità traspare dalle righe.
Martina Campagnolo è nata e risiede a Udine, dove svolge la professione di insegnante. Ha vissuto a Firenze e soggiornato a Parigi e a San Pietroburgo per alcuni periodi. Animo sensibile, incline all'arte e al volontariato, sin da giovane ha collaborato con diverse istituzioni artistiche. Si è laureata in Lingue e Letterature Europee ed Extraeuropee presso l'Università di Udine con una tesi sull'assedio di Leningrado e una sulla letteratura femminile contemporanea in Québec. Ha partecipato a progetti europei sulla storia della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Nel tempo libero, segue gli eventi culturali e collabora alla promozione del turismo a basso impatto ecologico e di prossimità in Friuli-Venezia Giulia. Nel 2021 ha partecipato al Premio Letterario Dentro l'amore, classificandosi al primo posto nella sezione dedicata agli Haiku.
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