venerdì 23 maggio 2025

RECENSIONE "IL MOSTRO DI TRIESTE" di Gianluca Rampini

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Il mostro di Trieste" dell'autore Gianluca Rampini, 
edito Newton Compton Editori. A cura di Silvia Cossio.


Autore: Gianluca Rampini

Genere: Thriller

Casa editrice: Newton Compton Editori

Disponibile in ebook a € 4,99
E in formato cartaceo a € 12,26

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Un’indagine di Zeno Pentecoste
Il buio può fare paura ma anche proteggere dal male

Zeno Pentecoste è un poliziotto molto inquieto. La malattia della moglie e la ribellione della figlia Rebecca si sommano al suo passato tormentato: è stato adottato e della famiglia d’origine non sa nulla. Lo accompagna però il ricordo, vividissimo in lui, della paura del buio.
In questo momento di crisi personale, Trieste è scossa da una violenza brutale. Un killer seriale uccide le sue vittime sottoponendole a un incomprensibile, macabro rituale: i loro corpi, semisbranati, vengono attaccati agli alberi e resi tutt’uno con essi. Dai corpi, dalle mani, spuntano rami. Un sasso rosso si trova in genere sulla scena. Più le indagini vanno avanti, più gli indizi portano Zeno sulle tracce di una tetra vicenda del passato, collegata a qualcuno o qualcosa che lo riguarda molto da vicino.
Un thriller che indaga il lato più buio degli esseri umani.



2018. Trieste diventa teatro di atrocità indescrivibili. La polizia si ritrova a fronteggiare una banda di pedofili e una serie di omicidi, e non è ben chiaro se ci sia un legame.
Il disagio dilaga e i piani alti vogliono il colpevole prima che il panico si diffonda. 
L’irrequieto ispettore capo della polizia, Zeno Pentecoste, indaga su questi crimini efferati.

Appeso a uno dei rami sopra la testa, il presente che quello psicopatico gli lasciava. Sapeva di non avere prove per esserne certo, ma la sensazione di costituire il destinatario di quell’omaggio andava rafforzandosi.

Alcuni dettagli nelle scene del delitto portano Zeno a pensare a un collegamento con il suo passato. Un passato che ha dimenticato e che ha cercato di ignorare, ma che adesso non può più rifuggire. Sogni ricorrenti sembrano condurlo in quella direzione. Così come la consapevolezza che la sua irrazionale paura del buio, che si esercita a domare, non sia altro che una conseguenza di quel periodo oscuro che ha rimosso.
A questo punto, è arrivato il momento di rivelarvi il nome del cattivo... 😆 Scherzo, naturalmente, anche se sono tentata 😂
In verità, l’identità del mostro non è un mistero, ci viene svelata da subito, ma non è lui il vero cattivo della situazione, anzi! Ce ne fossero di mostri così! Parere personale che probabilmente, se non avete letto il libro, vi risulterà difficile da comprendere e accettare, ma che senz’altro condividerete una volta scoperte le motivazioni dell’assassino. 
Di sicuro, vi ritroverete a combattere con il vostro credo personale, ma, se sarete onesti con voi stessi e non vi farete influenzare dalla comune morale, arriverete alla mia stessa conclusione.

C’era voluto un serial killer, un altro mostro, per incrinare le difese di quel sistema. Che fosse questo, lo scopo dell’assassino?

Nella sua distorta visione del mondo, Giovanni almeno aveva una motivazione, socialmente inaccettabile ma umanamente comprensibile.

Giovanni Felluga, psicologo, è una sorta di giustiziere. Il fine giustifica i mezzi: non si fa scrupolo a eliminare chi non serve più. E se questo serve a trovare i cattivi...
È il risultato di un’educazione impartita da un padre violento, crudele. 

Contava solo il progetto e la sua realizzazione. 

Sente di avere una missione, uno scopo che nobilita la sua propensione alla morte.

Per mantenere l’equilibrio precario che aveva trovato nella sua esistenza, doveva compensare, trovare il giusto contrappeso. Una morte per una morte.

Come dicevo, sono altri i cattivi che riempiono le pagine di questo avvincente thriller, alcuni dei quali si celano al mondo dietro una facciata di perbenismo. Per quanto mi riguarda, ho capito subito chi è il colonello, ovvero colui che regge le fila di una rete di pedofili, ed è l’unica critica che rivolgo all’autore. Troppo facile da individuare, nonostante la presenza nella narrazione di tanti personaggi, distribuiti in un arco temporale che va dal 1992 al 2018. A parte questo, la storia è un crescendo di colpi di scena e la lettura di questo romanzo risulta oltremodo appassionante.
Uno di quei libri che danno soddisfazione, in più di un senso... Forse, un po’ “mostro lo sono anch’io… Capirete leggendo 😉 
La storia, sebbene autoconclusiva, lascia aperta la strada a un seguito. Non sarebbe male una serie, dove ritrovare i vari personaggi, protagonisti e non. Quantomeno, io sarei ben lieta di leggerla.
In attesa di eventuali sviluppi, consiglio caldamente la lettura di questo libro e faccio i miei complimenti all’autore Gianluca Rampini.


mercoledì 14 maggio 2025

RECENSIONE "OMICIDI, ORE BUCHE E CALAMARI FRITTI" di Maria Letizia Musu

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "Omicidi, ore buche e calamari fritti" dell'autrice 
Maria Letizia Musu. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Maria Letizia Musu

Genere: Cozy Mystery

Disponibile in ebook a € 3,99 

E in formato cartaceo a € 12,00

Contatti autore Facebook - Instagram 



TRAMA:

La tranquilla vita della professoressa Bianca Contini viene sconvolta di colpo quando, dietro la palestra della scuola in cui insegna, si imbatte in qualcosa che non era affatto nel programma scolastico: il cadavere del collega Salvo Rizzo.
Mentre il Vice Questore Antonio Mancini, uomo d’esperienza e dotato di un certo fascino, avvia le indagini ufficiali, Bianca e la sua amica e collega Giovanna Pintus decidono di prendere in mano la situazione e indagare per conto loro. Dopotutto, se riescono a smascherare studenti che giurano di non aver copiato, quanto potrà mai essere più difficile trovare un assassino?
Inizia così un cozy mystery caratterizzato da interrogatori poco ortodossi, pedinamenti e rivelazioni incredibili. Una storia brillante e irresistibile, dove tra un’interrogazione a sorpresa e un’indagine per omicidio, la linea di demarcazione è più sottile di quanto sembri. 


Salvo Rizzo, insegnante presso la scuola media di Quartu Sant’Elena, in Sardegna, viene ritrovato cadavere.
La professoressa di lettere Bianca Contini, insieme alla collega nonché amica del cuore Giovanna Pintus, indaga sull’omicidio. 
Nei vecchi uffici della scuola, in quella che diventa una filiale improvvisata di una centrale di polizia, le due donne fanno una cernita delle persone che avrebbero potuto volere la morte di Salvo. Un uomo non particolarmente ben voluto, in verità, ma da qui ad arrivare al punto di mettere fine prematuramente alla sua vita ce ne vuole. Chi potrebbe avere un movente valido? L’indagine si estende alla vita personale della vittima e alle sue attività particolari: scommesse, debiti, donne.
Ma scoprire l’assassino si rivela più complicato del previsto, quindi si vedono costrette ad accettare l’aiuto di Cassandra, la vicina di casa di Bianca, una sorta di veggente, e di Mario, il bidello capo, sempre informato su tutto.

Bianca non era sicurissima che fosse la mossa giusta coinvolgere Cassandra, ma ogni pista valeva la pena di essere seguita. Anche se portava dritta nel mondo dell’esoterico e dell’improbabile. 

Quello, però, che è iniziato quasi come un gioco, rischia di avere ripercussioni sulla vita delle due aspiranti detective. Il rischio di una denuncia per intralcio alle indagini non rientra di certo nei loro piani.
Ho apprezzato molto la lettura di questo breve giallo, definito dalla stessa autrice un “cozy mystery”; un modo, forse, per preservarlo da eventuali critiche? 😆 Se tale non fosse stato, infatti, non avrei esitato a sottolineare le mancanze delle forze dell’ordine, le cui negligenze rasentano l’assurdo, e la scelta delle due donne di tenere all’oscuro la polizia delle scoperte fatte. Dunque, ho accettato il contesto leggero e con una buona dose di humor, in sintonia con lo stile per me inconfondibile di Maria Letizia Musu, la cui ironia si percepisce fin dalle prime pagine.
Azzeccata l’idea di ambientare la storia in una scuola, dove si può spaziare con i personaggi (tra alunni, insegnanti e personale vario), inserendo piccoli siparietti divertenti. Da Tonino, il nuovo bidello tutto d’un pezzo, a Pietro, il collega strafigo di motoria, dal dirigente scolastico Enzo Cossu, che il correttore automatico continua a modificare in Cossio 🙄😂, passando attraverso le insegnanti Paola Desanctis e Carla Santini e la vicepreside Marina Tagliaferri. 
A questi vanno ad aggiungersi i componenti del Commissariato: Antonio Mancini, Vice Questore Aggiunto di lungo corso, il Vice Ispettore Matteo Mascia e il medico legale Sanna. 
Tutti, nessuno escluso, caratterialmente ben definiti e perfettamente calati nel ruolo assegnato (compreso il gabbiano ba star do 😆).
Concludo dicendo che spero che l’autrice prenda in considerazione la possibilità di realizzare una serie; non mi dispiacerebbe leggere un seguito, ritrovare alcuni personaggi. Io la butto lì 😉
Lettura consigliata.

lunedì 12 maggio 2025

RECENSIONE "THUNDER AND KISSES: BACI, TUONI E FULMINI" di Valentina Piazza

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Thunder and kisses: Baci, tuoni e fulmini" dell'autrice 
Valentina Piazza. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Valentina Piazza

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 13,42

Contatti autore Facebook - Instagram 



TRAMA:

Nathan MacTavish è il meteorologo più sexy del Regno Unito. Come potrebbe essere diversamente, con i suoi geni scozzesi, gli occhi azzurri e un sorriso da canaglia che non deve chiedere mai, soprattutto alle donne?
Peccato che il bel Nat abbia seri problemi con il gentil sesso che cerca di risolvere – con poco successo – grazie all’aiuto di un gatto e di un gruppo di temibili signore di mezza età. Se sul fronte sentimentale la sua vita è un disastro, almeno su quello professionale sembra andare tutto alla grande...
Arabella Johnson lavora per City Channel, nota rete televisiva londinese, e l’ultima cosa di cui ha bisogno è un uomo – anzi, un troglodita – misogino e pieno di sé che le gironzoli attorno.
MacTavish è il sogno erotico di ogni donna e l’incarnazione di tutti i suoi peggiori incubi. Per fortuna, nei week-end può fuggire da Londra e rifugiarsi da zia Mabel e sarebbe tutto perfetto, se non iniziasse a provare una fastidiosa, irritante attrazione per Nat, i suoi sorrisi e quei bicipiti da urlo… 


Dopo una pausa molto lunga, il cosiddetto blocco del lettore o periodo di impasse, come preferite definirlo, mi sono ritrovata tra le mani il libro di Valentina Piazza - quando si dice essere nel posto giusto al momento giusto 😅 - che con leggerezza e semplicità mi ha trascinato fuori da questo momento di arresto. Un contributo determinante, quanto insperato, considerando le innumerevoli letture iniziate e accantonate pressoché subito nel corso dei mesi, sebbene fossi consapevole di andare sul sicuro con questa autrice.
E così, in una tiepida domenica primaverile, mi sono gustata la sua ultima fatica…  

Nathan Mac Tavish, trentasette anni, meteorologo, inizia una collaborazione con City Channel, una rete televisiva londinese. Senza nulla togliere alle sue capacità lavorative, è consapevole di aver ottenuto il posto anche grazie al suo aspetto fisico. Una combinazione micidiale per il gentil sesso.
È un uomo che apprezza la bellezza della calma, della pace e della tranquillità, nonché della lentezza; sprizza sicurezza da tutti i pori. Con un divorzio alle spalle, è restio nei confronti delle donne, sospettoso, poco incline a concedere fiducia. Tiene il suo cuore al sicuro e ben chiuso, sotto chiave.
Arabella Johnson, detta Bella, lavora per la stessa emittente. È polemica, nevrotica, ansiosa e sembra fissata con il lavoro. Ma nasconde delle insicurezze.

Sono una donna in carriera, indipendente e piena di ansie, una che non cerca una storia, perché sa di essere troppo complicata per chiunque e anche un po’... sbagliata.

La Nevrotica e Il Troglodita.
Gli opposti.
Il loro primo incontro non è tra i migliori. Tra i due si innesca una immediata antipatia, non senza una certa attrazione fisica.
Entrambi feriti dai precedenti partners, hanno problemi a relazionarsi con l’altro sesso, ma la situazione è presto destinata a cambiare, grazie a un vero e proprio programma di recupero.
Complice l’infortunio occorso alla zia Mable, Bella si trasferisce per qualche giorno a Cambridge per prendersi cura dell’anziana, all’oscuro del fatto che la donna si è messa in testa di accasare la nipote. Si ritrova così ad abitare vicino a Nathan. E i motivi di incontro in una piccola cittadina sono inevitabili. Se poi ci si mettono anche le malefiche vecchiette del quartiere, che tramano per vederli insieme, per non parlare del gatto Libeccio, il cui ruolo scoprirete solo leggendo il romanzo 😉, non può esserci margine di fallimento.
Tra riunioni del libro, lezioni di cucito e di maglia, sessioni di pilates e giochi di ruolo, la storia prende forma. 
L’ho letta velocemente, se si considerano i miei standard da lumachina, con la voglia di arrivare al finale e conoscere il meritato lieto fine assegnato ai protagonisti. Chiaramente, nessuna sorpresa, d’altronde la prevedibilità è requisito essenziale in un romance che si rispetti 😅, la cui scaletta segue un copione visto e rivisto. A fare la differenza, in questo caso, è lo stilo dell’autrice, fresco, ironico, pulito. Quindi non mi resta altro che fare i complimenti a Valentina Piazza e consigliare la lettura di questa breve commedia romantica.