mercoledì 6 novembre 2024

RECENSIONE "COLLO ALTO E CAMERE D'ALBERGO" di Maria Rosa Bellezza

 

Buongiorno follower!
Recensione: "Collo alto e camere d'albergo" di Maria Rosa Bellezza. 
A cura di Maria Letizia Musu.



Autore: Maria Rosa Bellezza

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 2,69

A breve anche in formato cartaceo 

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Antonia è una donna come tante, impegnata a destreggiarsi tra i numerosi ruoli che la società le impone. La sua vita cambia quando incontra Rocco. Sebbene abbia tradito altre volte il marito, considerandolo un mezzo per alleggerire il peso della quotidianità, questa volta è diverso. Antonia si innamora, ma il comportamento ambiguo e spesso immaturo di Rocco la disorienta. Ciò che inizia come un gioco diventa un viaggio introspettivo per Antonia. Attraverso delusioni e speranze infrante, riscopre la sua femminilità e si rende conto di aver tentato di emulare lo stereotipo maschile del "tutto e subito" senza considerare le conseguenze. Il mondo delle chat virtuali e della messaggistica istantanea, che sembrava offrirle un facile rifugio, si rivela un'arma a doppio taglio, rendendola un'anima sterile e superficiale.


Collo alto e camere d'albergo è un romanzo che pulsa con intensità e in cui l’autrice Maria Rosa Bellezza scava nella complessità dei legami amorosi al tempo delle interazioni virtuali. Antonia, la protagonista, è una donna affascinante e indipendente, che per anni ha mantenuto il controllo sulle proprie relazioni come su una partita a scacchi. Ma quando incontra Rocco, enigmatico e sfuggente, scopre il lato oscuro del desiderio, dove la passione diventa ossessione.
La storia ruota attorno alla spirale emotiva in cui Antonia viene risucchiata: un rapporto con Rocco, un uomo incapace di darle quell’affetto che lei, per la prima volta, desidera ardentemente. Lui si presenta come una figura di contrasti - sguardi gelidi e mani calde - un mix che incarna il fascino letale delle relazioni incompiute, di quegli amori non corrisposti che portano chi li vive a mettere in discussione il proprio valore e i propri ideali. Da regina del gioco, Antonia diventa pedina, prigioniera di un sentimento che la consuma lentamente e inesorabilmente.
Maria Rosa Bellezza racconta questa parabola emotiva con uno stile diretto, denso di dettagli e quasi come illuminato da una forte luce: niente può sfuggire. Dubbi, certezze, ripensamenti, tutto viene passato ai raggi X.
Questo è un romanzo che parla d’amore, sì, ma anche di riscoperta di sé: Antonia cresce, capisce se stessa più profondamente.
Non sempre ho capito la protagonista nelle sue scelte, perché io tendo a immedesimarmi nelle protagoniste femminili, quasi fossero persone reali invece che personaggi. E la bravura dell’autrice sta proprio qui: attirarti dentro una storia che non ti appartiene, con una prosa perfetta, e farti ritrovare in qualcosa di totalmente lontano dal tuo modo di vedere le cose. 
Consigliatissimo.


sabato 2 novembre 2024

RECENSIONE "POLARIS' PRINCESS" di Ella Kintsugi

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Recensione "Polaris' Princess" dell'autrice Ella Kintsugi, primo volume 
della serie "Chicago Minotaurs Basket". A cura di Andrea Macciò.


Autore: Ella Kintsugi 

Serie: Chicago Minotaurs Basket Vol. 1

Genere: Sport Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 18,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Chicago.
Lanmè A. Duvall è il capitano della squadra di basket NBA della città, i Minotaurs. È triste, arrabbiato perché ha scoperto di recente di avere un fratellastro che il padre gli ha tenuto nascosto per una ventina d'anni.
Sulla sua strada incontra 
Althea, una principessa di un microstato caraibico che cerca un'esperienza di vita reale e non regale, e scappa dalla sua isola per un'avventura ispirata a un film con Eddy Murphy.
Tra i due ci sono quasi dodici anni di differenza, Althea dovrà fidanzarsi tempo sei mesi con un nobile europeo, non potrebbero essere più diversi. Ma tra regali e reali, nipotine e 
Nipotini, il loro amore fiorisce comunque e, in qualche modo, una fata madrina con la bacchetta da direttore d'orchestra farà la sua magia.

Il libro è il primo della serie Chicago Minotaurs, 4 romanzi stand alone e autoconclusivi, ed è così composta:

1 Polaris' Princess
2 Arcturus' Chance
3 Syrius' Gift
4 Antares' Faith
-


Precedentemente pubblicato come "POLARIS" da MoonStar edizioni



Polaris Princess di Ella Kintusgi è il primo romanzo della tetralogia di sport romance "Chicago Minotaurs Basket Series".
Il primo libro racconta l’incontro tra Lammè Duvall, detto Polaris, che in creolo significa “Stella Polare” ventinovenne stella del basket, capitano della squadra dei Chicago Moonstar, e Althea, la principessa diciassettenne del piccolo stato caraibico di Saint Kitts and Nevis. Althea, come nella miglior tradizione, è stata cresciuta con un’educazione rigida e formale ed è promessa sposa in un matrimonio combinato. Decide quindi di vivere gli ultimi mesi da minorenne in piena libertà come una ragazza normale e riesce a farsi assumere a Chicago nella palestra Antares “come la stella della costellazione dello Scorpione”.
Althea è già tifosa della squadra dei Chicago Moonstar e grande ammiratrice di Polaris. Lammè Duvall è un atleta totalmente dedito allo sport della sua vita, il basket, non ha una relazione fissa e la sua unica distrazione sembrano essere le serate al “Club X”, un locale per incontri disimpegnati, con l’amico Josh e la misteriosa Tamara. Nonostante il grande successo sportivo, Polaris è un tipo ombroso e tormentato, con una famiglia disfunzionale e un rapporto conflittuale con il padre, l’agente dell’Fbi (e non solo) James Duvall. 
Tra Polaris e Althea è subito colpo di fulmine, ma il loro amore è ostacolato da numerosi fattori: la condizione regale e la minore età della ragazza, e un intrigo internazionale del quale Lammè rischia di rimanere vittima compromettendo la sua carriera. Polaris, inoltre, non vuole essere costretto a scegliere tra l’amore per il basket e quello per Althea…
Con il primo romanzo della saga, Ella Kintusgi rilegge secondo l’ottica dello sport romance un grande classico della commedia romantica come quello della principessa desiderosa di sentirsi solo una ragazza normale e di sfuggire alla gabbia dorata preparata per lei dalla famiglia, trovando magari in questa normalità anche l’amore. Althea è un personaggio carico di energia, vitalità e positività, e la parte migliore del libro è assolutamente quella romance nella quale si racconta il colpo di fulmine e il consolidamento dell’amore e della passione tra i due protagonisti, pur tra mille ostacoli che sembrano rendere più eccitanti i loro incontri proibiti descritti con grande intensità ed efficacia.
Con il personaggio di Polaris, l’autrice descrive anche con grande precisione quanto la vita di un atleta che ama il suo lavoro sia legata in modo simbiotico allo sport che pratica, ed è molto efficace anche il racconto di come l’attrazione e l’amore tra due persone possano nascere anche al di là dei confini simbolici imposti dal mondo esterno, come quelli della condizione sociale e della differenza di età. 
L’altra parte del romanzo è l’intrigo spionistico-poliziesco del quale Polaris rischia di rimanere vittima. 
Una parte del libro che da un lato arricchisce quella che sarebbe stata solo una storia romantica, dall’altro può risultare in alcune parti un po’ improbabile per l’eccesso di riferimenti tematici e di genere (mafia, spionaggio e altro) sottraendo in alcune parti spazio al racconto della relazione tra i due protagonisti.
Una curiosità letteraria sono i riferimenti alla città di origine dell’autrice, Genova, e un’autocitazione della stessa in un passaggio finale.
Polaris Princess è un romanzo autoconclusivo, consigliato a tutti gli amanti del romance, che inizia sicuramente in modo molto interessante la tetralogia sportiva ed è impreziosito da una bellissima cover e da una grafica molto curata ad aprire i pov alternati tra Lammè e Althea.


venerdì 25 ottobre 2024

RECENSIONE "IL MIO LOVE BOMBER" di Priscilla Potter

 

Buongiorno follower, buon venerdì!
Recensione: "Il mio love bomber" dell'autrice Priscilla Potter, secondo volume 
autoconclusivo della serie "Amore e Psiche". A cura di Andrea Macciò.


Autore: Priscilla Potter 

Serie: Amore & Psiche Vol.2

Genere: Narrativa contemporanea

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 19,76

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

La venticinquenne palermitana Giulia, praticante presso uno studio legale, è scossa da una cocente delusione sentimentale. Ha ceduto alla corte insistente del misterioso e sfuggente Riccardo, che l'ha "ghostata" all'improvviso.
Si rivolge al giovane psicologo Luca Freddi, che le spiega che è stata vittima di love bombing.
Con l'aiuto delle persone più care, Giulia decide di guarire in fretta e di vendicarsi.
Ma niente è semplice e scontato, se c'è di mezzo un narcisista...
Un romanzo che è anche un monito per tante donne intrappolate in relazioni tossiche. 



Giulia è una ragazza palermitana di ventotto anni. Lavora come praticante in uno studio legale, ha una sorella, Claudia, e alcune amiche e colleghe con le quali condivide le difficoltà dei giovani che cercano di affacciarsi oggi a questa professione, tra stipendi da rimborso spese e tirocini infiniti. Giulia non è un tipo appariscente, è piuttosto riservata, odia il caldo della Sicilia e appena può si rifugia nella biblioteca del Centro Linguistico d’Ateneo di Palermo. 
Nel suo passato alcune relazioni di media durata e qualche flirt, ma nessun colpo di fulmine e nessun amore travolgente. Un giorno, durante una delle sue pause pranzo in biblioteca, Giulia viene avvicinata da un ragazzo misterioso e affascinante, Riccardo Altieri, che afferma di essere un attore e che la corteggia apertamente con un linguaggio aulico e desueto, sia di persona, sia con messaggi sui social media o sul telefono. Giulia ne è insieme affascinata e inquietata, alla fine cede a questo insistente corteggiamento e la coppia trascorre una settimana nella quale la ragazza sembra sperimentare per la prima volta nella sua vita la passione e l’amore totalizzante. 
A un certo punto, il misterioso Riccardo smette di contattarla e la blocca persino da quasi tutti i contatti social: quello che oggi viene chiamato “ghosting”. Giulia resta disorientata, e si rivolge a un giovane psicologo, Luca Freddi, che le racconta come probabilmente sia stata vittima di “love bombing”. Per love bombing si intende quando una persona è riempita in maniera smodata di amore e attenzione per manipolare la sua volontà, una tecnica che solitamente si riscontra nei rapporti sentimentali, ma che è usata anche dalle sette religiose e dal cosiddetto “marketing piramidale”. 
Giulia è determinata a uscire da questa storia, che l’ha fatta soffrire così intensamente, con l’appoggio della sorella e delle sue amiche, prendendosi prima una vacanza disconnessa in Svizzera, poi cambiando città. Ma Riccardo è davvero sparito per sempre dalla vita di Giulia? 
O, come tutti i narcisisti manipolatori, vuole controllarla e renderla totalmente dipendente da lui? E soprattutto, è davvero la persona che dice di essere?
I lettori di Priscilla Potter sono abituati a conoscerla come autrice di commedie romantiche. “Il mio love bomber” affronta un tema invece di grande intensità emotiva e attualità, quello del narcisismo manipolatorio e delle relazioni tossiche delle quali molte ragazze e donne (e a volte anche alcuni uomini) restano intrappolati, storditi da un bombardamento amoroso. 
L’atmosfera della storia di Priscilla Potter è ingentilita da un tono leggero con qualche tocco di umorismo tipico dell’autrice, e da un afflato di speranza nel rappresentare la solidità delle amicizie di Giulia, e della possibilità di un nuovo amore. Una storia molto vera e contemporanea, raccontata con grazia e senza toni enfatici, che mette in evidenza come nell’epoca del virtuale, nella quale la fame d’amore è molto più diffusa di quanto sembri, un corteggiamento inusuale e insistente come quello di Riccardo possa irretire una ragazza come Giulia, con una vita soddisfacente, ma priva di grandi emozioni, in quello che potrebbe diventare un incubo senza uscita, che in alcuni casi può portare all’estremo del femminicidio.
Il mio love bomber mette in evidenza anche come i social media e la virtualizzazione dei rapporti abbiano trasformato nel profondo le relazioni tra le persone. Un fenomeno come il “ghosting” è caratteristico dell’epoca della risposta immediata e della reperibilità continua: la mediazione virtuale delle relazioni può facilitare le nuove conoscenze e i rapporti a distanza, ma fornisce anche un mezzo formidabile agli stalker, ai narcisisti, alle persone con una concezione possessiva e proprietaria dei rapporti per esercitare le proprie ossessioni.
Priscilla Potter racconta questa realtà con un’abilità non comune, sfuggendo al rischio della facile retorica, costruendo personaggi non scontati, come la sua Giulia, una ragazza determinata a uscire con tutti i mezzi dall’incubo nel quale la vorrebbe racchiudere il suo love bomber. Anche il personaggio negativo di Riccardo è costruito senza cadere in facili stereotipi. 
Nel libro, c’è anche una piccola post-fazione nella quale l’autrice descrive il fenomeno dello stalking e della violenza sulle donne e dedica una toccante poesia alle vittime di questi fenomeni, e una bella prefazione di Elisa Mura.
Un romanzo che ha il coraggio di affrontare un fenomeno sociale drammatico con il linguaggio della scrittura creativa e senza retorica, che rappresenta un incoraggiamento per tutte le donne e le ragazze, dimostrando che è possibile liberarsi dalla morsa delle relazioni tossiche e che nonostante tutto riesce a non perdere del tutto la grazia e la leggerezza che caratterizza i romanzi di Priscilla Potter. Suggestiva la cover a cura di Ella Kintusgi.


giovedì 24 ottobre 2024

RECENSIONE "SALIMARA" di Angela Catalini

 

Buongiorno follower!
Recensione: "Salimara" dell'autrice Angela Catalini. 
A cura di Silvia Cossio.



Titolo: Salimara
Autore: Angela Catalini

Serie: I gialli del mistero Vol.8

Genere: Paranormal

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 11,43

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Giuseppe è il guardiano del cimitero di Salimara. La sua vita è fatta di assenze e con il tempo ha imparato a conversare con i morti, che gli fanno compagnia. Un giorno il maresciallo Tarenzi gli comunica che Lenora, una vecchia amica d'infanzia di cui era segretamente innamorato, è morta e si teme sia stata uccisa. La madre, accusata di stregoneria, era fuggita da Salimara molti anni prima. Da quel momento tutto viene messo in discussione e il ritorno della strega è il primo tassello di un giallo dalle tinte paranormali.



Giuseppe Landi è il custode del cimitero di Salimara. Un posto che definisce "casa", dove poter essere utile. Oltre a svolgere i lavori legati a questa attività, conversa con i defunti, si prende cura di loro. 

Stare in compagnia dei morti lo avvicinava al mondo spirituale e nello stesso tempo lo allontanava da quello reale. Si rendeva conto di non avere relazioni, rapporti duraturi.

La notizia della morte di Lenora Altieri scombussola il guardiano, che un tempo era innamorato di lei. 
Nella piccola comunità cresce il timore di un possibile ritorno di Fabiana, la madre di Lenora, considerata una strega dalla maggioranza. E a ben vedere! La donna, infatti, ha sete di vendetta o, in questo caso, sarebbe meglio parlare di giustizia.
Breve racconto che si legge in un soffio. Nato per partecipare a una collana dedicata al fantastico, come scritto dall’autrice stessa nelle note finali - da qui si giustifica la sua brevità -, durante la stesura, la storia ha imboccato un’altra strada, di conseguenza si è reso necessario cambiare la sua destinazione finale. Prendendo atto di questa cosa, eliminate dunque le limitazioni imposte dalla collana sopracitata, non mi spiego perché sia mancata la volontà di fare i dovuti approfondimenti. Alcuni passaggi, come ad esempio la dote del custode di comunicare con i defunti, dettaglio di particolare interesse di cui si fa cenno anche nella trama, ma che nella storia viene appena accennato, meritavano più spazio. Lo stesso ho pensato del finale, piuttosto frettoloso, anche se, a una seconda riflessione, mi sono resa conto che in fondo esaudisce i desideri del lettore: il trionfo dei buoni sui cattivi. Come ci si arrivi a questo non si sa 😉, magia… L’aspetto paranormale compensa questa esigenza.
Concludendo, la storia in sé ha una buona base, promettente direi, ma è stata privata della possibilità di salire di livello. È stata relegata a lettura scacciapensieri, priva di impegno, che passa senza lasciare il segno. Piacevole, sì, ma tutto lì. 
PS: Nel testo, si riscontrano diverse imperfezioni, una rilettura potrebbe giovare alla qualità del prodotto.


mercoledì 23 ottobre 2024

RECENSIONE "FEARLESS" di Valentina Piazza

 

Buongiorno follower!
Recensione: "Fearless" dell'autrice Valentina Piazza. 
A cura di Silvia Cossio.



Titolo: Fearless

Autore: Valentina Piazza

Genere: Paranormal Suspense 

Disponibile in ebook a € 0,99

E in formato cartaceo a € 12,48

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Le persone hanno angoli oscuri che è meglio non conoscere e abissi dentro a cui è preferibile non guardare. Lo sa bene Tara Bishop, fuggita dal suo passato e da Londra con il cuore infranto e senza più un lavoro, per rifugiarsi in un piccolo paese dell’Italia. I fantasmi che la perseguitano, le voci che sente e le ombre che le tolgono il sonno, però, non riescono a tacere nemmeno lì, tra l’indifferenza del ghiaccio e il silenzio delle montagne.
Lucien Dubois è una guida alpina, un uomo solitario e taciturno, il cui cuore viene risvegliato dall’arrivo di Tara.
Chi è la straniera? Perché i suoi capelli sono bianchi come la neve? E come mai gli animali sembrano comunicare con lei?
Il bisogno di conoscerla si scontra presto con la realtà. L’irrefrenabile passione che sente per lei, che evita ogni contatto, lo porta a vincere la sua riservatezza, finché tutto il paese non viene scosso da due terribili omicidi e si scoprirà che Tara è più di quello che sembra.



In questo romanzo, Valentina Piazza si cimenta nel paranormal suspense. Un genere nuovo, per lei, abituata al romance, ma che, come riportato dall’autrice stessa nei ringraziamenti, nasce dal “bisogno di scavare in una storia più oscura e tormentata”. Ciononostante, non tralascia del tutto l’aspetto romantico inserendo nel contesto una relazione passionale - quella tra Tara e Lucien - che da subito getta le basi per un rapporto più solido. Sul lieto fine, però, fossi in voi, non metterei la mano sul fuoco; siamo pur sempre di fronte a un mistero da svelare e un colpevole da stanare, non penserete che vi serva la soluzione su un piatto d’argento? 😉 
Tara Bishop, trent’anni, lascia Londra e il suo lavoro di consulente per la polizia per trasferirsi a Morgex, in Val d'Aosta, perché desidera staccare per un po' la spina. L'isolamento del luogo è l'ideale per lei. È una persona molto empatica e intuitiva, con un dono particolare che le permette di percepire più del dovuto.
Inevitabile per la ragazza legarsi al suo vicino, Lucien Dubois, guida alpina, e a quel paese freddo e pieno di segreti. Ma una serie di omicidi porta scompiglio nella piccola comunità, costringendo Tara a fare quello che le viene meglio: usare le sue abilità per risolvere problemi concreti.

Venendo qui, avevo pensato di ripartire da zero e di fare una sorta di reset. Ma i problemi non svaniscono, solo perché lo si desidera.

La prima metà del libro non offre particolare margine di riflessione per quanto riguarda il caso di omicidio su cui si indaga. Pochi i personaggi che ruotano intorno alla vicenda, tanto da farmi pensare a una risoluzione scontata e di conseguenza banale. Solo nella seconda parte si inizia a delineare un quadro più articolato, grazie soprattutto alla comparsa di diverse figure di contorno, utili a “confondere le acque”. È da qui in poi che il lettore ha la possibilità di spaziare con la fantasia dandosi alle più disparate congetture per assegnare un volto al colpevole. Ben riuscito l’aspetto sovrannaturale, incisivo durante il corso delle indagini, ma soprattutto nel finale dove, nella parte del Deus Ex Machina, funge da elemento risolutore.
Concludendo, mi sento di affermare che come esordio nel genere non è male. Valentina Piazza è stata in grado di realizzare un buon prodotto, con una storia credibile e personaggi ben tratteggiati; senza trascurare la descrizione dei luoghi, nella bellissima cornice delle montagne valdostane.
Lettura consigliata.


lunedì 21 ottobre 2024

RECENSIONE "SFIORAMI" di Penelope White

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana.
Recensione: "Sfiorami" dell'autrice Penelope White, spin off 
della dilogia "Possession". A cura di Andrea Macciò.



Titolo: Sfiorami
Autore: Penelope White
Spin off della dilogia Possession

Genere: Romance erotico

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 15,60

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Sebastian e Carlo sono amici da una vita.
Quando Carlo perde la moglie, Sebastian lo aiuta a prendersi cura della piccola Perla.
Gli anni passano, la ragazza è ormai una donna costretta ad affrontare anche la morte del padre.
L’unica colonna che sorregge ancora il suo mondo è lo ‘zio Sebastian’.
L’amico di famiglia.
L’uomo che si è sempre preso cura di lei.
Ma il tempo scorre, le cose cambiano.
Il confine tra giusto e sbagliato si assottiglia.
Quanto può far bene un errore?
Quanto può far male un legame?
Perla e Sebastian scopriranno sino a che punto è sbagliato amare…

Una nuova storia prende forma tra le stanze del Dirty Rose, il locale BDSM in cui ritroveremo il mentore Michael, il saggio Sandro e l’esuberante Ambra di “Possession”.
Una nuova storia di affetto, unione, legame…
Una nuova storia in cui tracciarne i confini diventa impossibile.


«Perla, io non dovrei neppure guardarti.»
Quella frase, ricolma di rammarico, senso di colpa e tristezza, riecheggia nello spazio attorno a noi per secondi interminabili.
«Non posso toccarti…», continua con un filo di voce.
Così le mie labbra si schiudono per lasciar passare i pensieri.
«Sfiorami, allora…»



Sfiorami” è lo spin off della dilogia “Possession” di Penelope White, composta da “Il confine tra amore e appartenenza” e “Provare ad Amarsi”, nella quale l’autrice esplora i meccanismi di una relazione, quella tra Anna e Alessandro, che nasce come un gioco di ruolo erotico nel mondo parallelo del Bdsm e prova a trasformarsi in una relazione classica mettendo in evidenza il legame indissolubile e per certi versi indecifrabile che rende unica ogni relazione.
In “Sfiorami”, una nuova storia prende forma sullo sfondo del “Dirty Rose”, il locale al centro della dilogia di Possession, della quale ritroviamo alcuni personaggi come Michael, Sandro, Ambra e Vera.
Il nuovo protagonista è però Sebastian, anch’egli frequentatore, in modo forse meno totalizzante di Sandro e Paul, del mondo Bdsm. Quando muore la moglie dell’amico Carlo, Sebastian lo supporta nel prendersi cura della figlia Perla. Dopo alcuni anni, la ragazza, rientrata da un periodo di studi di giornalismo all’estero, perde anche il padre e sembra avere nello “zio Sebastian” l’unico punto di riferimento.
La ragazzina di un tempo è ormai diventata una donna, e, complice Ambra che la invita a partecipare come novizia curiosa a una serata del Dirty Rose sotto il falso nome di Elena, Sebastian comincia a vederla sotto un’altra luce, e la stessa cosa accade a lei… Quello fra Sebastian e Perla appare come una passione, un legame proibito non solo per la differenza d’età (circa vent’anni), ma anche per il fatto che nonostante l’assenza di legami di sangue i due si sentano di fatto quasi parenti.
Una nuova storia della quale tracciare i confini sembra impossibile, si legge nella presentazione di Sfiorami, e senza dubbio uno dei grandi meriti di Penelope White è quello di raccontare relazioni e storie d’amore proibite o inusuali con una grandissima naturalezza e introspezione psicologica, alla quale non rinuncia neanche nelle scene erotiche, scritte in maniera molto efficace e che riescono con sapienza a raccontare l’unicità di ogni incontro, di ogni amore, di ogni relazione.
In “Sfiorami” come in “Possession. Provare ad Amarsi” il mondo del Bsdm resta sullo sfondo, più come ambientazione che come tema portante del romanzo, e il cuore del racconto è quello dello sbocciare della passione tra Sebastian e Perla. Alcuni personaggi della dilogia come Sandro e Anna hanno un ruolo decisamente secondario, mentre Ambra mantiene la sua centralità nella storia.
In questo romanzo, l’autrice inserisce alcuni espedienti letterari decisamente interessanti, come quello di autocitare sé stessa e la sua raccolta di racconti “Latens Somnia” che racconta in maniera originale i sogni erotici latenti delle donne: nel libro la lettura di Penelope White suggerita da Ambra incuriosisce Perla a esplorare parti nascoste della propria personalità e sessualità.
Sfiorami, che conferma le qualità di Penelope White come una delle più interessanti autrici italiane di romance erotico, è consigliato a tutti i lettori che hanno amato la sua dilogia e la sua scrittura. Si consiglia di leggerlo dopo la dilogia di Possession, ma la storia di Sebastian e Perla è autoconclusiva.


giovedì 17 ottobre 2024

RECENSIONE "POSSESSION. PROVARE AD AMARSI" di Penelope White

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "Possession. Provare ad amarsi", secondo volume della serie 
"BDSM Love", dell'autrice Penelope White. A cura di Andrea Macciò.



Autore: Penelope White

Serie: BDSM Love Vol.2

Genere: Romance erotico

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 15,60

Contatti autoreFacebook - Instagram 



TRAMA: 

Anna e Alessandro hanno finalmente fatto i conti con la realtà: qualcosa li lega nel profondo.
Un legame così viscerale da superare le barriere del semplice possesso. Più potente persino di affetto e amore.
Un’unione che non può essere spiegata a parole.
Un filo che li unisce, senza definizione, che non si può etichettare.
Il punto ora è: quanto può durare tutto questo?
Il loro tentativo di amarsi è forte quanto pericoloso.
Due esistenze così diverse, ora troppo vicine.
Desideri e realtà che si sovrappongono a fatica.
Possesso, legame, amore.
Dubbi, segreti, bugie.
Come finirà la loro storia?

«Ma il tempo cambia quasi tutto, Anna. Perché l’appartenenza, il possesso, il legame tra due persone sono cose che restano esattamente lì, dove sono sempre state: scalfite nella pietra dell’anima».




In Possession. Provare ad Amarsi ritroviamo i protagonisti del primo libro della dilogia, “Il confine tra amore e appartenenza”, Anna ed Alessandro. 
Due persone che si sono incontrate per caso, appartenenti quasi a mondi diversi per età, frequentazioni sociali, abitudini, ma tra le quali si è formata un’unione apparentemente indissolubile, che si è spinta oltre i “giochi di ruolo” erotici dell’universo Bdsm ai quali Sandro ha “iniziato” Anna dopo il loro primo incontro, e oltre l’attrazione, l’affetto, l’amore “tradizionali”.
A oltre cinquant’anni, infatti, Sandro non ha mai avuto una vera relazione stabile con una donna, se si escludono quelle caratterizzate dal gioco di ruolo tra dominatore e slave e di incontri occasionali. Anna, pur avendo un figlio, Mattia, nato da una sola notte d’amore con quello che lei ha sempre considerato solo un amico, a oltre trent’anni neppure, per diversi motivi.
In “Provare ad amarsi” Anna e Alessandro si metteranno quindi alla prova tentando di amarsi in una relazione “normale” che nessuno dei due ha mai avuto. Ma potrà durare tutto questo, in due persone dalle vite così inusuali, che si sono incontrate e scoperte in un contesto tanto particolare? E può davvero esistere la “normalità” quando parliamo di relazioni o ogni incontro è talmente unico da non poterla davvero definire? 
Di fronte a loro l’esempio della lunga e controversa storia di Paul e Ambra. Nata nel contesto del locale Bdsm frequentato sia da Paul che da Sandro, con il tempo si è trasformata in una storia d’amore “normale” soprattutto per volontà di Paul. Ambra, al contrario, sembrava essere insofferente a questa evoluzione del loro rapporto, sino a fuggire lontano dall’Italia…
Quando un sentimento diventa autentico, può continuare un rapporto basato sulla “messa in scena” dell’appartenenza assoluta di una persona all’altra e nella quale il piacere sessuale di entrambi può passare anche attraverso il dolore fisico? Era la domanda fondamentale del primo libro della dilogia e di The Mistress, l’altro romance erotico di Penelope White con protagonista una donna dominatrice.
In Possession. Provare ad amarsi l’autrice prova a dare una risposta. Rispetto al primo romanzo, il mondo del Bdsm resta decisamente sullo sfondo, a parte le pagine iniziali, con alcune scene molto esplicite e forti, che presentano due nuovi personaggi, Michael e Vera.
Nel secondo libro della dilogia Penelope White, sempre molto abile nel costruire personaggi dalla grande complessità e finezza psicologica, si sofferma sull’analisi dei sentimenti reciproci di Anna e Alessandro. Riusciranno davvero ad amarsi senza perdere la particolarità e il profondo radicamento del loro legame? 
La scrittura di Penelope White, una fra le autrici più interessanti del romance e dell’erotico contemporaneo, si conferma coinvolgente e raffinata, e come nel primo libro raccontava il lato “notturno” e oscuro del desiderio, qua prova a raccontare le sensazioni dei due protagonisti e del loro rapporto, in bilico tra unicità e normalità.
Il libro è parte di una dilogia, e se ne consiglia vivamente la lettura dopo Possession. Il confine tra amore e appartenenza nel quale l’autrice presenta i personaggi di Anna e Alessandro.


martedì 15 ottobre 2024

RECENSIONE "IL CONSULENTE" di Marina Caserta

 

Buonasera, amici lettori!
Recensione: "Il consulente" dell'autrice Marina Caserta. 
A cura di Silvia Cossio.



Titolo: Il consulente 

Autore: Marina Caserta

Genere: Giallo

Disponibile in ebook a € 0,89 

E in formato cartaceo a € 7,80

Contatti autore: Facebook



TRAMA:

Una squadra speciale della polizia di Palermo, indaga sui casi di violenza sulle donne. E vittime di violenza, ciascuno a modo proprio, sono anche i membri della squadra. L'ispettore Rizzo, uomo pieno di luce e di ombre, la cui vita è stata sconvolta da un episodio devastante. La bella Irene, agente speciale, che accarezza inconsciamente la cicatrice al braccio destro, ricordo del suo ex, quando si sente minacciata. E Greco, il consulente, che è l'uomo giusto per entrare nella mente dei mostri a cui danno la caccia: ex poliziotto, ex mostro egli stesso. L'unico senso che hanno trovato al proprio dolore, è stato metterlo al servizio degli altri e, quando scompare la fidanzata della nipote del vicequestore, non può che occuparsene la squadra. Cosa si nasconde dietro la scomparsa di Clelia Terlizzi, giovane campionessa europea di kick boxing?



L’ispettore Aldo Rizzo è un uomo disilluso, che vive per il suo lavoro e per la figlia Gaia. La sua anima è bella e dannata. Con molta luce e troppe ombre. Insieme a Irene e Greco, suoi collaboratori, indaga sui casi di violenza che vedono come vittime le donne. I tre hanno un passato di dolore alle spalle e proprio questo li rende idonei ad aiutare il prossimo.

Eccola, la squadra speciale. Un nome altisonante per indicare tre vittime, tre sopravvissuti a un dolore troppo forte per non farne un’arma.

La squadra aveva lo scopo di prestare aiuto alle vittime di crimini contro le donne: donne abusate, maltrattate, vittime di stalker… Era nata per placare la rabbia di Rizzo, che avrebbe squartato a mani nude tutti gli uomini che usavano violenza sulle donne.

Il Vicequestore Alaimo chiede alla squadra di indagare sulla sparizione di Clelia Terlizzi, compagna della nipote Roberta. Ha così inizio una corsa contro il tempo per salvare la donna e consegnare il responsabile alla giustizia. Le ricerche, a tutto tondo, non lasceranno nulla al caso e condurranno a un finale inaspettato. 
Molti i personaggi di contorno, tutti apprezzabili nelle loro parti. Il consulente, Greco, a mio parere, sebbene non sia il protagonista, è quello riuscito meglio; forse da qui la scelta di utilizzare il suo nome per il titolo. La figura dell’Ispettore Rizzo, invece, è quella meno credibile; l’autrice ha calcato un po’ troppo la mano con l’intento, probabilmente, di delineare un personaggio forte, ma ottenendone solo una caricatura. Oserei dire, quasi irreale in alcuni passaggi. 
Nel complesso, il mio giudizio su questo libro è parzialmente positivo per quanto riguarda la storia, negativo a causa della mancanza di cura del testo. Troppe le imperfezioni che distraggono dal romanzo, penalizzandolo. Tra problemi di punteggiatura - l’autrice usa le virgole come pausa discorsiva, ignorando quelle che sono le regole base - ripetizioni e quant’altro, ho faticato non poco a portare a termine la lettura. Ho inizialmente attribuito la colpa ad un eventuale periodo no e ho provato a sospendere e riprendere in mano il libro più volte, creando anche delle pause lunghe e leggendo altro, ma sono arrivata alla conclusione che il problema non era mio. Dunque, termino dicendo che una revisione totale del romanzo sarebbe consigliata, oltre che gradita, e che è un peccato dal momento che il prodotto non manca affatto di potenzialità, anzi!


mercoledì 9 ottobre 2024

RECENSIONE "ASPETTANDO IL PRINCIPE AZZURRO" di Maria Letizia Musu

 

Buongiorno follower!
Recensione: "Aspettando il principe azzurro" dell'autrice 
Maria Letizia Musu. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Maria Letizia Musu

Genere: Commedia romantica

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 10,40

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

E se tutto ciò che ci hanno sempre raccontato sulla dolce e mansueta Biancaneve fosse solo una colossale menzogna? Una favola ben confezionata, certo, ma che ha finito per distorcere la realtà. Immaginate, per un momento, che Biancaneve non sia affatto la principessa innocente e ingenua che siamo stati abituati a vedere. E se anche gli altri ben noti personaggi, come il Principe Azzurro e i sette nani, fossero in realtà un po' meno ‘perfetti’ di quanto ci è stato fatto credere?

In questo lavoro, ci prenderemo la libertà di svelare una verità nascosta, una verità che potrebbe scuotere le fondamenta stesse delle nostre più care fiabe. Scoprirete che lei, Biancaneve, il mito assoluto di tutte le fiabe, è in realtà una personcina ben diversa da quella descritta nel racconto dei fratelli Grimm. Non è solo la dolce fanciulla perseguitata dalla matrigna, in attesa passiva di essere salvata da un principe. No, Biancaneve è una giovane donna complessa, con pregi e difetti, sogni e incertezze, una persona reale alla ricerca del vero amore e, soprattutto, alla ricerca di se stessa.

Potrebbe non sembrare più così docile e accomodante, ma chi lo sarebbe dopo aver vissuto con sette nani dal carattere tutt'altro che facile? Forse Biancaneve ha dovuto imparare a tirar fuori un lato più determinato e deciso di sé, perché vivere in un mondo dove le persone ti vogliono vedere sempre perfetta e sorridente richiede più di un pizzico di forza interiore.

E per quanto riguarda il Principe Azzurro? Beh, anche lui potrebbe non essere esattamente l'eroe senza macchia che ci hanno dipinto. Magari è solo un tipo normale, con le sue incertezze, che ha cercato di fare del suo meglio, ma che alla fine è stato idealizzato oltre misura.

In questo viaggio, vi invito a riconsiderare i personaggi che credevate di conoscere così bene. Vi accorgerete che, come ognuno di noi, anche loro hanno lati nascosti, imperfezioni e contraddizioni. E chissà, forse scoprirete che dietro il mito c'è una storia molto più umana e interessante di quanto avreste mai potuto immaginare. Una storia che parla di crescita personale, di sfide e di scelte difficili, ma anche di momenti di straordinaria bellezza e di un’autentica ricerca della felicità. Il tutto condito da tanta ironia.

Perché, alla fine, forse la vera fiaba non è quella in cui tutto è perfetto e prestabilito, ma quella in cui i personaggi, proprio come noi, imparano ad accettare le proprie imperfezioni e a vivere la vita con autenticità, anche quando la strada è tortuosa e il lieto fine non è esattamente come lo avevano immaginato.


Esiste davvero il principe azzurro? O l’idea fa parte del retaggio della nostra generazione?
Protagonista della storia è l’autrice stessa che, con ironia, vorrebbe raccontare la storia di Biancaneve, con allegria, quasi una parodia, ma… 

L’idea di fare un libretto scanzonato e lieve sta cedendo posto al desiderio di raccontare al mondo la vera storia di Biancaneve. Voglio davvero conoscere meglio questa ragazza che, a conti fatti, mi è sembrata una di noi.

Una versione di Biancaneve diversa, originale...
Una delle storie più romantiche di tutti i tempi è rimasta incastrata in un limbo di perfezione irreale... Ma la verità sulla storia di Biancaneve è ben diversa da come viene raccontata e il personaggio femminile descritto dalla Musu ha un modo di fare molto ribelle e moderno. La versione che ci viene proposta è senz’altro diversa, originale.

Chi sono davvero Biancaneve e il Principe Azzurro? Due icone di perfezione eterna o due ragazzi qualunque con i loro pregi e difetti?

Un libricino sciocchino, si può dire?, ma che ha avuto il pregio di farmi sorridere in un momento in cui mi ero arenata con la lettura. Quando si dice capitare nel posto giusto al momento giusto... 😂 La capacità di questa autrice, che ormai seguo da anni, sta proprio in questo, grazie alla sua velata (ma non troppo) ironia.

A conclusione di questa giornata, posso dire di essere molto confusa perché, allo stato attuale, ho tre versioni: quella dei fratelli Grimm, quella della Disney e quella di Bianca e Azzurro.

E come in tutte le storie, anche in questa c’è una morale, ma dovrete leggere il libro per scoprire qual è.