domenica 12 gennaio 2025

RECENSIONE "NEL TUO SANGUE" di Marco Lugli

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "Nel tuo sangue" dell'autore Marco Lugli, primo volume 
della serie "Commissario Gelsomino". A cura di Silvia Cossio.


Autore: Marco Lugli
Serie: Commissario Gelsomino Vol.1

Genere: Giallo/Thriller

Disponibile in ebook a € 4,99
E in formato cartaceo a € 16,00 o € 18,25

Contatti autore: Facebook



TRAMA:

Morciano di Leuca, sud Salento. Teatro insolito per un omicidio rituale. Valentina Medici è stata prima sedata, poi uccisa per dissanguamento da due tagli longitudinali sul polso. Lo scrittore Paolo Bernini, marito della donna, riconosce in questo rituale le modalità con le quali dieci anni prima venne uccisa la sua prima moglie. Questo legame col passato è la traccia dalla quale parte l’indagine del commissario Luigi Gelsomino. Il primo giallo della serie dedicata al commissario leccese è un thriller che si dipana tra il sole salentino e le nebbie padane. Un rompicapo bagnato dal sangue versato da una misteriosa setta di giovani letterati e dove tutti possono essere colpevoli, ma nessuno potrà risultare del tutto innocente. 



Settembre 2015. Luigi Gelsomino, commissario di polizia di Lecce, accoglie la segnalazione del maresciallo dei carabinieri di Salve, Aldo Renna, riguardo la morte di una donna, Valentina Medici - architetto, che gestiva un B&B a Morciano -, il cui cadavere è stato ritrovato dal marito, Paolo Bernini, scrittore di Carpi.
Si scopre che anche la prima moglie di Bernini, Francesca Quarta, ha subito la stessa sorte. Del caso si era occupata l’ispettore di polizia di Modena Anna Fontana. Le indagini che aveva condotto dieci anni prima, però, non avevano portato a nessun arresto, ma a un solo sospettato, il marito della donna.
La poliziotta si trova in vacanza a Gallipoli e ha appena subito un furto quando la sua presenza viene richiesta per confrontare i due casi. Le somiglianze tra i due omicidi sono molte, troppe per essere ignorate. Le indagini a tutto tondo portano la squadra investigativa a un bivio: Bernini è vittima di un folle o è il carnefice/mandante? Un uomo dal dolore composto o un assassino spietato? Le azioni passate dell’uomo potrebbero essere la risposta. 

Un gruppo di amici, due matrimoni, un fidanzamento. Tanti scenari affettivi, di complicità positive, contaminati da un male incurabile quanto impalpabile. Una specie di radiazione letale germogliata nella menzogna, che ha seminato morte, lasciato strascichi d’odio.

A conferma di questa teoria, un terzo caso in qualche modo ricollegabile agli altri apre nuovi scenari. 
In una corsa contro il tempo, polizia e carabinieri uniscono le forze per tentare di consegnare il colpevole alla giustizia.
Il libro risulta sempre più coinvolgente a mano mano che si va avanti con la storia. In un crescendo di informazioni, dove nulla è come sembra, le indagini procedono fino a giungere a un finale inaspettato. 
Molti i personaggi che calcano la scena, alcuni più presenti di altri; tutti utili nel fornire indizi o depistare, come tasselli di un puzzle che trovano la loro collocazione nel quadro generale.
La squadra che si occupa del caso è composta da figure che, alle volte, risultano delle "macchiette", poco idonee all’incarico assegnato, tuttavia, al momento giusto, dimostrano di saper fare il loro lavoro. Fra queste, Gelsomino, il protagonista della serie, un uomo tutto d’un pezzo totalmente dedito al lavoro, ma che trova sempre il tempo per fare una telefonata alla moglie… Sono certa che l’autore approfondirà il suo personaggio nei prossimi capitoli e io non vedo l’ora di immergermi in una nuova appassionante indagine. 
Complimenti all’autore, Marco Lugli, una piacevole scoperta.
Lettura consigliata.


venerdì 3 gennaio 2025

RECENSIONE "VISIONI" di Giulia Anna Feldbraum

 

Buongiorno follower!
Recensione: "Visioni" dell'autrice Giulia Anna Feldbraum.
A cura di Silvia Cossio.




Titolo: Visioni 

Autore: Giulia Anna Feldbraum

Serie: Il crimine è donna Vol.7

Genere: Thriller

Disponibile in ebook a € 2,99



TRAMA:

Anne è una normale bambina di sette anni finchè non inizia ad essere colta da strane crisi. La piccola sembra vedere avvenimenti passati che non ha vissuto personalmente. Cosa ancora più assurda è che veda dei tragici fatti che puntualmente si verificano. Ma quasi tutti considerano questi sogni premonitori delle semplici coincidenze. Quando però Anne trova un cadavere e addirittura intravede quella che potrebbe essere la sua prossima fine qualcuno comincia a prenderla sul serio.


Vera McKay, madre della piccola Annie, sette anni, si ritrova ad affrontare un periodo difficile. Abbandonata dal marito l’anno precedente, può contare solo sull’appoggio del cognato, Ned, avvocato di successo sempre disponibile per la famiglia del fratello.
A seguito di un virus non ben definito e della momentanea perdita della vista, la figlia inizia ad avere delle visioni. C’è chi dice che si tratti di sogni o semplici coincidenze o addirittura il frutto della fantasia di una ragazzina in cerca di attenzioni, mentre i medici minimizzano definendolo il normale sconvolgimento psicologico post crisi. Fatto sta che la piccola vede il pericolo prima che si manifesti. 
La cosa suscita l’interesse dell'opinione pubblica e Annie si ritrova al centro di un indesiderato circo mediatico. Vera non si dà pace, vuole sapere cosa succede alla sua bambina, così, dopo averle provate tutte, si mette nelle mani di Marie Neuberger, un’eccentrica psichiatra rinnegata dalla comunità scientifica per le sue idee e i suoi metodi alquanto discutibili. La sua diagnosi alternativa spaventa, ma risulta accettabile agli occhi di Vera. È proprio grazie ai consigli della donna, oltre alle abilità extrasensoriali di Annie, che i cittadini di Tarrytown dovranno fare i conti con un’agghiacciante scoperta: il corpo di un uomo tolto prematuramente all’affetto dei suoi cari. Chi potrebbe aver voluto la sua morte? Ha inizio una caccia al colpevole per assegnarlo quanto prima alla giustizia. Dubbi e congetture accompagnano la lettura di questo romanzo, dove non sempre le cose sono come appaiono. Bisognerà arrivare al finale per scoprire la verità. 
Complessivamente, la storia si legge con piacere, ritengo abbia del potenziale, ma andrebbe rivista. Nel testo si riscontrano diverse imperfezioni, la forma lascia un po’ a desiderare e alcune parti risultano inverosimili. Avevo iniziato la lettura di questo romanzo qualche mese fa, accantonandolo dopo il primo capitolo, per i motivi appena elencati, ma ho voluto dargli una seconda possibilità. Sebbene resti invariato il mio parere iniziale, trovo giusto spendere due parole a favore della storia che, come detto sopra, regge. Spero che l’autrice continui su questa strada avvalendosi però dell’ausilio di figure professionali in grado di valorizzare il suo lavoro.   


lunedì 30 dicembre 2024

RECENSIONE "IL SUSSURRO DEI CAMPI" di Philip Brocklehursts

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Recensione "Il sussurro dei campi" di Philip Brocklehursts, 
edito Edizioni Legamore. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Philip Brocklehursts

Genere: Giallo

Casa editrice: Edizioni Legamore

Disponibile in ebook a € 2,69

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Nel cuore della tranquilla campagna inglese, il villaggio di Coldford sembra un rifugio sereno, lontano dai drammi della città. Ma dietro l'apparente quiete, si nascondono segreti inconfessabili. Quando il corpo del rispettato John Wakefield viene trovato senza vita in un campo, avvelenato da una sostanza letale, la detective Evelyn Clarke è chiamata a indagare. Quello che all'inizio sembra un semplice caso di omicidio si trasforma presto in un'intricata rete di bugie, tradimenti e insabbiamenti.

Daisy Harper, giovane e inesperta, diventa la seconda vittima di questo gioco crudele, uccisa con la stessa freddezza di Wakefield. Mentre Evelyn cerca di districare la verità, scopre che Harold Winters, un uomo insospettabile e ben inserito nella comunità, è disposto a tutto pur di mantenere nascosti i suoi crimini.

Ma la verità, come il vento che sussurra tra i campi di Coldford, non può essere sepolta per sempre.

Un thriller mozzafiato che rivela la fragilità dell'apparenza e il prezzo mortale della verità, "Il Sussurro dei Campi" ti terrà con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. 


Evelyn Clarke indaga sulla morte di John Wakefield, il cui corpo è stato ritrovato tra i campi, a Coldford. Un decesso all’apparenza naturale, ma che agli occhi della detective risulta da subito sospetto.
A seguire, un altro omicidio, quello di Daisy Harper. I due casi sembrano collegati ed Evelyn decide che è arrivato il momento di scoprire cosa si nasconde dietro un villaggio all’apparenza tranquillo. 

C’erano troppe domande senza risposta: il simbolo sull’orologio, le stranezze di Daisy, e soprattutto la morte di John Wakefield. Doveva scavare più a fondo nel passato di John, un passato che fino a qual momento era rimasto sepolto sotto la quiete apparente di Coldford.

Eventi strani, inspiegabili, e forse oscuri, che da decenni spaventano la gente del villaggio.
Forze invisibili, maledizioni... Un mistero da risolvere.
Una rete di criminali mascherati da rispettabili uomini d’affari e benefattori che hanno le mani su tutto.
Diversi i personaggi che fanno la loro comparsa a mano mano che si procede con le indagini, a Evelyn il compito di capire chi dice la verità. 
La storia parte bene, facendomi ben sperare, ma a metà strada si perde in ripetizioni e banalità. 
In un primo momento, sembra seguire un filone paranormale da cui però si distacca totalmente. L’episodio descritto all’inizio delle indagini viene completamente rimosso, come se non fosse mai esistito, e la ricerca del colpevole prende una direzione investigativa "normale", con le classiche caratteristiche del giallo all’inglese, per intenderci. Si ha l’impressione di avere a che fare con due storie diverse unite insieme senza una vera logica. Inoltre, ci sono intere parti che si ripetono, alcune a mo’ di copia/incolla, in altre viene cambiato qualcosa qua e là, ma ripetono lo stesso concetto (allego foto). 
Dal momento che il libro risulta tradotto e passa attraverso il controllo di una casa editrice, a quest’ultima va il mio biasimo per non aver svolto come si deve il suo lavoro e aver messo sul mercato un prodotto scadente. All’autore, invece, va il consiglio di informarsi due volte prima di affidare soldi e fatiche al primo che passa, se non vuole rischiare che il suo operato venga penalizzato. 






















giovedì 26 dicembre 2024

RECENSIONE "SIGNOR SCHELETRO DELL'ARMADIO" di Elisa Mura

 

Buon pomeriggio, amici lettori, buon Santo Stefano!
Recensione: "Signor scheletro dell'armadio" dell'autrice Elisa Mura. 
A cura di Andrea Macciò.



Autore: Elisa Mura

Genere: Fantasy - Romance

Disponibile in ebook a € 2,00

E in formato cartaceo a € 13,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Pronti a condividere tutti i vostri segreti?

Accade un fenomeno bizzarro nel mondo di Fiorelim, a cui ormai gli abitanti si sono adattati perché è impossibile definirne l’origine.
Uno scheletro prende possesso dell’interno di un armadio al compimento dei diciotto anni dell’umano a cui dovrà carpire ogni segreto, pur restando muto e immobile.
Nicholas è ansioso di diventare adulto e decifrare il mistero degli scheletri, ma il giorno in cui comparirà il suo ospite d’ossa decreterà un drastico cambiamento nella sua vita.
Da nobile decaduto a spietato criminale dai magnetici occhi viola, Nicholas persegue i suoi piani di vendetta a ogni costo, anche se prevedono inganni, ferite e il cuore spezzato di una bellissima lady dai capelli argentei, per cui non proverà di certo indifferenza.
L’ondata prodotta da Nicholas è destinata a travolgere i destini di tutte le persone coinvolte, ben sapendo che chiunque debba essere responsabile delle proprie azioni e quindi pagarne le conseguenze.
Una metafora trasformata nel fulcro di una storia che abbraccia sfumature fantasy, mistery e romance, sullo sfondo di affascinanti città e panorami mozzafiato.



Nell’immaginario regno di Fiorellim, al compimento dei diciotto anni uno scheletro prende possesso dell’armadio di ogni abitante, del quale diverrà custode di ogni segreto, pur restando sempre muto e immobile. Il fenomeno ha un’origine misteriosa e gli abitanti non hanno potuto che adattarsi. 
Lo “scheletro” segue il suo umano anche se cambia casa o alloggia in un albergo, ovunque vi sia un armadio nel quale nascondersi. Nicholas Parker Frost, un ragazzo di nobili origini, non vede l’ora di raggiungere i 18 anni per provare a capire il mistero degli scheletri: la comparsa del suo cambierà per sempre la sua vita. 
Diventato un “nobile decaduto” Nicholas si avvia a una carriera criminale e studia il modo migliore per consumare la sua vendetta. L’incontro con un’affascinante ragazza dai capelli argentei, Maja Jane, alla quale si presenta sotto le mentite spoglie di Liam Hoff, determinerà una nuova rivoluzione nella sua esistenza: l’amore. 
Ma Maja Jane sospetta che il ragazzo che si è presentato a lei come Liam Hoff non sia quello che dice di essere. Che nasconda davvero uno “scheletro nell’armadio”?
Gli scheletri che accompagnano la vita degli abitanti di Fiorellim sembrano essere solo dei mucchi d’ossa muti, custodi della parte oscura delle persone. Nella seconda parte del libro, tuttavia, appare Lucy, una ragazza di diciassette anni che lavora come cameriera presso la lussuosa casa dei Thomas e “arrotonda” con piccoli furti, grazie ai quali si può permettere il monolocale nel quale abita con il suo Eustace, curioso animale a metà tra una volpe e un ibis rosso.
Lo “scheletro” di Lucy ha una particolarità: riesce a parlare con la sua “umana”, lei riesce a sentirlo. Per quale motivo? C’è un legame tra la storia di Nicholas e Maja Jane e quella di Lucy?
Avere uno “scheletro nell’armadio” è un’espressione che si dice nata ai tempi della Rivoluzione Francese e che significa avere dei segreti da nascondere. 
Tutti gli abitanti adulti di Fiorellim ne hanno uno, ma non siamo forse anche noi nel mondo “reale” ad avere tutti quanti uno scheletro nell’armadio, un segreto non rivelato, un qualcosa che non riusciamo o non vogliamo dire nella vita quotidiana, nell’amore, nel lavoro, nelle amicizie?
Il libro di Elisa Mura ha il merito di riuscire a dare vita a questa metafora in un romanzo affascinante e originalissimo, nel quale il fantasy che fa da sfondo ambientale è mixato in maniera perfetta con il romance, il “mistery” e il giallo. 
Le atmosfere di questo regno senza tempo sono fiabesche e affascinanti, i protagonisti sono molto caratterizzati e profondi, sono pieni di “scheletri nell’armadio” nella loro vita tutt’altro che perfetta; eppure, chi legge riesce a immedesimarsi piano piano con loro e le loro imperfezioni. 
Elisa Mura è un’autrice al decimo romanzo che si sta caratterizzando, in un mondo della scrittura che a volte appare ripetitivo e omologato, per uno stile personalissimo e inconfondibile in tutta la sua produzione. Signor Scheletro nell’Armadio riprende per alcuni versi le atmosfere del suo romanzo d’esordio Le anime pure, tra l’ambiente romantico e fiabesco e il tocco soprannaturale, arricchito da un’ironia del sottofondo che è un’altra “firma” inconfondibile del suo lavoro. L’idea di dare consistenza materiale alla metafora dello “scheletro nell’armadio” è indubbiamente geniale ed è il cuore di un romanzo particolarmente originale e coinvolgente. Difficilmente il lettore potrà dimenticare Nicholas e Lucy, gli imperfetti eppure amabili protagonisti di “Signor Scheletro nell’Armadio”.
Interessante anche la cover. 


domenica 22 dicembre 2024

RECENSIONE "SE BEN RICORDO" di Mariella Parravicini

 

Buongiorno e buona domenica, follower!
Recensione: "Se ben ricordo" dell'autrice Mariella Parravicini, 
edito Puntoacapo Editrice. A cura di Andrea Macciò.



Titolo: Se ben ricordo 
Autore: Mariella Parravicini

Genere: Narrativa

Casa editrice: Puntoacapo Editrice

Disponibile in formato cartaceo a € 10,00 
A breve anche in ebook 

Contatti autore: Facebook 



Tutto era straordinario, mi attraevano le cose più semplici come se fossero le più grandi, i vecchi mattoni consunti impregnati di storia, i muri sgretolati. Ogni fatto, ogni decisione della giornata, anche la più banale poteva diventare un evento.



“Se ben ricordo” di Marcella Parravicini è una sorta di autobiografia sentimentale in forma di monologo teatrale. La voce narrante, che è anche l’autrice del libro, racconta la sua infanzia tra il borgo del quale è originaria, Cilavegna in Lomellina nei pressi di Mortara vicino alla provincia di Alessandria, e la grande città Milano nella quale il padre aveva un laboratorio artigiano di scultura e realizzazione di oggetti religiosi: calici, pissidi, statuette del Presepe, distrutto da un bombardamento nella Seconda guerra mondiale. 
L’approdo è in una Milano periferica, quella della stazione Porta Genova, che porta in città chi proviene appunto dall’Alessandrino o dalla Lomellina. Nel libro si mescolano continuamente i pensieri attuali con i ricordi d’infanzia e di una vita intera. A Cilavegna, la protagonista “una bambina di città” ha qualcosa di più agli occhi delle sue coetanee e inizia a palesare quella che sarà la grande passione della sua vita: quella per il teatro, che ha origine nei cortili di campagna “Teatro teatro… tutto il mio amato teatro era lì, nel cortile, dove giocavo con le mie amiche ai travestimenti, era come entrare in un’altra dimensione”. Nel monologo interiore che non ha un andamento cronologico, ma rispecchia il flusso di coscienza della protagonista, emergono qua e là le persone significative della sua vita, dal primo amore alla madre, a Zia Rita con il suo laboratorio di sartoria a Cilavegna.
Un percorso tra ricordo, sogno e realtà nel quale l’elemento onirico, nel finale, sembra prevalere e l’autrice, che scrive tra il 2020 e i giorni nostri, sembra guardare al passato anche per sfuggire all’orrore del presente che vede fuori dalla sua finestra e dalla sua mente.
Il testo in prosa è inframmezzato da alcune poesie e si compone di un adattamento a monologo di testi in parte già pubblicati. Un esperimento letterario interessante e suggestivo, che tratta i temi della memoria, del rapporto tra scrittura, poesia e teatro, tra la grande città e una provincia vicina solo geograficamente, con una scrittura estremamente essenziale. “Se ben ricordo” realizza una perfetta sintesi tra l’esperienza teatrale e quella letteraria dell’autrice.


giovedì 12 dicembre 2024

RECENSIONE "LA METAMORFOSI DELLA PERFEZIONE" di Cristina Parente

 

Buongiorno follower!
Andrea Macciò ha letto per noi "La metamorfosi della perfezione
dell'autrice Cristina Parente, edito Capponi Editore.


Autore: Cristina Parente

Genere: Narrativa

Casa editrice: Capponi Editore

Disponibile in ebook a € 6,99
E in formato cartaceo a € 15,20

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Durante una gita sul Monte di Portofino, il compagno di Ilenia perde tragicamente la vita, apparentemente precipitando da un sentiero. Questo evento sconvolgerà completamente l’esistenza della donna, facendola sprofondare in un abisso di incubi e psicofarmaci. Travolta dal dolore, angosciata dalla consapevolezza di non poter avere figli e consumata dalla gelosia per il legame tra il suo compagno Fabrizio e la sua amica di sempre, Federica, Ilenia inizia a mettere a nudo le sue paure più profonde, le ossessioni e il caos interiore che la affliggono dopo la perdita dell’amore della sua vita. Tra ricordi, déjà vu e sogni inquietanti, Ilenia cerca disperatamente di ricomporre i pezzi del puzzle, ma la ricerca della verità e il desiderio di vendetta le impediscono di liberarsi dalle sue ossessioni e gelosie. Tutto prenderà una nuova direzione quando Federica, battendo la testa a terra, andrà incontro a un trauma cranico in cui perderà la memoria; Ilenia, solo a quel punto, diventerà consapevole che l’ideale di perfezione a cui aveva sempre aspirato, e che vedeva incarnato in Federica, donna bella, facoltosa, madre e moglie, non esiste. Ilenia si arrende, il suo tormento si placa, e con esso anche il desiderio di vendetta.



Ilenia è una donna di circa trent’anni di Camogli. La sua vita è stata sconvolta dalla morte del compagno Fabrizio, apparentemente deceduto precipitando da un sentiero durante una gita con la ragazza sul monte di Portofino. Ilenia sembra aver perso ogni interesse per la vita, l’amore, il sesso, il rapporto con gli altri, è tormentata dalla consapevolezza di non avere figli e sembra sprofondare senza sosta in un abisso legato a incubi e psicofarmaci. 
Ilenia è angustiata dal confronto con il modello di perfezione che sembra essere rappresentato dalla sua amica di sempre Federica, che ha una figlia, Giada, con il compagno Andrea, tornata in perfetta forma fisica grazie ad allenamento e palestra dopo la gravidanza, facoltosa, curatissima tanto quanto Ilenia è trascurata a causa della sua depressione; una sorta di donna perfetta per la quale lei sembra provare una fortissima invidia. 
A un certo punto, dal passato emerge una visione inquietante, nella quale durante quella gita fatale al Monte di Portofino Fabrizio avrebbe ammesso di aver tradito Ilenia proprio con l’amica Federica.
Incubo o realtà? E la caduta di Fabrizio sarà stata davvero accidentale? 
La ragazza si mette alla ricerca della verità, tentando di liberarsi dalle sue ossessioni, arrivando a dubitare anche di sé stessa e a cercare di consumare la sua vendetta verso Federica avvicinando il compagno Andrea, grazie al quale sembra risvegliarsi la sua vitalità sopita. 
Tutto cambia quando la donna perfetta, Federica, cade a terra durante una lite riportando un trauma cranico e perdendo totalmente la memoria per qualche tempo. Federica recupera poi le sue facoltà, ma rimarrà spenta e depressa come Ilenia, allontanandosi per sempre da quell’ideale di perfezione che incarnava per l’amica, e dimostrando che forse tale perfezione non esiste.
Ambientato in una Liguria di Levante fuori stagione, malinconica e appartata, La metamorfosi della perfezione è una sorta di “monologo interiore” della protagonista Ilenia. 
Chi legge si ritrova a entrare dentro la sua mente e le sue ossessioni, in una discesa verso l’abisso che la porta a dubitare anche di sé stessa. 
Sogno e realtà si confondono, e così il lettore arriva a dubitare anche della natura accidentale della caduta di Fabrizio. 
Molti sono i temi affrontati in questo romanzo dalla scrittura particolarmente densa ed evocativa, dalla natura del rapporto di coppia nella nostra società, allo stigma che ancora in parte colpisce le donne che non possono o non vogliono avere figli, all’ideale di “perfezione” femminile che sembra essere incarnato dal personaggio di Federica.
Molto spesso capita che chi è depresso o infelice percepisca nell’apparenza di “perfezione” estetica, intellettuale e sociale che altre persone sembrano manifestare, un ideale impossibile da raggiungere. Questa “perfezione” è nella maggior parte dei casi solo apparenza, una maschera sociale che alcune persone indossano e che può cadere in frantumi alla prima difficoltà o al primo evento negativo accidentale, come accade a Federica, in una metamorfosi che porta all’imperfezione. 
La metamorfosi della perfezione è un romanzo psicologico con sfumature “gialle” e per la sua costante compenetrazione tra sogno e realtà, tra la vita e la sua rappresentazione, ha molti e diversi livelli di lettura. L’ambientazione in un luogo di vacanza “fuori stagione” contribuisce a creare il senso di straniamento e malinconia che colpisce il personaggio di Ilenia. La scrittura è molto raffinata e riesce a portarci con grande abilità nella mente di questa ragazza dai sentimenti contrastanti alla ricerca costante di una perfezione impossibile. 
È forse vittima di un modello sociale di “vita perfetta” che ancora oggi viene instillato anche se non apertamente, soprattutto per quanto riguarda le donne? 
Un romanzo molto interessante e coinvolgente, che, grazie alle ambiguità della sua protagonista, permette a ogni persona che lo legge di identificarsi anche solo per un attimo con lei e le sue imperfezioni.


mercoledì 11 dicembre 2024

RECENSIONE "RADIO OLIMPIA" di Ivan Gambina

 

Buongiorno follower!
Recensione: "Radio Olimpia" dell'autore Ivan Gambina. 
A cura di Andrea Macciò.



Titolo: Radio Olimpia 

Autore: Ivan Gambina

Genere: Narrativa

Disponibile in ebook a € 3,99 

E in formato cartaceo a € 12,50

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Niko è un affascinante speaker radiofonico di mezza età, la cui voce suadente tiene compagnia e, talvolta, fa innamorare gli ascoltatori di Radio Olimpia. Con la sua rubrica speciale quotidiana, regala sogni ed emozioni a tutti quanti, leggendo le numerose dediche d’amore e d’amicizia dei cuori più romantici. Ascoltandolo alla radio, la gente fantastica spesso su di lui, idealizzandolo come un uomo sereno e spensierato. In realtà nessuno sa che, nel silenzio in cui è piombata la sua anima, Niko lotta ogni giorno per tenere saldi i pilastri, ormai deboli, su cui poggiano le sue certezze. Da circa due anni ha perduto il sorriso, da quando la storia d’amore con Maria è finita nello sfacelo, a causa di un inenarrabile dramma familiare. Da allora, il mondo attorno a lui ha perso ogni colore, e Radio Olimpia diventa presto il suo unico stimolo di vita, col calore degli ascoltatori più affezionati, che crescono ogni giorno di più. Il vuoto della sua esistenza e il piattume della vita quotidiana sembrano essere ormai il solo destino possibile, e il futuro non pare riservargli grandi sorprese.
Un giorno, però, arriva in redazione una dedica d’amore differente da tutte le altre. Osteggiato dall’intero staff, Niko dimostrerà di essere deciso e determinato, scegliendo di leggere in diretta il messaggio, frutto di un amore proibito, quello tra due uomini. Non agisce diversamente da come si comporterebbe per qualsiasi altra coppia, perché l’amore, per Niko, è energia positiva che non conosce sesso.
Quando si troverà faccia a faccia con uno dei due innamorati, però, gli eventi prenderanno una piega del tutto inaspettata… 


Siamo a Bologna nel 1987. Niko è uno speaker radiofonico di trentotto anni, che ha fondato assieme al socio Paolo “Radio Olimpia” e gestisce una rubrica quotidiana nella quale regala sogni ed emozioni a tutti, leggendo le dediche d’amore e i messaggi romantici degli ascoltatori. Intorno alle 17 la città si ferma per ascoltarlo. 
Una ragazza di Reggio Emilia, Luana, si presenta sotto la sede della radio per conoscere lo speaker con quella voce così seducente. Niko in realtà sta attraversando un periodo difficile, dopo un terribile dramma familiare, la morte della figlia, la sua storia d’amore con Maria è finita a causa della difficoltà a superare un trauma che li ha divisi. Lei ha un nuovo compagno del quale Niko non ricorda il nome e la rubrica alla radio è la sua unica ragione di vita, con la vicinanza dei suoi ascoltatori sempre più fedeli e appassionati.
Un giorno arriva alla radio una dedica romantica diversa dalle altre, quella di Bastiano da Modena a Riccardo. Lo staff della radio non vuole mandarla in onda, ma Niko andando contro tutti e soprattutto contro Paolo, invece, agisce come in tutte le altre occasioni e manda in radio il messaggio. 
Siamo nelle vicinanze del Natale di quell’anno, e Niko conosce una ragazza che lavora come cassiera di un cinema, Laura.
Dopo un lungo periodo di solitudine, nonostante il grande fascino che esercita sulle donne, forse potrebbe essere l’occasione per tornare a provare le emozioni dell’amore. Alcuni giorni dopo la messa in onda della dedica di Bastiano, Niko incontra casualmente Riccardo, il destinatario del messaggio. 
La situazione è molto più complessa, da tutti i punti di vista, di come appariva al momento del messaggio… e gli incontri con Laura e Riccardo saranno destinati a cambiare per sempre la vita di Niko.
Radio Olimpia è ambientato nel 1987 e uno dei punti qualificanti sembra essere quello della sottile nostalgia per quel mondo “analogico” vicino nel tempo, ma che oggi sembra lontanissimo. Il romanzo è tutto pervaso da un sottile senso di romantica malinconia. Imperniato sull’interessante personaggio di Niko, racconta due storie d’amore e una storia di amicizia profonda che si intrecciano fra loro, con un elemento di mistero che forse a un certo punto il lettore potrà riuscire ad intuire e un finale almeno per un aspetto imprevisto.
Il romanzo affronta anche con il linguaggio della letteratura e della creatività artistica almeno un paio di temi sociali importanti: uno è quello di un’omofobia ancora considerata “normale” nel 1987 e oggi meno esplicita, ma latente. L’altro lo si può scoprire solo leggendo il romanzo.
Molto ben delineati anche i personaggi di Laura e Riccardo e suggestive in generale le atmosfere del libro. La scrittura dell’autore, che in altre opere ha ambientato i suoi romanzi nel mondo classico, è delicata ed essenziale.
Una lettura che difficilmente potrà non emozionare il lettore per la profondità con la quale racconta i sentimenti dei suoi personaggi.


mercoledì 27 novembre 2024

RECENSIONE "SYRIUS' GIFT" di Priscilla Potter

 

Buongiorno follower!
Recensione "Syrius' Gift", terzo volume della serie 
"Chicago Minotaurs Baket", dell'autrice Priscilla Potter. 
A cura di Andrea Macciò.



Titolo: Syrius' Gift
Autore: Priscilla Potter 

Serie: Chicago Minotaurs Basket Vol.3

Serie: Sport Romance

Disponibile in ebook a € 0,89
E in formato cartaceo a € 19,76

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Chicago.
Albert Syrius è una stella dell’NBA. Norvegese di nascita, si è trasferito negli Usa con la famiglia. È un ragazzo speciale, con una dote segreta.
Sulla sua strada incontra Elettra, studentessa universitaria, cameriera per necessità, spiritosa, nerd e gattara.
Tra amici, sorelle, fratelli, ex, un campionato da vincere e complicazioni di ogni genere, Albert ed Elettra si ritrovano vincolati da una promessa…

Elettra
Sono solo una studentessa universitaria con un lavoro da cameriera e una passione per i gatti randagi, ma la mia vita prende una svolta inaspettata quando incontro Albert Syrius, stella dell'NBA, in circostanze del tutto insolite. Non avrei mai immaginato che un semplice atto di volontariato in ospedale potesse catapultarmi in una storia complicata e assurda, orchestrata da una ragazza che vuole solo vedere suo fratello felice.
Promettere di fingere una relazione con il campione più affascinante del basket? Sembra un sogno, ma per me potrebbe trasformarsi in un incubo... a meno che il finto non diventi reale.

Albert
La mia vita è sempre stata chiara come il cristallo: basket, famiglia e...ragazze! Poi arriva Elettra, una forza della natura con occhi che sfidano la mia concentrazione e un cuore più grande del suo stesso coraggio. Mia sorella pensa che Elettra possa essere quella giusta per me e mi spinge a prometterle di conquistarla.
Non mi aspetto che questa finzione rovesci ogni mia certezza, ma ogni momento con lei mi fa dubitare di tutto ciò che ho sempre saputo sull'amore.
Come posso mantenere la promessa quando ogni sguardo e ogni tocco da parte di Elettra mi fa dimenticare che tutto dovrebbe essere solo un gioco?

Tra allenamenti intensi e notti clandestine con gatti da strada, Elettra e Albert dovranno navigare tra promesse complicate e sentimenti imprevisti. In questo gioco d'amore, ogni mossa potrebbe portare alla vittoria o alla rovina dei loro cuori. 



Syrius’s Gift di Priscilla Potter è il terzo romanzo della serie di sport romance dedicata alla squadra dei “Chicago Minotaurs Basket”.
I protagonisti principali di questa nuova storia sono Albert Syrius, cestita dei Chicago Minotaurs e stella dell’NBA, norvegese di origine, ma arrivato a cinque anni negli Stati Uniti con la sua famiglia, un gigante biondo dai capelli lunghi detto per questo “Thor” e simile nell’aspetto a un’affascinante divinità vichinga, ed Elettra, una studentessa universitaria di vent’anni, che si autodefinisce “nerd”, lavora come cameriera per mantenersi agli studi ed è una grande appassionata di gatti.
Albert ha una sorella gemella di ventotto anni, Grete, alla quale è fortemente legato e che è affetta da una fibrosi cistica che la costringe a periodi di ricovero in ospedale e ad avere necessità di assistenza.
Un giorno, Elettra e Albert si incontrano per caso nel bagno degli uomini nel quale la ragazza è entrata per errore… Elettra non ama il basket e lo sport in generale, ed ha un’avversione dichiarata verso le persone famose. La studentessa e Grete si incontrano invece nell’ospedale dove la sorella di Albert è ricoverata e dove Elettra fa volontariato assieme all’amico Dave per cercare di portare un sorriso alle persone malate. A Grete la “nerd gattara” piace molto e, avendo intuito che qualcosa è nato tra lei e Albert, con l’intento di rendere felice il fratello, fa promettere loro che si fidanzeranno.
Elettra, che è appena uscita da una storia difficile con un ex violento e possessivo, che l’ha falsamente accusata persino di aver ucciso sua madre, e Albert decidono di stare al gioco e fingersi fidanzati per non deludere Grete. Quando il loro amore sembra poter davvero avere un futuro, Albert viene avvicinato da una disinvolta ragazza di diciotto anni, Lucy, stella nascente della musica (ma questo lui non lo sa quando la incontra) e dalle sue amiche. Dopo l’iniziale resistenza Albert cede alle lusinghe di Lucy, che gli chiede anche di “dimostrare di non essere gay” e rischia di rimanere vittima di uno scandalo sessuale e di un ricatto che potrebbe rovinargli la vita e allontanarlo per sempre da Elettra.
Nel terzo romanzo della serie dedicato ai Chicago Minotaurs il basket e lo sport restano sullo sfondo rispetto ai due romanzi precedenti. 
Priscilla Potter, autrice al suo primo “sport romance” racconta in questo romanzo una storia d’amore difficile e contrastata senza mai rinunciare all’ironia e alla leggerezza che contraddistingue il suo stile. Un’autrice specialista in commedie romantiche che non rinunciano a trattare temi sociali di grande rilevanza e attualità, come nel precedente “Il mio Love Bomber”. 
In Syrius’s Gift, l’autrice affronta il tema delle relazioni tossiche attraverso la storia tra Elettra e il suo ex Ernest, che assumerà un’importanza crescente nel corso del romanzo, e quello del “revenge porn” e dei ricatti sessuali resi possibili dalla tecnologia contemporanea nella storia di Lucy e Albert. 
Un altro tema sullo sfondo di Syrius’s Gift è quello dell’omofobia nello sport professionistico: Albert cede alle lusinghe di Lucy non solo perché attratto da lei, ma anche e soprattutto per “dimostrare di non essere gay” affermando che il “coming out” avrebbe rovinato la carriera a molti atleti. In effetti, ancora oggi nel mondo dello sport professionistico, soprattutto maschile, quello dell’omosessualità degli atleti sembra essere soprattutto un tabù. 
Interessante è la storia della famiglia norvegese di Syrius, discendente degli “antichi norreni” e portatrice di credenze e potenzialità “speciali”. I protagonisti sono forse tra i più originali e approfonditi della serie sportiva, che a ogni “puntata” cambia registro passando dal mix di generi del primo, al romance “puro” del secondo, al romance ironico e che affronta con leggerezza temi sociali e culturali del nostro tempo come Syrius’Gift. 
La scrittura è piacevole, fluida, ma mai banale, e capace appunto di mettere insieme romanticismo, erotismo, spesso solo accennato, e ironia. 
Ci sono alcuni espedienti letterari molto divertenti, come “POV” acronimo di Point of wiew che è il nome del gatto di Elettra, e l’autocitazione della commedia romantica della stessa autrice “Lezioni di attrazione”.
Personalmente mi è piaciuto molto anche il nome Elettra, che ha una sua energia intrinseca e che mi ha ricordato un personaggio omonimo di un altro romanzo, una figura difficile da dimenticare (anche se molto diverso da questa Elettra), e quello di Syrius, in continuità con il riferimento alle stelle degli altri romanzi.
Grafica a cura di Ella Kintsugi.
In sintesi, anche Syrius’Gift, terzo romanzo della serie dedicata ai Chicago Minotaurs, è una lettura interessante e da consigliare, con meno riferimenti allo sport, ma personaggi molto affascinanti e uno stile che riesce a restare nel “trope” della commedia romantica sportiva senza tralasciare temi che stanno da sempre a cuore all’autrice.


martedì 26 novembre 2024

RECENSIONE "UN NEMICO DI PAROLE" di Davide Napolitano

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Un nemico di parole" dell'autore Davide Napolitano. 
A cura di Dario Zizzo.


Autore: Davide Napolitano
Genere: Narrativa storica

Disponibile in ebook a € 1,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 

Vincitore della XXIX Edizione del Premio 
Letterario Belli, indetto dall'Accademia Giuseppe Gioachino Belli di Roma (2017)



TRAMA:

Il libro è basato sulla storia vera di Gerhard Kurzbach, sottufficiale della Wehrmacht, il quale durante la seconda guerra mondiale salvò la vita a duecento ebrei polacchi, nascondendoli nelle officine di riparazioni meccaniche per veicoli militari di Bochnia, città del Governatorato Generale di Polonia.

Grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, il 19 dicembre 2011, Yad Vashem, l'Ente israeliano per la Memoria della Shoah, lo insignì dell'alta onorificenza di Giusto fra le Nazioni.

«Basterebbe un solo tedesco buono, e questo tedesco meriterebbe di essere difeso, perché grazie a lui non si avrebbe più il diritto di riversare l'odio su un popolo intero». Etty Hillesum, scrittrice olandese ebrea (1914-1943). 



È il primo romanzo di Davide Napolitano, di genere storico, basato sulla storia vera di Gerhard Kurzbach, sottufficiale della Wehrmacht che salvò centinaia di ebrei, ricevendo l’onorificenza di Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem, l’Ente israeliano per la Memoria della Shoah.
La genesi dell’opera risale al 27 gennaio 2017, 72° Anniversario del Giorno della Memoria, quando Davide Napolitano apprese questa storia, pensando che andasse raccontata: 

Così mi accostai a lui con delicatezza, umiltà e rispetto profondo, come si confà a uomini degni di essere considerati esemplari.

Secondo me a spaventare di più è come nella Germania, faro di cultura, possa essere allignato il virus del nazismo, per svilupparsi in una pandemia capace di infettare una buona parte del popolo, anche uomini che oggi potremmo definire “normali”, che, nel loro posto di lavoro, pensavano per esempio al tepore della loro casa, come fa il protagonista quando ancora non si è convertito:

Casa è dove nascono i ricordi, rimangono sempre dentro di noi.

Questa nostalgia dei muri domestici si rinviene anche nella sua citazione di una parte della canzone ‘Lili Marlene’, non vista di buon occhio dal regime per il suo carattere antimilitarista:

Se chiudo gli occhi il tuo viso mi appare come quella sera nella luce del lampione. Tutte le notti sogno ancora di ritornare, di riposare, con te, Lili Marleen.

C’è una sensibilità nel personaggio principale, pronta a saltar fuori da quella cappa di piombo sotto cui il nazismo tenne la Germania, lui è un campo fertile per quello che sarà un cambiamento netto: salvando gli ebrei in fondo salverà se stesso, concetto affermato dalla scrittrice Etty Hillesum: 

Basterebbe un solo tedesco buono, e questo tedesco meriterebbe di essere difeso, perché grazie a lui non si avrebbe più il diritto di riversare l’odio su un popolo intero.

Non si sa bene, come sottolineato dall’autore nella postfazione, la motivazione che portò il protagonista a salvare centinaia di ebrei, se sia stata di natura religiosa o politica; io credo che in fondo in un’epoca triste Kurzbach decise di non rinunciare all’umanità, a costo di correre il rischio più grande, il sacrificio della sua vita. È sempre una questione di scelte: farsi complice del più forte, girarsi dall’altra parte o decidere di dire "no".
L'unico neo di quest’opera è la presenza di qualche refuso.