domenica 22 settembre 2019

"L'IMPREVISTO PERFETTO" di Alisa Grey



Buongiorno follower, buona domenica!
Vi segnalo "L’imprevisto perfetto" dell'autrice Alisa Grey






Autore: Alisa Grey 


Genere: New Adult

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 12,00

Pagina autore: Alisa Grey 




TRAMA:

“Amami quando lo merito meno, perché sarà quando ne avrò più bisogno.”
Cheyenne e Gabriel. Due ragazzi molto diversi, due anime ferite che rincorrono la felicità fuggendo dal loro passato e da una vita che non è quella che sognavano. Ora che si sta concludendo l’ultimo anno di liceo e si preparano ad affrontare il College, vorrebbero fermare questa inutile corsa, ritrovando il tempo per guardare dentro se stessi, per dimenticare e ricominciare da capo.

“Vivevo in California da un paio di anni e ancora non mi ero abituata a tutta quella grandezza e a quel silenzio. Per me, niente star hollywoodiane e paparazzi, ma solo lande desolate e scogliere selvagge, a strapiombo su un mare impetuoso e roboante. La mia vita, però, non era sempre stata così.”

Cheyenne, troppo alta e troppo magra, è la classica adolescente bella e insoddisfatta, che riga dritto ed è convinta che certi uomini vanno evitati come la peste.
Gabriel, con la testa rasata e i modi da attaccabrighe, pare il ritratto della salute baciata dal sole. Potrebbe essere uno dei tanti ragazzi che vanno sullo skate nelle piscine vuote oppure fanno surf tra le onde che si infrangono su una costa australiana. Eppure, c’è qualcosa di cupo nel suo sguardo.

“Non so perché mi sforzassi così tanto di nascondere i miei sentimenti. Forse perché non volevo trascinarla nel fango con me. La mia vita era cambiata troppo presto.”

L’amore, però, è una forza potente, capace di placare i tormenti e curare tutte le ferite.
L’amore è “l’imprevisto perfetto.”
Tranne quando custodisci un segreto.
Un segreto che può capovolgere tutto.






DICE L’AUTRICE:

All’inizio di ogni capitolo il lettore troverà due particolari disegni che identificano il personaggio femminile e quello maschile (gli stessi disegni che si intravedono anche nella copertina del cartaceo)
Questi disegni altri non sono che tatuaggi maori: una spirale, chiamata Koru, per il personaggio maschile e una tartaruga con un sole sulla corazza, per il personaggio femminile. Ovviamente, nel contesto del libro assumono un particolare significato. 



BREVE ESTRATTO:

Sentivo le onde che si infrangevano poco lontano alla mia destra e una brezza fresca che soffiava dall’oceano, così mi infilai la felpa e continuammo a camminare mano nella mano. Non ero ancora stata al molo di Santa Monica, una delle attrazioni della costa di Los Angeles, e dato che lo stesso valeva anche per Gabriel, mi era sembrato il luogo perfetto per chiarire un sacco di cose.
Al giorno d’oggi, il Santa Monica Pier era allo stesso tempo un luogo-simbolo, un immenso parco giochi e un belvedere impareggiabile sull’Oceano Pacifico, ma non era sempre stato così. Nato nei primi anni del ‘900, aveva subito numerosi restauri, restyling e ampliamenti. Qui, un bagnino disegnò il famoso salvagente rosso che ancora oggi, in versione moderna, tutti avevamo visto in Baywatch. E sempre qui, un semplice marinaio diventò il modello a cui si ispirò Braccio di Ferro.
Inghiottiti da un torrente di persone, ci imbattemmo in un gruppo locale. Decine di persone danzavano sulla sabbia davanti al piccolo palco, con le braccia sollevate e i telefoni alzati per poter scattare qualche foto. Quando la band attaccò un brano di Jon Bon Jovi, Always, sospirai e mi voltai, pronta ad andarmene. Forse portare Gabriel a Santa Monica non era stata una così grande idea.
«Ehi» disse.
«Ehi.» Lo guardai, mordendomi il labbro.
Restammo in silenzio per qualche secondo, poi disse: «Mi concedi questo ballo?»
Mi sforzai di trattenere un sorriso. «Fammi controllare, ma credo di essere libera.» Lo stomaco si serrò in una morsa e per un attimo temetti che, come sempre, avrebbe sviato il discorso. Ma quando sollevai lo sguardo, incrociai i suoi occhi allegri e il sorriso disinvolto. 






PRESENTAZIONE:

Buongiorno, sono Alisa Grey una scrittrice indipendente e oggi vi racconterò qualcosa di me e dei miei libri.
Sono sempre stata una divoratrice di libri. Libri di storia, gialli e romanzi storici, fantasy per lo più, ma ho cominciato a scrivere da relativamente poco tempo.
È successo nel 2015, quando sono rimasta letteralmente folgorata da una serie televisiva dal titolo OUTLANDER, che bel presto ho scoperto essere un libro. O meglio, una serie di libri, che ho praticamente divorato.
Comunque, tornando a me, alla fine della prima puntata avevo già comprato il primo, e alla fine della 3° mi stavo già apprestando a leggere il secondo.
In quei giorni è scattato qualcosa, non so cosa e nemmeno perché, ma ho sentito il bisogno irrefrenabile di scrivere una storia tutta mia.
È così che sono nati CULLATA DALLE ONDE e SAUVAGE, 650 pagine di romanzo storico, scritti in una manciata di mesi. Due libri che si svolgono tra l’Inghilterra della fine del periodo Vittoriano e l’isola di Prince Edward, Canada. L’isola delle orchidee e degli indiani Mi'kmaq. Attraverso il quale ho scoperto luoghi fantastici e ho approfondito una parte di storia che conoscevo superficialmente.
Ma, come dicevo, la storia è sempre stata la mia grande passione ma il desiderio di approfondire Shakespeare è cominciato più o meno a sedici anni quando, in un mercatino, acquistai un libretto dal titolo “Sogno di una notte di mezza estate”.
Qualche anno dopo feci anche un corso di teatro, scoprendo molto presto che recitare non era la mia strada. Ma la passione per il grande autore, però, è rimasta ed è così che sono nati DEAR JULIET e LOVELY ROMEO. Due storie che ruotano intorno alle sue commedie, che io ho reinterpretato in due simpatici cick lit.
“Dicono che l’animo non è altro che l’insieme di tutti i ricordi…” quando ho iniziato a scrivere YOU avevo appena finito di leggere Orgoglio e Pregiudizio, e si sa che a volte basta un ritaglio di giornale, un fatto di cronaca, un episodio o un vecchio libro per accendere nella mente di uno scrittore la miccia narrativa e dare luogo a una storia. E così è stato anche per me, solo che nel mio caso il Sig. Darcy è uno street art di successo ed Elizabeth Bennet è una giovane medievalista con un incarico prestigioso all’Università di Harvard.
Quello che più mi affascina della scrittura, è la capacità di essere o diventare quello che voi, spostando i tuoi personaggi in luoghi che ti hanno lasciato qualcosa. E io ho sempre amato viaggiare ed era inevitabile che in ogni mio libro trasferissi una parte di questa mia grande passione. Molti dei luoghi che racconto li ho veramente visitati, ma altri li ho conosciuti per caso e me ne sono subito innamorata.
Come, ad esempio, il Big Sur in California.
Qualcuno l’ha definito “il luogo in cui tutti vorrebbero essere: cielo, mare e scogliere…”
Chilometri di paesaggi inviolati, una strada sospesa sull’oceano, foreste di sequoie e un susseguirsi di spiagge selvagge, dove arte e natura si fondono in una magia.
E poi c’è la Nuova Zelanda, terra di Māori e di leggende, di dèi e creature mitiche, di luoghi sacri e spazi inaspettati, di panorami paradisiaci e suggestioni infernali.
Impossibile non lasciarsi trasportare dal fascino di queste terre, perfette per ambientare una storia.
La storia di Gabriel e Cheyenne.
L’IMPREVISTO PERFETTO
E dato che ho finito la mia presentazione parlandovi dei Māori, vi lascio con la parola più conosciuta di queste terre, che non è solo un semplice saluto, ma una sigla che raggruppa le caratteristiche dello stile di vita degli abitanti di queste terre.
Aloha. 


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