venerdì 1 ottobre 2021

"PARIS IN LOVE" di Camilla Leydier

 

Buongiorno follower, buon venerdì!
Vi segnalo "Paris in love" dell'autrice Camilla Leydier.





Autore: Camilla Leydier

Genere: Commedia romantica, slow-burn, 
opposite-attract, autoconclusivo

Disponibile in ebook a € 0,99 

Sito autore: Camilla Leydier



TRAMA:

Nessun luogo al mondo è romantico come Parigi!

Maia, spinta dal bisogno di riprendersi da una recente delusione d’amore, lascia l'Italia per trasferirsi in una lussuosa villa di Montmartre, dove diventa dama di compagnia dell’adorabile quattrozampe Sir Percival de Bethencourt. La padrona di Percival è l'eccentrica stilista di cappelli madame Rousseau, osannata dai parigini per l’originalità dei suoi copricapo e per l’esclusività delle sue straordinarie creazioni, di cui le classi agiate sembrano non riuscire proprio a farne a meno. Così, da un giorno all’altro, Maia si ritrova catapultata in un mondo fino ad allora a lei sconosciuto, ma che pian piano riesce a conquistarla e appassionarla rendendola la candidata ideale per indossare i magnifici modelli disegnati dalla stilista d’oltralpe e assumere il ruolo di sua assistente personale. Quello che la ragazza non sa ancora è che la talentuosa designer ha un nipote che va spesso a trovarla, un biondino dall’aspetto tanto simile a quello di un dio greco ma con un carattere sfacciatamente vanesio e arrogante, che gira su una scintillante Bentley nera e che sembra non curarsi mai di divieti di sosta e limiti di velocità. Maia non è andata a Parigi per innamorarsi di nuovo, eppure pare proprio che Cupido, questa volta, ci abbia messo lo zampino… Un cavaliere medievale fedele ai dettami dell’amor cortese sarà in grado di rubarle il cuore? O è più probabile che a riuscire nell'intento sia l'affascinante cameriere di un bistrot di Place du Tertre? Galeotta sarà una festa nel castello di Vincennes… E per la dolce Maia, quello, è l’inizio di un sogno a occhi aperti.


DICE L’AUTRICE:

L’idea di questo libro è nata dopo aver rivisto alcune mie fotografie scattate a Parigi. Volevo scrivere una storia d’amore che fosse romantica e divertente al punto giusto, una commedia capace di strappare un sorriso al lettore e immergerlo completamente nell’atmosfera quasi magica della ville lumière ma all’inizio, ahimè, non trovavo l’ispirazione. Buttavo giù qualche riga e poi cancellavo tutto. Finché, durante un afoso mattino di giugno, è arrivato un forte temporale e… nel giro di tre mesi il romanzo era terminato.  




BREVI ESTRATTI:

«Dunque sei venuta qui a cercare l’amore, Maia?»
«In realtà è l’esatto contrario. Sono venuta a Parigi per dimenticare una storia finita male. Volevo solo capire il motivo per cui la città sia considerata da sempre la capitale di questo sentimento.»
«Perché si respira amore ovunque, da noi. Non lo senti anche tu? È nell’aria, nel cielo, nei prati verdi e nelle strade, nell’architettura moderna e in quella storica, ma si sente anche nella nostra lingua, in questa cadenza dal sapore un po’ retrò, con questa erre arrotolata, gli accenti, le liaison… A Parigi non c’è l’amore. Parigi è l’amore per antonomasia, ma chère.»
Ok, con quella spiegazione era riuscita a convincermi, sebbene della questione non me ne importasse neanche poi tanto. Io mi trovavo là per lavoro, non di certo per affannarmi a cercare un nuovo fidanzato. Per carità!
Il cuore faceva ancora male, e poi ero convinta che un lungo periodo da single mi avrebbe solo giovato.


Il mio sguardo rimasto fisso sull’uscio, che la padrona di casa aveva appena attraversato per lasciarci soli, tornò infine al ragazzo. 
«Allora, Maia» esordì in tono ironico, ponendo un odioso accento francese sulla finale del mio nome. «Ora che le presentazioni sono state fatte, potremmo deporre entrambi l’ascia di guerra. Tu che ne dici?»
I suoi occhi furono alla completa merce dei miei perché, mentre diceva questo, si era proteso leggermente in avanti, arrivandomi così a un palmo dal naso e permettendomi nello stesso tempo di coglierne la tonalità verde brillante che mi era sfuggita durante i nostri precedenti incontri. Lui, notando una certa reticenza a rispondergli, sfoggiò un altro dei suoi accattivanti sorrisi, rivelando una fossetta sulla guancia sinistra. Mr. Bentley era un maleducato, spocchioso, irritante e danaroso parigino, ma per la miseria! Dalla sua aveva purtroppo un fascino che avrebbe steso chiunque, quello tipico degli uomini di potere capaci di mettere al tappeto qualunque essere di sesso femminile. Di colpo mi ritrovai a lottare per non lasciarmi soggiogare da quelle iridi ipnotizzanti e dalla sua innegabile bellezza mascolina. 
«Non credo di avere altre possibilità» replicai in tono volutamente neutro, sebbene la mia voce avesse tradito una sfumatura di incertezza.
«Agguerrita fino all’ultimo, a quanto vedo. E sì che dovresti sapere che…»
«Che potresti farmi licenziare?» lo interruppi di getto, riprendendo il controllo delle mie emozioni. 
«In effetti sì, potrei.»
Finalmente si stava rivelando per quello che era.
«Ma non lo farò» soggiunse dopo un po’, facendomi tirare un sospiro di sollievo. «Tutto sommato mi sei simpatica.»





Amo scrivere, viaggiare e perdermi in lunghe passeggiate nella natura. Di tre cose non posso proprio fare a meno. L'amore. Una giornata di pioggia. I magici colori dell'autunno. Dolcezza e romanticismo sono i temi portanti di tutti i miei romanzi. Visita il mio sito web: leydiercamilla.wixsite.com/camillaleydier
Buona lettura!


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