martedì 23 agosto 2022

RECENSIONE "COLLINE ROSSO SANGUE" di Mauro Rivetti

 

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Recensione: "Colline rosso sangue" dell'autore Mauro Rivetti, 
edito Golem Edizioni. A cura di Silvia Iside.


Autore: Mauro Rivetti

Genere: Giallo

Casa editrice: Golem Edizioni

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 14,15

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Il nuovo giallo di Mauro Rivetti ha i toni di una tragedia shakespeariana al nebbiolo, una vicenda familiare che prende le mosse nel 1967 quando una giovane madre, Agata, fugge dall'ospedale disperata con il bambino appena nato. Quel bambino, anni dopo, sarà un importante imprenditore vinicolo, e lei ricca e agiata. Ma nubi nere incombono, morti misteriose si susseguono, Agata stessa viene rapita e con lei trafugata una statua. Alfio, abbandonato dalla moglie, precipita nell'incubo più nero, il sangue sembra scorrergli a fianco. Teresa Bianco, pubblico ministero, scopre che l'orrore arriva dal passato, da quella lontana fuga di Agata dall'ospedale di Cuneo. Ma occorre fare in fretta, perché la morte continua a mandare segnali, e Alfio stesso potrebbe essere la prossima vittima, mentre il peso di una colpa antica e devastante si abbatte sulla famiglia.


Questo libro parte come un giallo classico e all'inizio, per via della presenza di scene dell'assassino, è un po' faticoso seguire la narrazione. Più avanti, però, prende le tinte del thriller e fra drammi familiari e "squallore delle istituzioni che deludono", una giusta constatazione, rammenta le vicende del traffico di bambini realmente avvenute sotto la dittatura di Franco in Spagna, dove alcuni religiosi favorivano adozioni illecite previo compenso, schermandosi dietro l'illusione d'aver fatto il meglio per i neonati. 
Qui siamo in Italia, ma la sostanza è quella: la finta carità cristiana e il losco della società ipocrita. 
Do le mie impressioni senza spiegare la trama per evitare spoiler. L'autore in alcuni punti fa il verso a quelli che chiama "gli horror americani con molto sangue e poca trama" e riflette sulla letteratura. Nel contempo costruisce un racconto sulla vita passata di una giovane madre, costretta a un sacrificio che non la farà più dormire tranquilla, in parte dalla società e in parte dalla propria intelligenza, piuttosto limitata. 
I personaggi sono ben delineati e ho apprezzato il rifiuto del manicheismo dello scrittore. Non ci sono categorie di buoni e di malvagi, il libro in questo è modellato sull'umanità vera ed è perciò che l'ho letto fino in fondo pur non essendo il mio stile di scrittura preferito. 
Molto bella anche la storia del protagonista, vale la pena leggerlo anche solo per quello.


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