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Franca Poli ha letto "A volte capita che..." dell'autrice Tiziana Lia.
Autore: Tiziana Lia
Genere: Romance
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 13,00
TRAMA:
L’Alto Adige è un luogo da favola, che nel periodo natalizio si accende di luci, con mercatini, tradizioni contadine e leggende poco conosciute.
Un soggiorno vinto in maniera bizzarra costringe Luca e Marta a trascorrere dodici giorni senza tecnologia, cellulari o social, immersi in un’atmosfera dove il tempo sembra fermarsi, e dove dimenticano tutto. Anche il tradimento.
Sulle vette, soltanto loro e l’unica cosa che li unisce ancora: il piccolo Matteo.
Ma in questo angolo della Val di Funes, dove sono obbligati a condividere un maso con altre persone come se fosse una normale casa, tra montagne innevate, profumi di bosco e camminate nel silenzio, le loro esistenze, che hanno preso da mesi strade diverse, appaiono a un tratto confuse. Il lavoro, infatti, non pare più una priorità per Marta. Quanto a Luca… che fine ha fatto la sua nuova compagna?
Guardarsi negli occhi li conduce a scavarsi dentro,fino a scoprire qualcosa che non avrebbero mai voluto.
D’altro canto, tutto diventa magia quando qualcuno ci mette lo zampino…
Mi piacciono i libri ambientati nel periodo natalizio. L’atmosfera che si respira, la neve (anche se io non la amo molto), i caminetti accesi, gli addobbi, i mercatini… Tutto questo contribuisce a farmi sognare, a trascorrere alcune ore di completo relax. E il romanzo di Tiziana Lia possiede tutti i requisiti. È una bella favola di Natale con il suo lieto fine, anche se per raggiungerlo Luca e Marta, i due protagonisti, hanno avuto bisogno dell’aiuto del piccolo Matteo e di Babbo Natale.
Luca e Marta sono separati da qualche mese. Tra i due ci sono stati parecchi fraintendimenti, cose non dette, mancanza di fiducia da parte di lei e orgoglio maschile da parte di lui. In tutta questa situazione chi ne soffre di più è Matteo, il loro bambino, che non ha preso bene l’allontanamento del padre. I genitori cercano di non trascurarlo, di continuare a dargli lo stesso affetto di quando erano assieme. Quando però le maestre li convocano dicendo loro che il figlio manifesta del disagio, insofferenza, dolore, capiscono che devono correre ai ripari. Decidono così di trascorrere le vacanze di Natale tutti e tre assieme in una sperduta baita della Val di Funes sulle montagne dell’Alto Adige. Lì, senza telefonini che continuano a squillare e senza l’accesso a internet, Luca e Marta hanno la possibilità di parlarsi, guardarsi negli occhi. Possono confrontarsi con gli altri ospiti, condividere esperienze e momenti emozionanti con loro e con i proprietari della baita, trascorrere del tempo con Matteo, fare cose che ormai non facevano più, presi com’erano dalla loro vita, dal lavoro e dando tutto per scontato. In quel luogo incantevole, riusciranno a capire quali sono realmente le loro priorità, se l’amore che li univa un tempo esiste ancora oppure è andato perduto?
Potrà un’improvvisa vacanza sulla neve realizzare il sogno più grande di Matteo, riavere di nuovo una famiglia unita? Perché è questo che il piccolo ha chiesto a Babbo Natale. Non dei regali, ma che mamma e papà tornino assieme.
Ho apprezzato molto questa storia. Mi è piaciuto lo stile semplice e lineare dell’autrice. La trama risulta ben delineata e di facile lettura, i dialoghi veloci, la descrizione dei personaggi e dei luoghi dove è ambientato il romanzo rendono la lettura piacevole e scorrevole.
A proposito dei luoghi dove è incentrata prevalentemente la narrazione, devo dire che mi hanno affascinata. Tiziana Lia li ha descritti in modo talmente realistico che sembrava di esserci. Di andare sulla slitta con Marta e Luca, visitare i mercatini, mi immaginavo Matteo mentre munge mucche. Interessanti anche le tradizioni dell’Alto Adige raccontate dai proprietari della baita.
Se come me amate l’atmosfera natalizia, le storie ambientate nel periodo più magico dell’anno, le favole a lieto fine, le seconde occasioni, allora vi consiglio di leggere questo libro.
Ottima recensione, approfondita con molta sensibilità! (piccolo refuso: perso = preso). Bravissima Franca!
RispondiEliminaMi era proprio sfuggito. Grazie!
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