giovedì 5 marzo 2020

DOPPIA RECENSIONE "LE POSSIBILITÀ SOSPESE" di Valentina Piazza



Doppia recensione per "Le possibilità sospese" dell'autrice Valentina Piazza, edito HarperCollins Italia. A cura di Alessia Toscano e Olivia Ross




Autore: Valentina Piazza 
Genere: Romance contemporaneo

Casa editrice: HarperCollins Italia
Collana: ELite Romance

Disponibile in ebook a € 3,99

Pagina autoreValentina Piazza Autrice 



TRAMA:

Viviana e Luca non si vedono da dieci anni, da quell’ultima fatidica notte dopo la laurea. Luca
lavora a Milano nella pubblicità, Viviana vive a Varese, entrambi non sono riusciti ad andare avanti con le proprie vite, bloccati dai ricordi. Uno in particolare, sotto forma di un vecchio biglietto sbiadito raffigurante la Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti, si riaffaccia prepotentemente nel loro presente a ricordare un’antica promessa: se dopo dieci anni da quel patto Viviana, che aveva sempre desiderato visitare la Scozia, non avesse ancora compiuto quel viaggio, lo avrebbero fatto insieme. Così, in un suggestivo alternarsi di flashback che trascinano il lettore nella Londra di fine Ottocento, i due decidono di intraprendere quell’avventura. L’emozione è densa e palpabile, i non detti numerosi, il passato li unisce e li divide al tempo stesso. In un viaggio in cui le parole, i pensieri e i cuori si sfiorano, Viviana e Luca riescono a perdonarsi il passato e concedersi finalmente una possibilità di felicità. 



“Le possibilità sospese” è un romanzo di Valentina Piazza, edito Harper Collins per collana Elite.
Si tratta di un romance contemporaneo che si intreccia con lo storico. 
Tra le pagine, faremo un viaggio magico, partendo da Milano per arrivare nella Scozia incantata, che pare sospesa, appunto, in un luogo senza tempo né spazio.
Viviana e Luca sono rimasti bloccati con i pensieri, con il cuore, con tutto… a una notte estiva di dieci anni fa, dopo la laurea. Le strade si sono divise, e loro non si sono più incontrati. Lui è un pubblicitario e vive a Milano, lei è di Varese. Nonostante le loro vite siano andate avanti, per forza di cose, loro sono rimasti intrappolati nei ricordi. 
Un vecchio biglietto, conservato da entrambi, che raffigura la Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti, li porta a tentare di riprendere in mano la loro possibilità sospesa. Si erano fatti una promessa, se dopo dieci anni da quando avevano fatto il patto, Viviana non avesse ancora visitato la Scozia, suo grande desiderio, lo avrebbero fatto insieme. 
Grazie a quel quadro, prendono coraggio e decidono di rivedersi e, senza pensarci troppo, tentano di afferrare proprio le loro possibilità sospese partendo alla volta di Edimburgo, lungo un percorso pieno di sorprese, tenerezza e un amore che sembra sopito, ma che in realtà non lo è. Passando per il Dunottar Castle e per vari altri luoghi, giungeranno sulle rive dell’incantato Loch Lomond, in cui la storia e le emozioni avranno un potente scossone.
Le parole non dette, si intrecciano con sguardi, gesti, paure, e rancori. Un passato che li unisce, in realtà, potrebbe dividerli. Bisognerebbe lasciarsi tutto alle spalle e trovare l’ardire di seguire il cuore per concedersi finalmente una agognata e desiderata felicità, rimasta sospesa insieme alle possibilità che loro, volutamente in passato, non si erano dati.
La Scozia è un paese affascinante e, mentre leggevo, ho immaginato perfettamente ogni scenario, colore o profumo in cui i due protagonisti si trovavano avvolti: io ero insieme a loro. 
Prendendo spunto dal quadro del famoso preraffaellita che come protagonista aveva la donna amata, si viene catapultati nella Londra vittoriana dove ci appassioniamo alla storia di Dante Gabriel Rossetti e Lizzy Siddal, musa del gruppo di pittori.
Mi sono emozionata, ho vissuto ogni sensazione, ho viaggiato in dei posti fantastici, e ho coccolato un pochino le mie, di possibilità sospese… e qui mi sono scese delle lacrimucce… ognuno ha degli eventi che sono rimasti chiusi in un passato senza avere modo di evolvere e crescere insieme a noi accompagnandoci nel nostro percorso di vita. A volte, magari, ci fermiamo a pensarci e riviviamo quei momenti con malinconia, oppure guardiamo a loro con un sorriso, perché è stato giusto che tutto rimanesse dov’era allora e basta, senza un seguito.
Io mi sono sempre chiesta dove finisca l’altra me stessa nel momento in cui percorro una strada invece che un’altra. La via non scelta, spesso, porta proprio a delle possibilità che rimangono sospese. Chissà se in quel momento si crea un’altra me che segue l’altro cammino. Così, probabilmente, in giro per il mondo, ci sono tantissime me… sarebbe bello poter incontrare ognuna di loro alla fine del mio viaggio.
Magari Luca e Viviana hanno dovuto vivere il loro distacco proprio per arrivare a quello che sono ora, dopo dieci anni, e per capire l’effettiva importanza che hanno l’uno per l’altra… 
Mi sono emozionata tantissimo, col cuore in gola, perché in un attimo io ero diventata Viviana e vivevo i suoi affanni, il suo batticuore, le sue speranze. Quando, per entrambi, entrava in scena una legittima paura di soffrire, io avrei voluto prenderli per mano e avvicinarli.
Ho trovato lo stile di Valentina un po’ diverso dal solito. La sua penna si è perfettamente uniformata e intrecciata alla vicenda che stava narrando, si percepisce tutto il suo trasporto emotivo, che ha trasmesso anche a me. Mi commuovo ancora scrivendo la recensione. 
Uno stile pulito, semplice ma intenso, che arriva dritto al cuore, ricordandoti le tue possibilità sospese. Una scrittura soave e, a volte, onirica, permeata di passione e delicatezza. 
Il romanzo è breve e veloce, mai noioso, non ci sono punti morti, ogni frase è funzionale alla successiva e non mi sono potuta staccare dalla lettura fino alla fine.
Io trovo deliziose le mescolanze che Valentina Piazza compie in ogni suo libro, tra realtà e fantasia, storia e leggenda, presente e passato. Sono piccole pillole incastonate che rendono preziosi i suoi racconti. Anche stavolta è stato così. La parte dei preraffaelliti è stata ben costruita e ottimamente immaginata, così da creare un intreccio nell’intreccio, partendo da un quadro e sfocandosi come in un film per finire proprio in quell’epoca. Anche qui ci sono emozioni. Insomma, dove ti giri ti giri, c’è da palpitare. Lizzy è fantastica.
La copertina mi piace molto e rispecchia l’anima del romanzo.
È una vicenda scorrevole, piena e golosetta, con due storie d’amore come protagoniste. Mi sono persa tra le righe che le narravano. Un romanzo che cattura, perché avvolgente e coinvolgente; mi piace la sua struttura, un buon compromesso tra presente e passato.
Non è una storia impossibile, i protagonisti della parte contemporanea sono persone normali, Viviana e Luca sono quasi reali, descritti e caratterizzati con dovizia. Ho empatizzato molto con loro. I discorsi sono ben concepiti e donano un buon ritmo allo scritto.
Una qualità che apprezzo dell’autrice è la sua capacità di donare emozioni e, per il tempo della lettura, riesce sempre a trascinarmi in altri tempi e luoghi.
Lettura consigliata, per sognare, riflettere e coccolare un pochino le possibilità sospese chiuse dentro i nostri cuori. E poi… non si sa mai, nella vita cosa, possa accadere.



Secondo i migliori medici, il cuore umano pesa circa trecento grammi, qualcosa in meno se parliamo di una donna; in realtà ci sono volte che lo sento gravare nel petto più di un enorme macigno, volte in cui il suo battere sordo e cupo mi risuona nelle orecchie e oscura i miei pensieri.
Con “Le possibilità sospese” Valentina Piazza si è superata. La ringrazio pubblicamente per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima il suo romanzo.
La penna dell’autrice è capace di affrontare argomenti e periodi differenti, saltando dal presente al passato con leggerezza. Il romanzo ha come sfondo due storie d’amore, ma anche affreschi nitidi e realistici dei periodi storici che sceglie di rappresentare e dei luoghi in cui le vicende si animano. Attraverso una profonda introspezione dei protagonisti, del passato e del presente, ci ritroviamo pure noi davanti al circo della vita, alle possibilità mancate, alle persone forse perse per sempre, alle speranze bruciate, al limbo nero della perdita che può portare a estreme conseguenze, come il suicidio. Ci si immedesima nei personaggi, si vivono i loro pensieri, le loro angosce, la loro affannosa ricerca della felicità e della redenzione. Una lettura che non stenta a decollare, ti coinvolge nell’immediato finché non si arriva a un punto i cui non si riesce più a chiudere il libro.
L’autrice ci trasporta tra passato e presente, da Londra alla Scozia; due storie apparentemente distanti che si intrecciano anche grazie a un vecchio biglietto che raffigura Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti.
Non mi resta che consigliarvi questo libro che spero abbia il successo che merita.


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