sabato 14 novembre 2020

RECENSIONE "PER TUTTO IL TUO AMORE" di Laura Pellegrini

 

Recensione: "Per tutto il tuo amore" dell'autrice Laura Pellegrini, edito Gruppo Editoriale Gems. A cura di Daniela Colaiacomo.




Autore: Laura Pellegrini
Genere: Romance storico

Casa editrice: IoScrittore, Gruppo Editoriale Gems

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 14,25

Pagina autoreLaura Pellegrini Autrice



TRAMA:

Toscana, agosto 1944. È bella Luce, anche se non lo sa e non se ne cura, troppo presa a sopravvivere alla guerra e alle privazioni economiche. I suoi ventuno anni si consumano tra la cura del padre malato, la fatica della vita contadina e il terrore dei tedeschi, mostri senza volto che possono nascondersi dovunque, come le dice Manfredi, il suo amico d’infanzia che ora la guarda con occhi diversi, occhi pieni di amore. Ma Luce non sa cosa sia l’amore. O forse ne ha paura.
Poi, un giorno, il destino si diverte a mescolare le carte e la ragazza s'imbatte davvero in un tedesco, uno di quei lupi nascosti nell'ombra dei boschi dove lei è cresciuta. Il soldato è ferito, bisognoso di aiuto; curandolo, a poco a poco, Luce scopre che anche lui è fatto di carne, lacrime e paure come lei. E ha dentro la sua stessa sete di vita. Mentre Manfredi entra nella Resistenza, pronto a morire per la libertà, Luce ospita di nascosto “il nemico” e se ne sente sempre più attratta…
Una profonda storia d’amore e di guerra, di passione e dolore, segnata da un finale imprevedibile e potente e da una protagonista intensa e unica, che rimane a lungo nel cuore del lettore.



1944. Sullo sfondo di una guerra apparentemente lontana, nella casa fuori il paese, nella campagna toscana, vive Luce con il padre morente, Duccio. A soli ventun anni affronta con coraggio e determinazione le giornate che si svolgono sempre uguali, con la fame nella pancia, il padre da accudire e la campagna che non dà più buoni frutti ma dalla quale racimola quel poco da mettere in pentola. È sola, Luce, i fratelli Sauro e Cosimo, partiti da tanto tempo "per combattere una guerra infame", non hanno dato mai notizie e lei, che vede cose che altri non possono, sa che non torneranno. 
A vegliare su di lei, oltre la presenza spettrale della madre, c'è Manfredi, amico di Cosimo, innamorato della ragazza che sogna di sposare. E poi c'è l'amica Lietta che, insieme al suo bambino, cuce ciò che è rimasto degli abiti lasciati dai fratelli e l'accompagna al fiume a lavare i panni.
Una vita semplice - resa ardua dalle privazioni che la guerra enfatizza - monotona e faticosa, un po' grigia, che improvvisamente prende il colore di un fiore sulla porta di casa, perché il cuore buono e generoso di Luce ha accolto nella stalla un tedesco ferito, e l'ha curato.   
Heinrich è un uomo tormentato, reclutato a forza nelle SS e strappato via dagli affetti, ha visto il male prendere il sopravvento sull'umanità, e nel suo piccolo ha cercato di opporvisi, come vorrebbe opporsi all'amore improvviso e smisurato che quella donna incantevole e forte suscita in lui. 

Devo aver fatto qualcosa di buono in tutto il casino che ho combinato nella mia vita, perché Dio mi ha dato te. 

Anche Luce ha scoperto l'amore in quel soldato - il diavolo tedesco - ed è determinata a difenderlo con tutte le forze.
Un amore bellissimo dal destino segnato che Luce e Heinrich vivono donandosi l'una all'altro completamente. 
Il soldato sa, però, che ha un conto da pagare e quando incontra Manfredi ne subisce le percosse senza reagire, riconoscendo in lui l'ira di un uomo innamorato e tradito, con il quale alla fine stringe un patto. La resistenza vuole vendicare le sue vittime e Manfredi, che involontariamente è diventato il capo del gruppo del paese, dovrà prendere decisioni importanti.
L'amore è forte come lo sono i protagonisti principali, Luce, Heinrich, Manfredi, e la sofferenza delle conseguenze della guerra che ne condiziona il futuro.

Per chi come noi si ama così, non c’è frontiera, Heinrich. Non c’è spazio, né confine. Per chi come noi si ama in questa maniera folle, ci sarà sempre un luogo dove potremo incontrarci, anche se nei nostri sogni. E io ti sognerò sempre, amore mio, sempre». Lo guardò, lo accarezzò. Piansero insieme, abbracciati dentro la stalla.
Piansero per il loro amore e per l’impossibilità di viverlo. Insieme, attaccati a quel muro scrostato che di cose ne aveva viste, non c’erano una contadina e un soldato, ma una donna e un uomo che non conoscevano ristrettezze, non conoscevano limiti, né tempo.
Per loro, che si sarebbero amati anche nel silenzio del cuore, non esisteva un luogo, non esisteva nemmeno un’epoca. Erano al di sopra di tutto, pure della morte.
«Per tutto il tuo amore» disse lei.
«Mi chiedo come sarebbe stato, se avessimo avuto tutta la vita davanti, per viverci» rispose lui. 

Un amore, quello di Luce e Heinrich, travolgente e sconfinato, come solido e paziente è quello di Manfredi, disposto a tutto per la sua amata: l'amore è catartico. 
Sfacelo dell'animo umano e delle cose, Laura Pellegrini racconta la guerra con gli occhi della gente povera e provata, tenace, determinata a resistere, e, con l'utilizzo alternato di un leggero dialetto toscano a un italiano semplice, corretto e scorrevole, rende la narrazione lieve e soave, una meravigliosa poesia.
Bellissimo e commovente, appassionato ed empatico, questo libro travolge il lettore trascinandolo in una lettura continua fino all'epilogo inatteso.
Un libro impegnativo, facile da leggere, duro da metabolizzare, perché molto forte il coinvolgimento emotivo, la commozione, che consiglio a chiunque non tema di essere sopraffatto dai sentimenti.


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