giovedì 8 settembre 2022

RECENSIONE "TUTTE LE VOLTE CHE TI PENSO" di Tania Paxia



Buongiorno follower! 
Recensione per "Tutte le volte che ti penso" dell'autrice Tania Paxia. 
A cura di Franca Poli.



Autore: Tania Paxia

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 11,90

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

"Tutte le volte che ti penso sento il sapore della liquirizia e del génépì".
Agnese e Balthazar si conoscono dalle elementari e dal loro primo “scambio di saluti” sono diventati migliori amici. Quasi inseparabili. Quasi, perché Agnés, così la chiama lui, vive a Torino, mentre Balto, così lo chiama lei, vive a Chambéry in Francia. Sono amici di penna cresciuti a suon di lettere, cartoline, foto, messaggi e videochiamate. Il loro rapporto sembra indissolubile, come quello che può esserci tra fratello e sorella, anche se non si sono mai incontrati. Si scambiano consigli su tutto, persino sulle questioni di cuore. Agnés lo critica perché è troppo “farfallone” e Balto la prende in giro perché il suo ragazzo le ha regalato la fedina dopo un anno di “fidanzamento”. Conoscono l’uno i segreti dell’altra, o almeno è quello che credono. Sì, perché Balto nasconde una parte di sé ad Agnés e Agnés una parte di sé a Balto.
Tutto procede bene fino al loro primo incontro. Da quel momento si avvicinano, forse troppo per due come loro che non possono rimanere vicini a lungo. Tuttavia, l’esigenza di ritrovarsi diventa sempre più insistente, tanto che ogni volta che hanno nostalgia devono vedersi. Non in video. Devono stringersi in un abbraccio. Devono sentirsi. Sentire i profumi che li caratterizzano: liquirizia lei, génépì lui. Soprattutto dopo quel bacio alla francese dato per scherzo.
Entrambi hanno dei sogni da realizzare ma decidono di farlo da soli; Balto prova imbarazzo nell’ammettere di voler lasciare il vivaio e la piccola azienda di liquori di famiglia e trasferirsi a Parigi per diventare un pianista, mentre Agnés è costretta a lavorare in aeroporto per potersi permettere l'iscrizione alla facoltà di scienze naturali.
Nel corso degli anni i sogni prendono forma e non sono irraggiungibili come un tempo; al contrario Balto e Agnés non sono mai stati più distanti di così. Nonostante ciò si cercano, si trovano, poi si allontanano e si ritrovano di nuovo, si rincontrano e quando sono lontani… si pensano. E quel bacio non vogliono proprio toglierselo dalla testa.
Tra battibecchi, risate, digestivi, malintesi e relazioni sbagliate forse capiranno che se qualcosa è già iniziato è difficile da fermare.



Agnese (Agnes) Frei e Balthazar (Balto) Belmont sono due amici di penna. Si sono conosciuti all’età di dieci anni tramite un progetto avviato dalle loro rispettive scuole: uno scambio di lettere da Torino a Chambéry, Francia. Nasce così la loro amicizia. Un’amicizia che si protrae nel tempo, passando da semplici frasi infantili per poi proseguire con videochiamate dove i due ragazzi si confidano le loro prime relazioni adolescenziali, i loro sogni. Non sono solo loro però a intrattenere un rapporto epistolare, ma anche le rispettive famiglie.
Finalmente, dopo anni e anni di lettere, i due ragazzi si incontrano a Torino durante una gita scolastica organizzata da Balto.
Dopo quella prima volta ci saranno altri incontri, e anche scontri, che finiranno per cambiare la loro amicizia in "pensami"... Ma cosa vorrà dire pensami?
Fra battute in francese e in torinese, trascorrono così parte del loro tempo. Balto vive a Chambery in Francia e lavora nell'azienda di famiglia che produce liquori ed essenze profumate, anche se il suo sogno è quello di diventare un pianista. Agnese sogna di potersi iscrivere all'Università per seguire ciò che più ama, ovvero la botanica. Al momento, però, contro la sua volontà, è costretta dal padre, pilota di aerei, a fare uno stage in aeroporto. Non ama quel lavoro per un motivo molto semplice: ha la fobia degli aeroporti e la paura di volare. Un paradosso per la figlia di un pilota! Questa paura la supera solo grazie a Balto.
Nel corso degli anni, comunque, i loro sogni prendono forma e non risultano irraggiungibili come sembrava un tempo. Per contro, Balto e Agnés non sono mai stati più distanti di così. Nonostante ciò, si cercano, si trovano, poi si allontanano e si ritrovano di nuovo, si rincontrano e quando sono lontani… si pensano. E poi c’è quel primo bacio, un bacio che non vogliono proprio togliersi dalla testa.
Tra battibecchi e risate, malintesi e relazioni sbagliate, digestivi e liquirizia, arriveranno a capire che quello che era iniziato come un’amicizia di penna tra due bambini, con il tempo si è evoluta e forse si è trasformata in qualcosa di più profondo.
La storia di Balto e Agnese mi ha presa così tanto da non riuscire a staccarmi dalle pagine, ero curiosa di sapere cosa combinavano quei due ragazzi, se avrebbero realizzato i loro sogni, ma soprattutto se la loro sarebbe rimasta solo un’amicizia platonica oppure se si sarebbe trasformata in qualcosa di più, in una relazione vera e propria.
La scrittura fluida e accurata, la trama ben delineata, i dialoghi, o per meglio dire i battibecchi tra i vari personaggi e la descrizione accurata dei luoghi dove è ambientata la storia rendono gradevole e veloce la lettura. La narrazione avviene in prima persona con il pov di entrambi i protagonisti, Agnese e Balto.
Leggendo il libro mi sembrava di essere lì con loro, tra Torino e la campagna francese e di sentire il profumo della liquirizia e delle piante coltivate dalla famiglia Belmont che servono per produrre profumi, cosmetici e liquori come il Génépi. La storia ha un ritmo sostenuto che non annoia mai, e tutti i personaggi sono caratterizzati benissimo. Mi sono piaciuti tutti, sono entrata in empatia con loro fin da subito, anche se Agnese a volte mi ha fatto arrabbiare per la sua cocciutaggine. Due in particolare ho amato più di tutti: Sveva, la nonna materna di Agnese, e Fania (Epifania), la sua amica e confidente pugliese. Sono entrambe uno spasso. La nonna è un’impicciona di prim’ordine, ma non la si può non amare. Fania con le sue battute in dialetto pugliese mi ha fatto morire dal ridere. Lei è una ragazza davvero dolce e divertente ed è l’ancóra di salvezza di Agnese. Le è vicina e l’aiuta a risollevarsi quando scopre il tradimento del fidanzato e quando, dopo un malinteso, tra lei e Balto ci saranno delle incomprensioni e la loro amicizia epistolare ne risentirà. Lui continua a scriverle, ma lei è troppo orgogliosa per rispondergli, anche se legge e conserva tutte le sue lettere. La situazione tra loro arriva a sbloccarsi quando rimangono “vittime” di un complotto organizzato dalle due famiglie, in particolare dalle loro madri, Camille e Isa, e da Fania con il suo fidanzato Brian.
Consigliato da parte mia.

 

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