domenica 30 aprile 2023

RECENSIONE "LA SARTORIA DEGLI AMORI IMPERFETTI" di Silvia Maira

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Franca Poli ha letto per noi "La sartoria degli amori imperfetti
dell'autrice Silvia Maira, edito Land Editore. 


Autore: Silvia Maira

Genere: Narrativa

Cada editrice: Land Editore

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Un romanzo che ha il sapore autentico della felicità. Bentornati nella magica Sicilia, dove anche l'amore ha un pizzico di colore in più

E se Orgoglio e pregiudizio avesse un suo corrispettivo siciliano?
Non c’è niente al mondo che Concetta Paternò ami più della sua famiglia. Giulia, Laura e Anna sono tutta la sua vita. Accanto a lei c’è il mite Salvatore, marito fedele e paziente.
Sarta rinomata di abiti da sposa e da cerimonia, Concetta vive una vita tranquilla cedendo al suo unico vizio, la pipa, che fuma la sera in terrazza quando è sola, raccontando i suoi pensieri più intimi a Molly, la sua barboncina.
Tuttavia, un giorno la vita di Concetta viene sconvolta dall’arrivo di fin troppi aspiranti fidanzati delle figlie, e la donna comprenderà che quella dei generi è una specie umana di cui non fidarsi!
è a questo punto che crea il famigerato Podio dei generi: tra carabinieri provenienti dal remoto Nord e fanatici di musica neomelodica, la povera Concetta avrà il suo bel da fare per decidere quale di loro sia il più vicino a vincere il premio di Aspirante genero più strampalato. 



Ho letto diversi libri di questa autrice. Storie che ho sempre apprezzato, con in comune la stessa cosa: i luoghi dove si dipana la maggior parte della narrazione, ovvero la Sicilia. Di tutti, questo è il primo romanzo che mi ha divertito dall’inizio alla fine; pieno di scene spassose in cui ho riso di gusto. La storia è originale, interessante, piena di amore ed emozioni da regalare a chi legge. Risulta facile immergersi nel racconto. Pagina dopo pagina mi sembrava di entrare a fare parte della famiglia Paternò, di percepire lo sguardo ammonitore di Donna Concetta, condividere i segreti delle ragazze, ascoltare le sagge parole di nonna Erasma, l’unica che riesce a tenere a freno quel Generale che si ritrova come figlia…
Ho amato Concetta Paternò, la protagonista principale. Sarta, specializzata in abiti da sposa e da cerimonia, con tre figlie, Anna, Giulia e Laura, un marito mite paziente, la madre che vive con loro e una cagnolina, Molly, che è la sua confidente. È una donna seria, tutta d’un pezzo, senza grilli per la testa, capace di portare avanti una famiglia e con un fiuto particolare per le tresche amorose delle figlie.

Tutti quegli indizi messi insieme portavano a un unico colpevole, di sesso maschile, che rispondeva al più generico nome di fidanzato.

Ha un solo vizio... fumare la pipa. La sera dopo cena, in compagnia della sua barboncina, si rilassa in terrazza con la pipa e si confida con lei, oltre che alla Madonna delle Grazie e al parroco.
Ad un certo punto, la vita di Concetta e della sua famiglia viene stravolta. Il motivo? Le tre figlie si fidanzano quasi contemporaneamente.

Figli piccoli, problemi piccoli, figli grandi, problemi grandi...

Ma ci si può fidare di questi aspiranti generi? È così che decide di creare il famigerato podio dei generi: tra carabinieri provenienti dal remoto Nord, fanatici di musica neo melodica, proprietari di ristoranti, la povera Concetta avrà un bel da fare per decidere chi tra Umberto, Michele e Mauro sia il tipo più adatto a salire sul gradino più alto del podio.
Di certo Salvatore non l’aiuta, anzi sembra remarle contro ed essere dalla parte delle figlie e dei loro fidanzati.

“Salvatò, mi sta venendo un dubbio che mi sta tormentando la testa. Secondo te le ragazze nostre le fanno le cose sconce coi fidanzati loro?”
“Concettì, benedetta donna, ma come ti vengono in mente questi pensieri?”
“Mi vengono, Salvatò, perché la paglia vicina al fuoco s’addruma! (si incendia)”

C’è stato un momento in cui ho pensato che a Donna Concetta venisse un malore o addirittura un infarto. Il motivo è da ricercarsi nelle rivelazioni che le hanno fatto Giulia e Laura, in particolare quella fatta da quest’ultima.
Ho veramente apprezzato tutto di questo libro. L’ambientazione, la caratterizzazione dei personaggi, ma soprattutto l’unione della famiglia. La scrittura fluida e accurata, i dialoghi veloci e i divertenti siparietti tra i vari protagonisti rendono la lettura piacevole. Ci sono delle frasi in dialetto siciliano, ma al termine del capitolo c’è la traduzione.
Come ho già detto ho amato Concetta, ma anche gli altri personaggi mi sono piaciuti. Mi è risultato facile entrare in empatia con ognuno di loro. Nonna Erasma con la sua saggezza e i suoi proverbi, il mite, fino ad un certo punto, Salvatore. Le tre sorelle molto unite tra di loro. E dei futuri generi che dire? Beh, di certo sono molto diversi l’uno dall’altro, ma hanno una cosa molto importante in comune: l’amore che provano per le rispettive fidanzate. Volete sapere se tra di loro ce n’è uno che ho adorato più degli altri? Ebbene sì c’è ed è il più giovane dei tre, Mauro, il ragazzo di Anna che la futura suocera ha soprannominato Sbirulino. È quello che mi ha fatto divertire di più. Fan di Gigi D’Alessio, veste in modo “casual”, pierging al naso e alle orecchie, tatuaggio sul braccio, un nido di capelli ossigenati... di certo non è il genero preferito di Concetta, tant’è vero che spesso chiedeva alla Madonna delle Grazie se quel ragazzo le era stato mandato come premio o come punizione. Però a volte le apparenze ingannano e se questa fosse una di quelle?

E capì che non esiste la coppia perfetta o l’amore perfetto. Esiste l’amore, punto e basta.

La storia è ambientata in Sicilia, in particolare a Marsala. L’autrice è stata brava a descriverne i luoghi. Sono talmente dettagliati che sembra di essere con i protagonisti. Inevitabile immergersi nell’atmosfera estiva che si respira, iI mare, la spiaggia, i festeggiamenti per il ferragosto...
In questo libro il tema trattato è l’amore, quello tra genitori e figli, tra sorelle e amiche, ma anche la maternità e il rapporto tra suocera e genero.
Come dice Silvia Maira questo è:

Un romanzo che ha il sapore autentico della felicità, dove anche l'amore ha un pizzico di colore in più.

Decisamente consigliato da parte mia.


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