sabato 15 luglio 2023

RECENSIONE "DE VIRIS ILLUSTRIBUS" di Filomena Gagliardi

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Recensione "De viris illustribus" dell'autrice Filomena Gagliardi.
A cura di Giorgia Spurio.



Autore: Filomena Gagliardi

Genere: Raccolta poesie

Casa editrice: Nulla Die

Disponibile in formato cartaceo a € 9,50

Contatti autore: Facebook - Instagram 



Filomena Gagliardi vive a Colli del Tronto (AP). Laureata in Lettere classiche e dottore di ricerca in Filologia classica, ha pubblicato articoli sui suoi temi di interesse. Si divide tra passione per lo studio, insegnamento scolastico e collaborazioni con riviste culturali. Da sempre ama scrivere anche poesie che ha pubblicato in antologie e raccolte. Ha avuto riconoscimenti in premi letterari. "De viris illustribus" è la sua prima silloge edita per Nulla die. Il titolo è allusivo, non per tracotanza ma «per il vivo bisogno che ho di aggrapparmi ai luoghi e alle persone dell'antichità. Se, infatti, illustris è “ciò che dà luce” (perché ha luce), opachi per non dire oscuri sono i tempi che viviamo e le persone che talora incontriamo in assoluta dissonanza con il mondo greco-romano. Eppure basta pensare ai classici per illuminarmi, perché essi usavano parole piene di significato, quel significato che dà senso alla mia vita e che mi ha insegnato serenamente a distaccarmi dai narcisisti. Ho scelto la presenza di persone sensibili come me e luminose come gli antichi».



Filomena Gagliardi, giovane scrittrice, critica letteraria e docente, ci regala una raccolta di poesie che diviene libro di profonde riflessioni e collezione di ritratti di uomini e donne illustri.
La silloge si intitola "De viris illustribus", edita da Nulla Die.
L'autrice alterna poesie dedicate al passato glorioso e altre ispirate al mondo sterile di oggi.
Quando ci descrive la verità delle cose che si manifestano ai grandi del passato, notiamo l'influenza leopardiana nella sua seconda fase, quella del pessimismo storico, secondo cui gli uomini erano felici perché a contatto con la natura definita madre benigna, prima di essere nominata da lui stesso, illuso e poi disilluso, matrigna.
Ebbene nei versi di Filomena Gagliardi osserviamo questi momenti di illusione e disillusione. 
I poeti e filosofi classici si trasformano in allegoria, i loro stessi nomi rientrano in una simbologia di ideologie. Sono metafora dell'ordine, della chiarezza, delle emozioni autentiche, della ricerca storica, della cittadinanza attiva, della ricerca di una convivenza pacifica senza discriminazioni, della libertà, in confronto al caotico mondo odierno. 
Il mondo classico ci offre la verità, ma poi dipende dall'uomo contemporaneo se vuole accettarla o preferisce crogiolarsi nel suo microcosmo fittizio. 
È nel passato, nella memoria, che possiamo ritrovare la luce per il buio attuale in cui si perde l'umanità.
Filomena Gagliardi scrive un'opera in cui possiamo immergerci, trovarci davanti a un bivio, alle due dimensioni, il passato e il presente.
Chissà quando il presente imparerà dagli insegnamenti del passato!
Sicuramente i poeti sono i messaggeri di questa era, fanno da ponte e grazie a loro l'uomo contemporaneo può aprire gli occhi e l'uomo del passato può farsi ascoltare.
E ne è la prova Filomena Gagliardi con la sua raccolta.


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