giovedì 12 ottobre 2023

RECENSIONE "I MIEI GIORNI ALLA LIBRERIA DELLA FELICITÀ" di Cali Keys

 

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Recensione: "I miei giorni alla libreria della felicità" dell'autrice Cali Keys, 
edito Newton Compton Editori. A cura di Franca Poli.


Autore: Cali Keys

Genere: Romance

Casa editrice: Newton Compton Editori

Disponibile in ebook a € 5,99
E in formato cartaceo a € 9,40

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Lucie ama leggere ed è sempre stata convinta che il libro giusto al momento giusto possa fare la differenza nella vita di ognuno. Lavora con passione come educatrice e sogna di poter scrivere, cosa che fa appena ha un minuto libero. La sua vita procede tranquilla, fino a quando una tragedia indicibile si abbatte sulla sua famiglia. Per sfuggire al dolore immenso, Lucie lascia Parigi e si trasferisce a Saint-Malo, nella vecchia casa dei nonni. Vuole trasformare l’antico edificio in una libreria con caffetteria, che diventi un punto d’incontro per la comunità, e spera che essere circondata da nuove persone possa aiutarla ad affrontare la sofferenza. E così intorno alla grande casa cominciano a ruotare bizzarri personaggi, tutti in cerca di un nuovo inizio: Léonard, un ex bibliotecario vedovo e scontroso; Vivienne, una libraia che sta affrontando un momento difficile; e Camille, una giovane con problemi in famiglia. Cosa li unisce? L’amore per i libri.
Insieme immagineranno mille progetti, a cominciare dalla creazione di una biblioteca di quartiere, che possa diventare una casa per tutti coloro che hanno bisogno del potere terapeutico della lettura. 


Questo romanzo mi è piaciuto. Ha suscitato in me diverse emozioni. Mi ha fatto ridere e piangere, gioire per i risultati che hanno raggiunto i protagonisti, ma anche arrabbiare a causa di un paio di personaggi. Di per sé è una storia semplice ma con un forte messaggio: insieme si può riprendere a vivere perché ognuno di noi dentro se stesso può trovare la forza necessaria per andare avanti anche quando sembra che tutto sia perduto; che una vita in bianco e nero può trasformarsi in una a colori. Proprio come sottolineato dalla protagonista mentre è in viaggio verso Parigi assieme alla madre: 

È ora di riportare un po’ di colore alla mia vita.

L’autrice ci porta in Bretagna, dove Lucie, una giovane donna sposata e con la passione della lettura e della scrittura, si trasferisce momentaneamente a la Malounière, la casa dei nonni dove ha trascorso parecchie estati felici. Fin dall'inizio, si avverte che la separazione dal marito nasconde una ferita profonda. La seguiamo mentre ricarica le batterie a Saint-Malo, lontano dai rumori di Parigi e dai demoni del passato.
Incontrerà Amandine, la pasticcera del paese dal cuore grande, Léonard, un vecchietto un po' recalcitrante al quale riuscirà ad avvicinarsi, Vivienne, la libraia piuttosto depressa, la madre di Lucie, Annick, e Camille una diciottenne senzatetto. Una passione li accomuna: la lettura. Assieme a questi personaggi umani ce ne sono due che mi hanno divertito molto: uno è Coco, un gabbiano che inizia a seguire Lucie fin dal suo arrivo - tra i due si instaura un bel legame -; l’altro è Chichi, il chihuahua della madre di Lucie. Tra il pennuto e il cagnolino si viene a creare una strana, ma spassosa amicizia.
La Malounière è un luogo dove ti senti a casa, dove i cuori spezzati si rifugiano per guarire meglio. In effetti, capiremo nel corso delle pagine cosa ha portato Lucie qui e quando si verrà a sapere il motivo è con il cuore spezzato che continueremo a leggere. Scopriremo anche perché Camille è una senzatetto, Vivienne è depressa e Léonard deve lasciare la sua casa e trasferirsi a la Malounière. C'è questo sentimento di dolore, ma anche voglia di rialzarsi, che il lettore condividerà.
Insieme immagineranno mille progetti, a cominciare dalla creazione di una biblioteca di quartiere, che possa diventare una casa per tutti coloro che hanno bisogno del potere terapeutico della lettura. Ci sarà qualcuno che cercherà di mettere loro il bastone tra le ruote, ma avranno il sostegno della comunità e alla fine riusciranno a realizzare i loro progetti, grazie anche l’anziano Léonard e ad Annick.
Il finale ci promette un orizzonte più felice e il lettore potrà lasciare che sia la sua fantasia a mettere il punto finale.
Libro scorrevole e ben scritto, con personaggi ben definiti e luoghi descritti in modo talmente dettagliato che il lettore non fatica a immaginare di trovarsi sulla spiaggia, oppure in riva al mare. Io riuscivo persino a immaginare Coco e Chichi e le loro scorribande.
Consiglio la lettura di questo libro a chi desidera passare un po' di tempo in compagnia di una famiglia un po' stramba e a chi ha bisogno di una spinta per andare avanti.


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