Buongiorno follower!
Recensione: "Torino Codice Ana" dell'autore Patrizio Scifo, edito
Letteratura Alternativa Edizioni. A cura di Andrea Macciò.
Autore: Patrizio Scifo
Genere: Narrativa
Casa editrice: Letteratura Alternativa Edizioni
Disponibile in formato cartaceo a € 18,99
A breve anche in ebook
TRAMA:
È vero, si può sbagliare, ma nella punizione, c’è un limite a tutto. Carlo è un affermato dirigente d’azienda, brillante, vincente e benestante. Nella sua Torino, vive un’avventura extraconiugale e poi una spirale di ricatti fatti di violenze fisiche e psicologiche. Mette a rischio lavoro, moglie, figli e le amicizie più care. Inizialmente, lo sconforto e la paura lo portano a subire e a sprofondare, commettendo un errore dopo l’altro. In seguito, la ribellione, la voglia di uscire dall’incubo e la spinta a reagire per riappropriarsi del suo mondo lo condurranno a un impensabile riscatto finale.
Il protagonista di Torino Codice Ana è un affermato dirigente d’azienda torinese cinquantenne, un “vincente” benestante e dalla vita sentimentale e familiare in apparenza felice.
Un giorno, prima della partenza per un viaggio di lavoro in compagnia di alcuni colleghi e del capo, Romano Agriesti, Carlo si trova a vivere una storia occasionale consumata in maniera frettolosa, ma estremamente passionale con una bellissima ragazza conosciuta per caso che prende apertamente l’iniziativa.
Una vicenda, come riconosce Carlo stesso, di quelle che sembrano accadere solo nei film. Quella che per il protagonista sembrava essere una parentesi nella sua perfetta esistenza borghese si trasforma ben presto in un vero e proprio incubo: la ragazza, che afferma di chiamarsi Ana, inizia a ricattarlo minacciando di diffondere le immagini del loro incontro occasionale non solo alla moglie Lisa, ma anche all’azienda dove lavora e dove sta per essere insignito di un’importante gratifica economica. Un fenomeno oggi piuttosto diffuso, quello del cosiddetto “revenge porn” che colpisce sia gli uomini che le donne.
Solo un’iniziativa personale della ragazza incontrata all’aeroporto o si tratta di qualcosa di più grande legato alla criminalità organizzata? Il romanzo accompagna il lettore nella discesa all’inferno del protagonista Carlo, che dapprima asseconda la ragazza credendo di poterne uscire facilmente, e poi commette un errore dopo l’altro. L’unico che sa che cosa è accaduto è l’amico Giulio, che sembra aver ricostruito la sua vita personale e affettiva dopo un matrimonio finito male. Torino Codice Ana è un noir metropolitano caratterizzato nella seconda parte da alcuni colpi di scena che portano a un finale decisamente imprevedibile.
La città di Torino è una delle protagoniste di questo noir urbano dal ritmo serrato, dalla scrittura molto essenziale e dalla forte componente visiva, che appare adattissima a una riduzione cinematografica. Eccellente è il personaggio del protagonista Carlo, indagato in tutte le sue sfumature psicologiche e contraddizioni. Un ritratto che è anche lo specchio di un certo ambiente borghese e manageriale dove spesso l’apparenza di una perfezione borghese da manuale nasconde un’insoddisfazione di fondo di chi lo vive, che può portare verso distrazioni pericolose come quella vissuta dal protagonista, e in un certo senso è anche un ritratto delle contraddizioni e della crisi di identità del “maschio di successo” contemporaneo. I personaggi negativi come Ana e Viktor sono invece piuttosto stereotipati, ma forse è una scelta deliberata dell’autore. La scrittura mantiene alta la tensione tipica di questo genere e la risoluzione della vicenda si snoda attraverso un finale non scontato.
Nessun commento:
Posta un commento