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Giorgia Spurio ha letto "Nettare di luce", la raccolta di poesie
dell'autrice Cesira Donatelli, edita Masciulli Edizioni.
Autore: Cesira Donatelli
Genere: Raccolta di poesie
Casa editrice: Masciulli Edizioni
Disponibile in formato cartaceo a € 12,35
Cesira Donatelli con la silloge Nettare di luce, pubblicata da Masciulli Edizioni, ci regala il suo amore più antico, ancestrale e viscerale e cioè quello per la sua terra.
Lei ci pervade d’amore con i suoi versi per la sua terra d’Abruzzo.
Ogni poesia racconta dell’incanto della natura e attraverso di essa ci narra di femminilità, sensualità, fragilità, maternità, famiglia.
Il verso scavalca i preconcetti sulle origini e adotta immagini leggendarie fino a toccare il valore cristiano.
Il sacro e il profano si incontrano, si scontrano e si fondono.
La natura è personificata e vista come il corpo dell’umanità stessa, ma soprattutto della donna dalla quale è possibile la genesi. La donna come madre protettrice. La donna che si sacrifica e si ribella ascoltando il proprio corpo.
La donna che “diseredi ogni lucchetto” e che sappia essere caparbia come la dea Demetra.
Se Leopardi la chiamava matrigna, qui abbiamo invece una terra di laghi e rocce capace di donare vita e di custodirla.
La montagna è come l’Etemenanki, il ponte tra terra e cielo, e l’autrice comunica con essa sentendosene parte, vedendosi come coraggiosa sposa del mondo.
Il concetto del panismo è palese: l’umanità che si salva diventando parte unica con la natura.
Ogni elemento richiama a una maternità mancata sofferente e a una maternità conquistata come simbolo di ripartenza e di amore.
L’unica falsa madre è la guerra alla quale l’uomo cieco si abbassa.
La silloge diventa portavoce contro la violenza e un manifesto ai diritti delle donne.
Per chi volesse farsi cullare da un verso asciutto e determinato, dalle immagini incantevoli dei boschi innevati e dalle parole piene di commozione e allo stesso tempo di forza dedicate alla donna, questo è il libro di poesia adatto.
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