sabato 17 agosto 2024

RECENSIONE "LO SPECCHIO DEGLI OCCHI TUOI" di Rosanna Pierleoni

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Lo specchio degli occhi tuoi" dell'autrice Rosanna Pierleoni, 
edito Il Cielo Capovolto Edizioni. A cura di Andrea Macciò.


Autore: Rosanna Pierleoni 

Genere: Narrativa


Disponibile in ebook a € 10,00
E in formato cartaceo a € 16,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

La storia si ambienta a Roma, nei primi anni 2000. Elettra e Viola, due sensuali e tormentate adolescenti alle porte del mondo adulto, vivono la loro amicizia travolgente, ballano salsa e leggono libri. Si imbattono in uomini attraenti e narcisisti e in lavori sempre più precari. Ben presto cresce prepotente l’idea di poter vivere ricevendo dei doni in cambio della loro bellezza…
Inizia così un viaggio fisico e psichico, affascinante e mostruoso.
È indispensabile estirpare il male dalla vita? Davvero non esiste alcuna luce nelle nostre ombre? C’è via di uscita dalla violenza subita?
Sono queste le domande a cui le due amiche cercano una risposta, e lo fanno senza avere paura di guardare dentro ai propri abissi, sull’orlo del baratro, tra luci e ombre, in una continua battaglia psichica tra il bene e il male dominata da illusione e cinismo.
Di sottofondo, la ricerca costante di un vivere autentico nel presente frammentato di una società irreversibilmente mutata: resta la parola, con la sua portata magica e l’odore dell’inchiostro su carta.



“Lo specchio degli occhi tuoi” inizia come un giallo: una corsa in ospedale, l’incontro tra due amanti, poi una telefonata anonima che avvisa la polizia di un delitto, quello di Roberto Di Biase, forse fatta dalla stessa persona che lo ha ucciso. 
Dopo qualche pagina, la scena cambia, siamo trasportati nel 2049 e una voce narrante, della quale nel corso del romanzo scopriremo l’identità, racconta il ritrovamento di una “scatola dei ricordi” nella quale è racchiusa la vita breve e intensa di una ragazza di inizio millennio, Elettra Grieco. Un sensuale vestito rosso da ballerina, fotografie ingiallite, un vecchio cellulare, biglietti di viaggio e ingresso ad eventi e locali, lettere, un diario. La voce narrante scopre una fotografia che ritrae due ragazze ed è colpita da una scritta sul retro: “L’eternità era nelle nostre labbra e nei nostri occhi”.
Con l’interessante espediente di questo flashback da un futuro vicino, in un presente nel quale l’inizio del millennio sembra già un’era diversa, Rosanna Pierleoni ci porta dentro alla storia di Elettra Grieco e Viola Mariani, due ragazze di provincia che arrivano nella Roma di inizio millennio in fuga da un passato forse semplicemente infelice e forse oscuro.
Elettra arriva dalla Basilicata, provincia di Potenza, Viola dalla provincia di Macerata.
Viola ed Elettra si incontrano per caso in locale di ballo sudamericano, La Ronda. Sembrano avere tutta la vita davanti, tutto sembra ancora possibile. 
Nasce un’amicizia fortissima, che alcuni mesi dopo sfocia in una convivenza in una casa di Roma Sud, zona Anagnina, possibile grazie al lavoro di Elettra e dalla “Piccola Eredità” della quale può beneficiare Viola. 
Il loro legame diviene via via più intenso, un’unione totale di anime e corpi, un’amicizia che diventa un amore assoluto e disperato, l’unico che persisterà in una successione di relazioni passeggere.
E una promessa, quella di non lasciarsi mai.  
A due anni dal loro incontro, incalzate anche dalle necessità della vita in una metropoli costosa e caotica, le ragazze creano il “Mama” la loro nuova attività “un’oasi di pace, un coacervo di lussuria e di piaceri, un posto dove essere sé stessi, buttare a terra le proprie uniformi”. 
Le due ragazze creano un complesso sistema per “regolare” gli incontri con gli uomini “iscritti” al Mama, concepito come una sorta di club privato, e per evitare possibili implicazioni sentimentali. 
E la loro “attività” sarà tuttavia il catalizzatore di una serie di incontri a volte costruttivi a volte negativi e tossici con una serie di uomini che restano sempre come sullo sfondo della narrazione: Germano, Andrea, Massimo, Augusto.
È Elettra, in particolare, ad essere pervasa da una pulsione autodistruttiva che la porta ad annullarsi quasi completamente nella relazione con Augusto, un rapporto fortissimo e controverso nel quale sembra inseguire con pervicacia una sorta di cupio dissolvi.
Intanto la vita continua, l’attività del “Mama” chiude, Viola si costruisce una vita altrove, in Francia, e a Elettra viene a mancare il punto di riferimento della sua esistenza difficile, dell’anima sofferente che si nasconde dietro alla bellezza esteriore. 
Elettra sogna di fare la scrittrice, e nel romanzo sono disseminate le sue poesie, i suoi pensieri, la sua disperata richiesta di amore e attenzione.
Nel rapporto con gli altri, nelle relazioni, da Augusto a Viola, lei non è stata mai realmente sé stessa, ma è stata quello che gli altri vedevano in lei: “lo specchio degli occhi tuoi”.
La scrittura di Rosanna Pierleoni è raffinata, complessa, avvincente, elegante, e riesce ad affrontare con una rara delicatezza e profondità temi molto complessi, da quello della prostituzione minorile a quello della violenza sessuale sui minori. 
Il romanzo è ricco di descrizioni ambientali molto accurate, dal forte impatto visivo, e riesce a rendere con grande efficacia l’atmosfera di inizio millennio, un periodo nel quale sembrava ancora tutto possibile, e nel quale certe durezze della storia che oggi riaffiorano con forza sembravano sepolte in un lontano passato. 
Come afferma in un passo Viola, il romanzo di Rosanna Pierleoni ci porta in quel mondo di mezzo tra “il mondo morale” e il “mondo immorale”: un mondo amorale nel quale le cose accadono, e sono semplicemente quelle che sono senza alcun giudizio. Un punto di vista prezioso in un’epoca segnata da un rigurgito di moralismi sempre più pervasivi, e nel quale tutti sono pronti a giudicare le altre persone dalla tastiera di un pc o di uno smartphone.
Il legame tra Elettra e Viola è descritto con grande efficacia narrativa e profondità psicologica, raccontando una realtà nella quale molte amicizie femminili sono così intense e profonde da trasformarsi ben presto in amori e unioni indissolubili, anche in presenza di altre relazioni e vite diverse.
Elettra e Viola, anche se la vita le dividerà, resteranno unite intimamente sino alla fine della loro esistenza.
Tra le parti più interessanti del libro gli “appunti” di Elettra. Scritte in un altro font rispetto alla narrazione ordinaria, sono parole intense e poetiche, nelle quali si esprime al meglio l’intensità emotiva che pervade tutto il romanzo. 
Il personaggio di Elettra, così affascinante, passionale, controverso, è il più potente e intenso del romanzo, e l’autrice riesce a portare chi legge a identificarsi con lei e a vivere quasi fisicamente le sue emozioni.
Interessante l’espediente narrativo della “scatola” con la quale la protagonista ha lasciato un segno di sé nel futuro, e molto bella la cover, il dipinto “Seduzione Distruttiva” di Antonio Zenadocchio realizzato appositamente per il romanzo.


Nessun commento:

Posta un commento