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Giorgia Spurio ha letto per noi "Rubare la notte"
dell'autrice Romana Petri, edito Mondadori.
Autore: Romana Petri
Genere: Narrativa
Casa editrice: Mondadori
Disponibile in ebook a € 9,99
E in formato cartaceo a € 18,05
TRAMA:
Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto Il piccolo principe, uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Ed è la storia che Romana Petri ha scritto con la febbre e la furia di chi si lascia catturare da un carattere e lo fa suo, anzi lo ruba, tanto che il documento prende più che spesso la forma dell'immaginazione.
Orfano di padre, Tonio vive un'infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un'infanzia che gli resta incollata all'anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L'infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un'idea di Francia che forse è sua e solo sua. Dove sia andato Tonio, non sappiamo, nei cieli in fiamme del 1944. Sappiamo che ci ha lasciato le stelle della notte, il sogno di una meraviglia che non si è mai consumata, il bambino che lui ci invita a riconoscere eterno dentro di noi.
Romana Petri costruisce e decostruisce, sgretola le regole della biografia, evoca e racconta amori, amicizie e sgomenti come dettagli di un appetito d'avventura mai sazio, si muove fra le date e dentro la Storia alla sola ricerca del principe che ha sconfitto la notte ed è entrato volando nell'infinito.
"Rubare la notte" di Romana Petri, edito da Mondadori, è tra la cinquina finalista al Premio Strega 2023.
Un'opera minuziosa e scrupolosa che ci offre la descrizione di uno degli autori moderni più controversi, ammirati e misteriosi. Parliamo di Antoine Saint-Exupéry, autore dell'opera più amata da giovanissimi e non.
Ogni lettore che abbia conosciuto l'autore con "Il Piccolo Principe" pensa al libro con una stretta al cuore, con un senso di nostalgia che difficilmente si può spiegare e a questo sentimento malinconico si aggiunge l’adorazione.
Romana Petri ci dà l'opportunità di poter essere dei prescelti perché attraverso le sue descrizioni, le informazioni e le documentazioni, possiamo sapere com'era Saint-Exupéry, come viveva e quali emozioni provasse. E soprattutto a cosa si ispirasse.
Lui aveva sempre la testa tra le nuvole non solo in senso figurato. Amava scrivere e disegnare, adorava perdersi tra i suoi pensieri e allo stesso tempo fin da piccolo aveva l'obbiettivo di diventare pilota. Era colui che scriveva mentre guidava un aeroplano e colui che si innamorò del deserto, di ogni suo dettaglio e degli animali che lo popolano.
Proprio lui che odiava staccarsi da sua madre, si trovò con il cuore spaccato in due.
Da ragazzino aveva già avuto i suoi "no" e le sue delusioni, soprattutto dalla vita familiare ma anche per quanto riguarda la scrittura e la professione da pilota. Eppure riuscì in entrambe con caparbia e tenacia.
Gli amori poi appartenevano alla sua vita.
Le donne erano elementi fondamentali e la sua vita si intrecciò a molte di loro colpite dal suo fascino e dal suo essere stravagante. Era contorto il suo rapporto con la moglie Consuelo, dal quale non riuscì mai a separarsi. Era passionale la sua relazione con Sylvia Hamilton.
Tante erano le lettere che scriveva indirizzate alle donne della sua vita, tuttavia ognuna era per la sua anima come per tenere bene la traccia del proprio destino.
Romana Petri crea un capolavoro dove il lettore soffre, si arrabbia e si innamora assieme al protagonista della storia, durante le fasi della sua vita movimentata, tra le due guerre e in particolare la Seconda Guerra Mondiale, i viaggi in Africa e il soggiorno in America, ma soprattutto il grande amore per la sua Francia.
Un uomo che spesso si era sentito fuori posto, anche se era l'eroe, l'uomo delle stelle, l'aviatore.
È l'uomo che ci ha regalato il significato dell'amore e la metafora del benessere interiore, il simbolo dell'eterno bambino a cui dobbiamo dire addio, anche se spesso ci manca il coraggio.
Eppure Saint-Exupéry in fondo custodiva quel Piccolo Principe interiore grazie al quale poteva vedere le cose del mondo diversamente rispetto agli altri.
Ebbene Romana Petri con saggia obiettività ci dona la descrizione dettagliata di questo autore, da vari punti di vista, con le sue debolezze, con i suoi momenti di gioia e di malinconia, lati d’ombra e di luce. Saint-Exupéry dietro la sua arte ci nascondeva un’incredibile sensibilità e impulsività.
E in fondo diventiamo consapevoli che se non fosse stato per il suo carattere a volte introverso e altre volte sfrontato, per il suo essere contradditorio, probabilmente non ci avrebbe donato le sue grandi opere.