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Loriana Lucciarini vi parla di "Il cielo d'Inghilterra", edito Arpeggio Libero
Titolo: Il cielo d'Inghilterra
Autore: Loriana Lucciarini
Casa editrice: Arpeggio Libero Editore
Disponibile in formato cartaceo a € 11,90
Pagina autore: Loriana Lucciarini Scrittrice
TRAMA:
Cosa fareste se un'anziana vedova inglese vi nominasse erede del suo ingente patrimonio, strappandovi alla tranquilla pensione che gestite con i vostri genitori nel centro di Roma? È quello che capita a Cristina, la cui esistenza viene sconvolta dalla notizia della morte di una signora conosciuta tempo prima e che ha deciso, inaspettatamente, di farla sua erede. Così Cristina è costretta a tornare in quella stessa Inghilterra dove già in passato ha lasciato un pezzo di cuore, e rivedere Steve, che non è mai riuscita a dimenticare, nonostante dopo il suo ritorno a Roma lui non l'abbia più cercata. Ma, soprattutto, dovrà fare i conti con le convenzioni sociali dell'alta nobiltà inglese che pretenderanno di cambiarla nel carattere e nei modi, stravolgendo tutti i valori in cui ha sempre creduto.
DICE L'AUTRICE:
“Il Cielo d'Inghilterra” è un
romance pubblicato nel 2015 da Arpeggio Libero editore. Una storia romantica e
appassionante, che ho scelto di strutturare puntando sulla descrizione degli
stati d’animo dei protagonisti e coinvolgendo così le lettrici nel loro
percorso, attraverso situazioni e malintesi, frasi non dette e sottili
deduzioni.
La storia racchiude eventi straordinari capaci di
catapultare chi legge in un sogno pieno di promesse allettanti…
I protagonisti sono Cristina, giovane e genuina
ragazza romana, con forti radici e una famiglia presente e amorevole, una
profonda curiosità verso la vita e un approccio schietto e sincero verso la
vita, e Steve, rampollo della nobiltà inglese, taciturno e introverso, preso da
ciò che vorrebbe realmente e le aspettative che la famiglia su di lui. Steve
risulta un personaggio complesso e sfaccettato, affascinante e irritante al
tempo stesso, rigido e enigmatico ma anche capace di gesti inaspettati quanto
indecifrabili: per Cristina sarà un enigma da risolvere.
I due sono circondati da altri personaggi,
intensi e realistici, tra i tanti vi parlo di Mary e Susan. Loro sono Walker
Jones, famiglia di spicco dal notevole patrimonio e rappresentano la nobiltà
londinese. Cristina verrà catapultata nel loro mondo elegante e sofisticato,
con non poche incertezze. L'ingente lascito dell'eredità a suo nome, scatenerà
la rabbia e le ripicche dei Walker Jones. Cristina passerà per
un'arrampicatrice sociale e dovrà dimostrare ciò che realmente è e quanto vale.
Con il peso di una situazione così complessa e delicata, l'eredità di cui
l'anziana Eugenia ha voluto farle omaggio le sembrerà più una condanna, che una
fortuna.
Mary, la sorella di Steve, è delicata e fragile,
l'amica sensibile a cui confidare i propri segreti. Di segreti però ne ha anche
lei. Cristina scoprirà, infatti, alcuni eventi del passato che l'hanno
coinvolta, segnandola profondamente.
Susan fa parte del ramo americano della famiglia,
cugina di Mary e Steve. È una furia della natura: indomita, anticonformista,
difficile ingabbiarla e tenerle testa. È una donna che sa ciò che vuole e che
vive la vita senza farsi condizionare dalle regole imposte dal severo
capofamiglia.
Marlon, invece, Cristina lo conoscerà
successivamente: è l'affascinante architetto che si occuperà della
ristrutturazione di Villa Rose. Bell'uomo, dai modi diretti e intriganti,
conquisterà subito un posto speciale
nella vita di Cristina.
Infine, ci sono i Pioda: la straordinaria
famiglia di Cristina, che giungerà in Inghilterra per sostenerla nel momento
più difficile.
Volutamente lieve e delicato, il romanzo punta
sui sentimenti e la ricerca del vero amore, quello che riesce a non
affievolirsi mai, nonostante gli scherzi del destino.
L’ambientazione inglese è il mio personale
omaggio a un’autrice che amo, che ammiro e di cui adoro le opere: Jane Austen.
Durante la stesura del romanzo ho ascoltato musica per trovare l'ispirazione
perché essa è parte integrante di una storia. Lo è quando la si sta scrivendo e
la melodia riesce a far emergere le parole esatte per descrivere un’emozione o
per caratterizzare un dialogo. Lo è altrettanto quando, a storia conclusa, si
tenta di definire l’insieme delle vicende e delle sensazioni che il libro ci ha
lasciato. Per questo romanzo sono due le canzoni che meglio lo
rappresentano: «Dancing» di Elisa e «My Immortal» degli Evanescence… buon
ascolto nelle atmosfere de “Il cielo d’Inghilterra”!
Una curiosità: a differenza di molte colleghe autrici non mi sono ispirata a attori o modelli per delineare le caratteristiche fisiche dei miei personaggi: sono frutto della mia fantasia. Spero di averli resi intriganti, capaci di affascinare.
ESTRATTO:
«Cristina…» la voce di Steve la
fa sobbalzare, tanto lui le è vicino. La prende per le spalle e la fa girare
verso di sé, poi sollevandole il mento e fissandola lungamente conclude «certo,
per te tutto questo non è facile, chissà quanti problemi ti ha creato…»
«Sì…» tanta è l’emozione che
Cristina riesce soltanto ad assentire a monosillabi.
«So che sei venuta controvoglia
qui in Inghilterra, capisco anche il tuo imbarazzo» prosegue Steve continuando
a fissarla con intensità «del resto stare qui con noi, che siamo quasi degli
estranei per te e affrontare questa situazione delicata tutta da sola… Vorrei
aiutarti, davvero.»
Gli occhi di Steve sono intensi
e fissi su di lei «Voglio scusarmi con te perché il mio comportamento non è
stato affatto corretto, da quando sei arrivata non siamo mai riusciti a trovare
un po’ di tempo per stare insieme e di questo mi rammarico veramente, sai?».
Ora Steve le sorride, uno dei
suoi rari sorrisi luminosi, uno di quei sorrisi che Cristina non ha mai
dimenticato.
(…)
È una fatica per lei riuscire a
ragionare senza cedere alla tentazione di rimanere lì a fissarlo per ore.
Dentro di sé si sta verificando una lotta difficile, una parte del suo cuore le
sta urlando di credere a Steve e al suo sincero interesse nei suoi confronti,
di credere finalmente che i suoi sogni potrebbero realizzarsi; l’altra parte
invece, quella più razionale e controllata, le ricorda la sua indifferenza
passata, le parole dello zio Stuart udite nel pomeriggio e, soprattutto, il
risoluto rifiuto di Steve al loro matrimonio. Ed è quella parte che prende il
sopravvento, intimandole di stare attenta e di non lasciarsi ingannare. Troppo
tempo mi sono cullata nella speranza del suo amore per me, riflette con
amarezza, è tempo di capire che questi sono soltanto sogni. E che dai sogni
bisogna difendersi!
Mille scintillii incorniciano
la sera, ma le prospettive per Cristina non sono quelle di una romantica cena,
tanto sognata quanto desiderata, bensì quelle di un tormento doloroso e
crudele. […continua]
[“Il cielo
d’Inghilterra”, capitolo III – Loriana Lucciarini – edizioni Arpeggio Libero]
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