Buongiorno follower!
Vi segnalo "L'altra faccia della luna" il libro di Simona Mendo, edito Liberodiscrivere Edizioni 😊
Titolo: L'altra faccia della luna
Autore: Simona Mendo
Genere: Sentimentale
Casa editrice: Liberodiscrivere Edizioni
Disponibile in ebook a € 4,99
e in formato cartaceo a € 15,08
TRAMA:
Luna è una bellissima ragazza di diciott'anni. È una studentessa modello, la figlia che ogni genitore desidererebbe avere. È solare, sempre sorridente, generosa e altruista. E, soprattutto, non è una da colpi di testa. Finché un giorno, il giorno del suo diciottesimo compleanno, esce di casa per incontrarsi con le amiche e non fa più ritorno. Luna entrerà nel cuore di ogni lettore, così come è entrata in quello dell'autrice, nell'attimo stesso in cui si sono incontrate e ha deciso di fidarsi di lei svelandole la sua straordinaria vita. "Mi aggrappo con le mani alle soffici pieghe del maglione, chiudo gli occhi e mi raggomitolo nel suo abbraccio, inspirando a fondo il profumo della sua pelle. Forse è arrivato il momento giusto per mostrargli l'altra faccia della luna. La mia."
BIOGRAFIA:
Sono
nata a Genova nel 1977, dove vivo e porto avanti, con dedizione, lo studio
odontoiatrico di famiglia insieme alle mie sorelle. Adoro ballare (ho
conosciuto mio marito a un corso di caraibici, 12 anni fa), scrivere, leggere
racconti di viaggio (amo viaggiare con la fantasia) e romanzi d'amore. Ma
soprattutto occuparmi delle mie bimbe che, insieme a mio marito, sono le mie
fans più sfegatate. Fin da ragazza, oltre a essere un'accanita lettrice di
romanzi d'amore, ho riempito interi quaderni di storie travagliate e
appassionanti, scritte rigorosamente con la penna blu. L'amore per la scrittura
è nato a 17 anni, dopo una brutta esperienza amorosa. Ho iniziato quindi a
riscrivere la vita come avrei voluto che andasse...
“L’altra
faccia della luna” nasce due anni fa, quando mi sono innamorata di un luogo
sperduto della mia splendida città, e ho deciso di ambientare lì la
straordinaria storia di Luna.
Il
genere rientra nel romanzo sentimentale, ma con un pizzico di erotismo.
BREVI ESTRATTI:
LUNA
La sua voce è sofferente
adesso.
Non ha più nulla di
autoritario.
È debole, triste, devastata.
“Ho provato. Ti giuro che ho
provato. Ma non ci riesco…”
Sta sussurrando al mio
orecchio, solleticandomi la guancia con la barba e suscitandomi l’insano
impulso di allungare una mano e carezzargliela quella barba, per poi proseguire
lungo il collo su per la nuca, fino ad affondare nei suoi capelli lanuginosi,
che ormai sono più lunghi dei miei.
“Non mangio più, non dormo più,
faccio fatica a respirare…”
Chiudo gli occhi e respiro.
A fatica.
FURIO
Come tutte le mattine mi
incanto ad ammirare la perfezione delle sue forme, percorrendole con la mano e
memorizzandole con lo sguardo. Sfioro con le dita le numerosissime cicatrici,
che le ricoprono quasi tutta la pelle, e che ho imparato a conoscere a memoria.
Quelle più evidenti e quelle
quasi impercettibili, che solo un occhio attento riuscirebbe a scorgere, come
una mappa che nasconde un segreto inconfessabile.
FURIO
Quando infine la salutai
davanti a casa, sentii una morsa nel petto all’idea di dovermi separare da lei.
E fu in quel preciso istante,
mentre la guardavo salire le scale e sparire con un cenno alla mia vista, che
realizzai quello che non avevo ancora capito.
Luna mi aveva stregato fin dal
primo sguardo e volente o nolente ormai la mia vita apparteneva a lei.
E la sua a me.
LUNA
Io continuo a camminare con lo sguardo basso, concentrandomi a
mettere un piede davanti all’altro.
La sua voce però mi immobilizza all’istante.
“Ben arrivata, signorina Argenti.” È profonda, penetrante.
È un’onda anomala che mi strappa definitivamente alla mia zattera e
mi solleva in aria dandomi l’impressione di volare, su, sempre più su,
dopodiché mi sbatte giù con forza, frantumando il mio corpo e il mio cuore in
mille minuscoli pezzi. Che non riuscirò mai più a riattaccare.
LUNA
E in questo momento ho bisogno di solitudine e, soprattutto, di aria.
Mi avvio a grandi passi su per la creuza, controllando alle spalle che non spunti qualcuno che mi costringa a
tornare indietro.
Perché ora ho necessità di pensare.
Prima di oltrepassare quella soglia la mia strada era dritta, piena
di sogni e speranze.
Poi lui ha capovolto tutto e ha gettato sulla mia strada dossi e
curve pericolose.
Ora la mia strada sarà di nuovo dritta e segnata. E tutto ciò mi
terrorizza e mi toglie il fiato.
STELLA
Luna sta sicuramente
aggiornando il suo diario, è tutta concentrata, e sul viso le sta spuntando un
accenno di sorriso. (…) E spero che Babbo Natale quest’anno le abbia portato in
dono quello che desidera più di ogni altra cosa, quello che desidero anch’io
per lei e che non dimentico mai di aggiungere in fondo alla mia letterina.
E, forse, dal sorriso luminoso
che non accenna a scomparire dal suo volto, quest’anno Babbo Natale l’ha
veramente accontentata e ha fatto anche a lei il regalo che si merita.
Finalmente la felicità.
FURIO
Luna mi guarda ammutolita, incapace anche solo di respirare.
Ho come l’impressione che la sua bocca stia per aprirsi in una
supplica, ma si richiude immediatamente in un silenzio ostinato.
Tutte le energie mi abbandonano all’istante. Allento la morsa in cui
l’ho serrata e, indietreggiando di un passo, con voce amara le dico: “L’hai
voluto tu…”
LUNA
Corro.
Corro senza voltarmi.
Corro finché ho la forza di
correre.
Corro oltre il giardino
pensile.
Corro sotto l’albero di bottiglie
rosse.
Corro per strada.
Corro giù da Stradone
Sant’Agostino, fino alla chiesa di San Donato.
Davanti alla chiesa smetto di
correre.
Entro, mi rannicchio in un
angolo e inizio a piangere.
E nemmeno so perché.
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