giovedì 26 aprile 2018

GIORNATA... A TEMA - TIZIANA LIA



Buongiorno follower!
Siete pronti a conoscere l'ospite della "Giornata... a tema" di oggi?
Non vi anticipo nulla - se non il nome che è ben visibile nell'immagine qua sotto - scoprirete quanto c'è da sapere direttamente da lei, dalle sue parole. 
Leggete il suo tema e poi, se non ne avete abbastanza 😉, seguiteci nel gruppo delle harmonyne per trascorrere la giornata insieme a Tiziana Lia e ai suoi libri 😊







IL TEMA DI TIZIANA LIA:


Buongiorno a tutti, felice di trovarmi tra voi!
So che questa è la mia giornata, quella che vi permetterà di conoscermi meglio, quella che mi consentirà di mettermi a nudo. 
Per farlo forse è meglio che inizi dagli arbori. Sono nata e cresciuta a Roma, classe 1971, madre di 3 figli tra cui due ragazze adolescenti (e solo per quest’ultima “situazione” credo di meritarmi un’aureola😓😉). Sposata da 22 anni con un uomo speciale che tuttavia ha iniziato a supportarmi nella mia passione da appena un anno. Infatti, prima la scrittura per lui era solo un mio hobby che toglieva tempo e spazio alla mia giornata. 
Sin da ragazzina la lettura ha fatto parte di me. Ricordo che anche quando andavo in giro adoravo leggere di tutto, pure le insegne dei negozi (e immaginate la gioia di chi si trovava in auto con me!). A parte questo scorcio di Tiziana, come dicevo, immergermi nelle storie, nei romanzi, mi ha sempre fatto sognare, risvegliando e stuzzicando la mia fantasia, oltremodo galoppante.
Ricordo che quando il professore di lettere dava le tracce dei temi, alle medie, io sceglievo sempre quella “di fantasia”… e anche lì mi dedicavo a voli pindarici. 
Con il crescere questa mia caratteristica non ha fatto altro che aumentare finché non sono stata più in grado di arginarla. 
Tuttavia, ho sempre pensato che lo scrivere una storia fosse solo per me, per il mio desiderio di dare spazio all’immaginazione, non avrei mai creduto di far leggere qualcosa di mio agli altri. Almeno finché non mi sono imbattuta in un sito dove un’autrice aveva pubblicato on line un suo romanzo intero. Immaginate la mia bocca aperta per la sorpresa. Avevo fatto una grande scoperta! Quella…dell’acqua calda. 
Il web, per me uno stupendo sconosciuto fino a una decina di anni fa, si è rivelato un ottimo alleato per conoscere, imparare, condividere. 

Un periodo bellissimo è stato quello dei racconti scritti per delle riviste a tiratura nazionale. Come sempre all’inizio avevo timore di gettarmi in quell’avventura. Sono un tipo che teme di deludere, di mancare in qualcosa. Chi mi conosce dice che forse sono un po’ troppo perfezionista. Io credo di essere troppo orgogliosa e un fallimento distruggerebbe il mio ego 😊. Questo è il motivo per cui mi impongo di volare basso, di mettere prima di tutto sul piatto della bilancia la delusione altrui su un mio lavoro, così se tutto ciò non dovesse accadere, resta solo la soddisfazione e l’esultanza. Diciamo che agisco così quasi come medicina preventiva.
In ogni racconto che ho pubblicato è racchiusa una vita da vivere, quella che mi conduce a scrivere. Infatti, per me la scrittura è proprio questo: volare e ritrovarmi nelle mille esistenze dei protagonisti con i loro problemi, con le loro conquiste, con la loro felicità. Mille vite da vivere, ognuna diversa dall’altra.
In quell’esperienza non ci sono stati solo racconti, ma anche romanzi a puntate, romanzi lunghi storici e contemporanei, un romanzo breve. Il tutto è parte integrante della gavetta che mi ha consentito di migliorare il mio stile, e in tutto questo ha sempre avuto molta importanza il rapporto con i lettori. 

Complimenti, entusiasmi, ma anche critiche costruttive, mi hanno consentito di crescere e sono la prima a richiedere quest’ultime a gran voce anche a chi rilascia recensioni a quattro o cinque stelle. Sì perché alla fine non credo che un lavoro, per quanto “perfetto”, lo sia davvero su ogni aspetto. 
Blogger, lettori e chi ne ha più ne metta, hanno iniziato ad apprezzare questo mio modo di essere e di fare, ma io sono semplice, schietta, un po’ ingenua e non ho maschere. Amarmi o detestarmi, non ci sono forse mezze misure. Io sono semplicemente felice di avere la stima altrui per come sono e ciò mi basta, mi fa star bene. Ovviamente nel mio piccolo adoro anche donare consigli a chi me ne chiede, perché ritengo che le esperienze si debbano condividere, e così facendo si cresce tutti.
Questo è ciò che mi ha insegnato il mondo del self, anche se per certi versi ho notato che ci sono a volte parecchie guerre. Beh, io non sono guerrafondaia, anzi, le evito alla grande perché ritengo che le invidie e le cattiverie non portino in alto: meglio dedizione e studio. 
Tuttavia, auto pubblicare mi ha donato tante soddisfazioni, mi ha permesso di conoscere tante persone. Un mondo dove la parte più complicata è la promozione, soprattutto per una tipa come me che non ha molta dimestichezza con le potenzialità del web e per una che, soprattutto, ha timore di rompere le scatole con la troppa presenza con spam o simili. Vero anche che “alzare le chiappe” è fondamentale anche se si pubblica con una casa editrice. 
Personalmente devo un grazie immenso alla Gilgamesh Edizioni per aver creduto in me, per aver scommesso sulla mia storia, che è stata pubblicata nella rinnovata collana Inanna per prima tra gli autori “esterni” alla CE. 
Pubblicare con una casa editrice mi ha permesso di conoscere e farmi conoscere da più persone, mi sono sentita coccolata durante l’editing perché Sonia Gimor e Jessica Guarnaccia (entrambe editor) sono persone attente e professionali.
Con Gilgamesh Edizioni ho pubblicato il mio terzo romanzo, Pericolosamente tu, sia in ebook che in cartaceo, ma credo che l’editoria del futuro sarà soprattutto digitale. Da lettrice preferisco i cartacei anche se per una questione di costi mi sono avvicinata anche agli ebook. Tuttavia, ho notato che le case editrici, soprattutto quelle più piccole, si affidano più che altro al digitale, delegando al Print on Demand i cartacei, che di fatto è complicato trovare nelle librerie (dove sono sempre presenti i romanzi delle medie e grandi case editrici) se non dietro richiesta. Nelle grandi CE girano sempre i soliti nomi stra-conosciuti, ma l’editoria del futuro, secondo me è fondata sulle nuove leve, sui nuovi autori che per stile e storie non hanno nulla da invidiare ai “vip” editoriali. Lo stesso vale per il self e i suoi autori, che si muovono comunque molto in digitale.
Io sono una grande sognatrice, su questo aspetto credo che non crescerò mai, ma mi piaccio così. Per questo scrivo romance, dove l’amore si fa scoprire nelle mille sfaccettature. Sono cresciuta leggendo gli Harmony, sognando il grande e unico amore, quello del “per sempre”. L’ho incontrato nella mia vita e scrivendone è come rivivere questa realtà che appunto non è solo un sogno. 

E chi non lo ha ancora conosciuto, è giusto che sogni, che speri nel futuro, perché aggrapparsi a un romanzo per volare con la fantasia, con i sentimenti, è semplicemente stupendo. Un mondo che vale anche per i maschietti, anche se loro sono più restii ad ammetterlo e quindi a leggerne.
Questo è ciò che voglio regalare ai miei lettori: emozioni, sensazioni, sogni, speranze, anche se nei miei romanzi amo inserire argomenti attuali, situazioni realistiche in modo che ci sia sempre un piede nella realtà, affinché chiunque legga possa ritrovarsi nella storia, possa immedesimarsi nei personaggi ed entrare nel romanzo come protagonista. Così è stato per Ai confini del cuore e per Noi all’orizzonte, i miei primi due romanzi, pubblicati nel 2015 e 2017.
Il mio ultimo romanzo forse è quello che permette più degli altri di volare con la fantasia, sia per ambientazione esotica sia perché si tratta di un romantic suspense. Un romanzo che è nato dal mio amore per i romance, ma anche per i gialli/thriller. Un giusto mix, pieno di intrecci, di intrighi, vendette e identità nascoste o false. Volevo mettermi alla prova con una storia mai piatta, che tiene incollati alle pagine fino alla fine, un tipo di lettura che io adoro e che ho voluto regalare ai lettori.
Alejandro e Joanna, i loro battibecchi, la vendetta che conduce il bel protagonista nella vita della donna, i principi che subito Jo mette in chiaro e che lui in qualche modo si trova costretto a ignorare, una sorta di doppiogioco e soprattutto due filoni da seguire nello stesso romanzo, fanno di Pericolosamente tu una lettura che vuole mettere il lettore nella condizione di chiedersi di continuo “e adesso che cosa succede?”. Le recensioni ricevute, per mia fortuna, confermano che l’obiettivo è stato raggiunto. 😊
Inoltre ritengo che un autore, qualora ne senta la necessità, debba sperimentare. Ad esempio sto rivedendo uno storico prima di passare al suo editing, mentre ho finito di scrivere uno Young Adult. Generi che prepotentemente si sono fatti spazio nel mio essere finché non sono dovuta correre alla tastiera per dare loro un’anima. E nel mio piccolo spero di riuscire a regalare anche con essi altre emozioni, riflessioni ai miei lettori fedeli e a chi vorrà donarmi un’opportunità come autrice. 
Avviso, tuttavia, il pubblico che sono una persona semplice, serena, solare, tranquilla. Questo si ritrova anche nei miei scritti quindi se qualcuno ama il dark, il cupo, il tetro… mi spiace, non faccio al caso suo 😊.
Ad ogni modo ho anche io dei sogni nel cassetto oltre quelli che ho realizzato finora. 
In primis ritrovarmi in un luogo isolato, dove potermi dedicare alla scrittura senza pensare ad altro (neppure a prepararmi da mangiare). 
Ops, credete sia pretendere troppo? Va bene, allora passo ad altro. 
Mi auguro che un domani il mio nome sia più conosciuto, che un mio romanzo possa essere notato da una casa editrice straniera (americana sarebbe il top), attraversare l’oceano e… diventare un film. Anche qui pretendo troppo, vero?
Beh, allora… non mi resta che continuare così, sulla mia strada, auspicando apprezzamento tra le persone che mi leggono, farmi scoprire da chi non mi conosce, e scrivere, scrivere, raggiungendo magari un giorno gli scaffali delle grandi catene di librerie, proseguendo con serenità a fare ciò che più mi piace.



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