giovedì 30 agosto 2018

"ISABELLA E L'EREDE PERDUTO" di Katherine Jane Boodman



Buongiorno follower!
Vi segnalo l'ultima fatica di Katherine Jane Boodman: "Isabella e l'erede perduto - Ritorno nel mondo oltre il quadro", il seguito di "Isabella e i pedoni danzanti".





Autore: Katherine Jane Boodman

Genere: Fantasy

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,36






TRAMA:




Sono passati nove anni da quando Isabella ha visitato per la prima volta il regno oltre il quadro.
E’ cresciuta, ora ha diciotto anni e mille progetti per la testa. Vuole iscriversi all'università e diventare un’archeologa, vuole intraprendere nuovi viaggi e vivere nuove avventure.
Prima di fare questo, però, Isabella dovrà affrontare ancora una volta quel mondo folle, nascosto in quel quadro strano, dove pedoni irreali danzano tra loro su di una scacchiera dorata. 
E’ il regno di Marichon a cui Isabella non sa resistere.
Senza accorgersene si ritrova in quel vecchio mondo che ha conosciuto da bambina, mondo che però è cambiato. Sembra che lì siano passati molti più di nove anni e quello che Isabella si trova di fronte non è lo scenario dell’altra volta, è qualcosa di completamente diverso.
Questa volta, Isabella dovrà trovare un nuovo erede, ma tra foreste dei sospiri, addormentatrici e stanze dei sogni, riuscirà a trovare la via di casa?

Nel precedente libro Isabella ha avuto a che fare con una morte che distrugge, questa volta con una morte che fa male. 




BIOGRAFIA:


Pseudonimo dietro al quale si cela una Lettrice professionista, una sognatrice instancabile, una blogger accanita.
Ha ventitré anni e nella vita di tutti i giorni recensisce libri, si fa largo tra montagne di pacchi pieni di libri e si tiene in forma correndo dietro a fantastici bambini con cui finge di essere Jane Eyre quando con loro non approda nel Paese delle Meraviglie.
Vive in Italia ma appena le riesce, fugge per perdersi tra le vie del mondo.




DICE L’AUTRICE:

II libro è nato dopo un sogno che ho fatto sulla scacchiera, in pratica ho sognato il dipinto dei pedoni danzanti e da lì ho creato il libro.






BREVE ESTRATTO:

Strinse forte i pugni, e tentando di correre lontano da quella situazione che le sembrava così ingiusta, Isabella corse al piano di sopra, divorando le scale in legno scuro con le sue scarpe da ginnastica.
Una volta al primo piano, si lasciò scivolare contro il muro, la t-shirt nera si impolverò di bianco sulla schiena, Isabella però non ci fece caso, si piegò invece sulle ginocchia ricoperte dal tessuto elasticizzato dei pantaloni.
Come si poteva andare avanti quando chi amavamo era rimasto indietro?
Non si poteva far finta di nulla.
Da chi sarebbe andata ora per avere un po’ di compagnia? Chi le avrebbe preparato tutti quei dolci iper-calorici che avevano il potere di rendere meravigliosa la vita? Con chi altri avrebbe condiviso fantastici segreti? Isabella si sentiva ora così sola.
Prepotenti, i ricordi le tornarono alla mente.
Rammentò di quando la nonna la prendeva per mano e se la trascinava dietro mentre borbottava frasi incomprensibili, o di quando le preparava l’acqua per il bagno, sempre piena di bolle profumate. 
Rammentò di quella volta che le aveva preparato uno strano intruglio per i brufoli e di quando le aveva riso in faccia la prima volta che aveva tentato di truccarsi.
Dorotea c’era sempre stata per lei, sia nei momenti buoni che in quelli brutti, da chi poteva andare ora?
Isabella si rimise in piedi, sistemandosi i capelli dietro le orecchie. Fece qualche passo in avanti,  fermandosi poi davanti alla camera da letto della nonna, si appoggiò allo stipite della porta e lasciò vagare il suo sguardo.
Il comò con sopra profumi, gioielli e quella spazzola vecchia di decenni che usava per spazzolarsi i capelli grigi. 
L’armadio pieno di vestiti che portavano ancora il profumo di nonna Dorotea, il letto grande e morbido, affiancato dal comodino sovrastato da un centrino bianco e da una lampada estremamente antiquata. 
E lì, proprio come l’ultima volta, c’era una chiave, o per essere precisi, la chiave per quel mondo strampalato, spaventoso, certo, ma anche straordinario e pieno di avventure. 
La giovane sussultò, colta alla sprovvista. 
Marichon. Un posto di amici e grandi imprese. 



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