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In uscita oggi "Riportami da te", il nuovo romanzo dell'autrice Amneris Di Cesare, edito Delos Digital.
Titolo: Riportami da te
Autore: Amneris Di Cesare
Genere: Young Adult
Casa editrice: Delos Digital
Disponibile in ebook a € 3,00
Pagina autore: Amneris Di Cesare
TRAMA:
Portami là dove ti ho
lasciato. Proprio in riva al mare, dove un giorno mi hai avuta e poi perduta.
La cena di classe a
dieci anni dalla maturità è un viaggio lungo il viale dei ricordi troppo
doloroso, dopo che mi sono lasciata alle spalle la nostra storia d'amore
tormentata. Mi ha convinta a partecipare solo il desiderio di rivalsa nei confronti
di Stefano, il ragazzo che si è fatto una vita a scapito della mia.
Tu a quella cena non
ci sarai. Posso sopportare di rivedere Stefano, ma so che non potrei affrontare
te, che mi hai resa donna e che io ho lasciato andare preferendo il tuo migliore
amico.
Il destino, però, a
volte compie scelte strane. E la vita interrotta dieci anni fa, mi aspettava
proprio lì, su quella spiaggia, per riprendere il suo cammino.
BIOGRAFIA:
Amneris Di Cesare, italiana nata a Sao Paulo del Brasile,
vive a Bologna. Sposata a un medico calabrese, mamma e moglie a tempo pieno,
collabora come free-lance per riviste femminili Confidenze e Confessioni Donna.
Ha pubblicato il saggio “Mamma non mamma: la sfida di essere madri nel mondo di
Harry Potter” nell’antologia benefica Potterologia: dieci as-saggi
dell’universo di J.K. Rowling (CameloZampa Editore 2011) a cui è seguito poi
l’ebook Mamma non mamma: le madri minori nell’Universo di Harry Potter (Runa
Editrice, 2015); ha pubblicato nel 2012 il suo romanzo d’esordio, Nient'altro
che amare (Edizioni Cento Autori), vincitore del Premio Letterario
Mondoscrittura, nel 2014 è uscito Mira dritto al Cuore (Runa Editrice) e nel
2015 Sirena all’orizzonte (Amarganta), vincitrice del Premio Cercasi Jane nel
2013 e Magiche Rose di Fiuggi nel 2014; ha partecipato all’antologia collettiva
di saggi Il Fantastico nella letteratura per ragazzi edito da Runa Editrice con
un saggio “Cassandra Clare e l’esalogia di Shadowhunters” uscito a giugno 2016.
Collabora, attraverso interviste sul mondo della scrittura e recensione con il
blog Babette Brown Legge per voi (www.babettebrown.it) e traduttrice per la
rivista Inkroci.it Dai primi del 2015 fino al luglio del 2018 è stata curatrice
di collana per il Fantasy e Under15 e scout e traduttrice per i testi di lingua
inglese e portoghese per Amarganta. Ha iniziato a esplorare il mondo del
self-publishing attraverso tre romanzi woman’s fiction: Duel, Misterioso è il
cuore e Figlia di nessuno. A breve pubblicherà il romanzo Rosa di mezzanotte,
per goWare, nella collana curata dallo scrittore Luigi Romolo Carrino.
DICE L’AUTRICE:
Riportami da te è stato un lavoro di squadra. Come la
maggior parte dei romanzi che ho scritto e pubblicato (Nient’altro che amare,
Centoautori; Mira dritto al cuore, Runa Editrice; Sirena all’orizzonte,
Amarganta; Figlia di nessuno, self-publishing) anche questo doveva essere
semplicemente un racconto. Mi era stato commissionato da una rivista e doveva
essere di una serie precisa di battute. Ho iniziato a scriverlo e non mi sono
resa conto di aver sforato di moltissimo la deadline fino a quando non ho
scritto la parola “fine”. Trentamila battute, contro le quindicimila richieste.
Ho lasciato quel racconto a prendere polvere nel mio HD per un bel po’. Finché,
a un corso di scrittura, non incontro Aina Sensi e parliamo della collana che
cura per Delos. Le parlo del racconto, ma non ci faccio molto affidamento, è
troppo corto, anche se assai più lungo di quello che una qualsiasi rivista può
accettare. Lascio passare molto tempo. Sono la prima a non credere che possa
andar bene, perché farle perdere tempo? Ma Aina, già in veste di “Terribile
Editoressa”, insiste. Ogni volta che ci vediamo al corso mi chiede del
racconto. Io glisso, sono evasiva. Sì, sì, te lo mando. Ma non è niente di che…
Alla fine, un pomeriggio glielo spedisco. Sono sicura che lei mi dirà di no. Mi
risponde dopo un giorno. Non mi ha detto di no, mi ha semplicemente scritto sul
racconto dove dovrò lavorare per ampliarlo.
L’editing per me è sempre un trauma: sempre. Ogni volta che
apro il file di un romanzo sottoposto a editing, tremo. E mi ribello. Reagisco
proprio male. Ogni volta la tentazione è di mollare il colpo. Non è stato
diverso per Riportami da te. Dicevo ad Aina che ero stata male, che avevo avuto
degli intoppi. Mi sentivo malissimo perché lei ci aveva lavorato su, io invece
evitavo di prendere in mano il manoscritto e iniziare a darmi da fare. Finché
un giorno mi sono decisa. E ho iniziato ad ascoltare i suoi consigli.
Ho ampliato il racconto da trentamila a ottantamila battute.
Rileggendolo, mi sembrava ok. Gliel’ho spedito. Ma la Terribile Editoressa mi
ha restituito il file tutto in rosso, con una marea di commenti e
cancellazioni. Ma che cavolo? Cioè, era persino peggio della versione iniziale?
Con pazienza e tanta, tanta forza di volontà mi sono messa a seguire una per
una tutte le sue correzioni. Un autore sa quando un consiglio è giusto e quando
non lo è. Quelli di Aina lo erano.
Siamo andati avanti così un mese e mezzo, tra andirivieni di
file di cui avevamo ormai perso persino il controllo della numerazione. Nel
frattempo, lei aveva avuto un problema di famiglia eppure, nonostante tutto, mi
ha accompagnata, stimolata, aiutata a tirare fuori, da me e dal racconto, il
meglio.
Oggi Riportami da te è una novella di centoventimila
battute, la storia di tre ragazzi della fine degli anni ottanta che vivono una
storia travagliata di amore e amicizia. Una storia – a mio parere – non banale e, soprattutto, ancora attuale
perché ancora oggi vedo quante pressioni i giovani possano ricevere dalla
società, dalla famiglia e dai sensi di colpa che ognuno di noi spesso prova,
lasciandosi convincere a fare scelte sbagliate. Riportami da te è anche un
racconto erotico; ci sono scene di sensualità che credo però siano state
descritte con rispetto e attenzione a non sporcare l’innocenza dei ragazzi
protagonisti.
Una storia che ci parla della scoperta dell’amore, di errori
e di rinascita. Di crescita, anche. E una storia di cui sono particolarmente
orgogliosa. Ma è una storia che non avrebbe mai avuto la sua chance, se la
Terribile Editoressa Aina Sensi non mi avesse costretta a tirarla fuori,
limarla, impreziosirla e riversarla sul foglio elettronico.
BREVE ESTRATTO:
Gli chiusi la bocca con la mia. Un bacio struggente, carico
di rimpianto e, allora non lo sapevo ancora, di malinconico commiato. Per
convincerlo a non muoversi, a non parlare, usai tutto il mio entusiasmo e i
miei slanci d’amore di ragazzina inesperta, trascinandolo con me in
quell’assalto di passione.
Mi sdraiai sul lettone in ferro battuto, forse un tempo
appartenuto alla nonna del proprietario di quella casetta. Distesa sulle
lenzuola che ancora profumavano di lavanda e d’estate, lo attirai a me,
affinché mi ricoprisse con il suo corpo muscoloso, che mi riempisse con la sua
potenza e mi travolgesse, lasciandomi poi esausta e sazia. Mi ero lentamente
disinibita e con Matteo non mi sentivo sporca, ma amata e bellissima; perciò
dopo una serie di baci e carezze che traducevano in gesti la sua devozione per
il mio corpo, lo fermai e gli imposi di mettersi di schiena, di accettare i
miei attacchi di lussuria.
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