mercoledì 20 novembre 2019

"FA' TUTTO SENZA PIANGERE" di Aurora Pelucchi



Buongiorno follower!
Vi segnalo "Fa’ tutto senza piangere" il romanzo d'esordo dell'autrice Aurora Pelucchi






Autore: Aurora Pelucchi

Genere: Autobiografico

Disponibile in ebook a € 3,99
e in formato cartaceo a € 9,90

Pagina autore: Aurora Pelucchi Autrice 




TRAMA:

Un argomento di cui parlare, un argomento scomodo, una malattia vera e propria. Essere una persona obesa. Questa è la storia di un percorso difficile, costellato da episodi che potranno stupirvi, farvi adirare, piangere e ridere insieme alla Protagonista e alla sua "speciale" interlocutrice. Aurora e Chiara, due facce della stessa medaglia. Un'intervista improbabile che si trasforma nella scoperta di un mondo ben visibile eppure sottovalutato. Una rinascita a nuova vita attraverso simpatici aneddoti, brutte ricadute, episodi dolorosi e un desiderio immenso di libertà e riscatto. Un nuovo modo di vedere l'obesità attraverso le parole di chi l'ha vissuta sulla propria pelle per anni e l'ha affrontata quasi sempre con il sorriso e con una cosa che a molti manca: il coraggio.



BIOGRAFIA:

Aurora, classe 1980, nasce e vive nella verde Brianza lecchese con sua madre e i suoi quattro gatti, tutti trovatelli, che adora. Lavora bell’ambito dell’assistenza domiciliare. Ama leggere (ha più di tremila libri di cui è orgogliosa e gelosa), scrivere, andare in Mountine Bike e fare lunghe passeggiate nei boschi.



DICE L’AUTRICE:

La mia storia, la mia rinascita tra difficoltà, ricadute, episodi tristi e felici che hanno caratterizzato la mia vita da obesa grave! Ho voluto mettere nero su bianco la mia vita con uno scopo ben preciso in mente: Aiutare gli obesi ad aiutarsi e aiutare chi non è obeso a capirci. In questo mio percorso mi affiancheranno vari personaggi, una su tutte Chiara Puroluce la mia intervistatrice "speciale" e parecchio curiosa. Volete sapere cosa aveva da chiedermi? Volete leggere una biografia - intervista? Volete leggere la vera vita di un obeso raccontata da chi l'ha vissuta? Allora questo è il libro che fa per voi! 


Il nome del libro mi è stato dato da mio padre la notte dopo il suo funerale. Non ce l’aveva fatta in vita perché troppo stanco anche solo per pensare e così è apparso in sogno a mia madre e gliel’ha detto.


Il libro è stato fatto a intervista “rubando” l’idea a due libri che avevo letto e che mi avevano preso tantissimo: 1) “Fateci uscire da qui” di Nicky Eltz che, per cinque anni, ha intervistato Maria Simma, una donna austriaca straordinaria che per tutta la vita ha parlato con le anime del purgatorio e le ha aiutate molto; 2) “Oriana Fallaci intervista se stessa”.
Il libro nasce da un’idea della mia psicologa dell’ospedale. Iniziai a scriverlo nel 2011 per poi abbandonarlo e riprenderlo in mano nel 2018, cambiandone la forma e avvalendomi dell’aiuto formidabile di una bravissima scrittrice ed editor, Simona Liubicich.


Chiara Puroluce è nata dal mio nome anagrammato.






BREVE ESTRATTO:

PROLOGO
Giovedì, 24 marzo 2011.
Ore 8.10.
Dove sono... perché non respiro bene?
Cosa... cos'ho in gola, mi sento male! Oh, Gesù, aiutami, mi sembra di soffocare. Qualcuno mi aiuti, sono qui!
Picchio flebile la mano contro qualcosa di metallico, mi agito, tossisco. Oddio, adesso rigetto. Devo morire perché arrivi qualcuno?
«Si è svegliata!» Sento una voce vicina a me. «Stai calma, ora arriviamo a stubarti.»
Sollevo le palpebre lentamente e dinnanzi a me vedo un'infermiera piccola e magra, i capelli sbarazzini castani. Mi tranquillizza e se ne va.
Calma? È una parola, signora. Provi lei ad avere un tubo in gola. Ma dove va, torni subito indietro... mi sente?
Non so quanto tempo trascorra da quel momento: secondi, minuti, mi appaiono come un'eternità. Poi… eccoli, finalmente.
«Bentornata. Ora non agitarti, ti togliamo questo tubo sgradevole.»
Pochi attimi: sento una cosa scivolare via dalla mia gola. È fastidiosa, ma non ho nemmeno il tempo di lamentarmi che è già finito, il tubo non c’è più e le mie vie aeree sono libere. Posso respirare da sola ed è una sensazione meravigliosa.
«Ecco fatto» mi dice l’infermiera, sorridente. Un colpo secco di tosse: dentro brucia tutto.
«Tossisci pure, è normale, hai la trachea infiammata. Non preoccuparti e non trattenerti.»

Mi guardo in giro ansimante, presa da una tosse incontrollabile e una nausea fastidiosa che non mi dà pace. Verde, piastrelle, gente in blu che corre qua e là accanto a me. Vedo tubi, suoni strani alle mie spalle, freddo, molto freddo... come mai? Alzo di poco il lenzuolo, è l'unico movimento che posso fare poiché il mio corpo è tutto un dolore, la schiena sembra bloccata e non capisco cosa stia succedendo. Sotto quel semplice telo bianco che mi copre... sono nuda! Che imbarazzo, sento di arrossire e mi ricopro per la vergogna. Ma tutti questi tizi mi hanno davvero vista così? 


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