Valentina Piazza ha letto "Il tallone di Achille", a cura di Massimo Tallone, un'antologia noir contenente 15 racconti di altrettanti autori:
Andrea Del Castello, Anna Serra, Annamaria Blogna, Donatella
Moreschi, Ferdinando Salamino, Giuliana Balzano, Laura Maggesi, Marco
Tarricone, Maria Antonietta Macciocu, Marzia Pistacchio, Massimo Tallone,
Monica Pedretti, Roberta Castelli, Sonia Sacrato, Stefano Galardini, Valeria
Bianchi Mian.
Titolo: Il tallone di Achille
Autori: Vari
Genere: Antologia noir
Casa editrice: Golem Edizioni
Disponibile in formato cartaceo a €13,60
**Parte del ricavato dalle vendite sarà devoluto all'AIRC
TRAMA:
"Il tallone di Achille" è un'antologia noir che raccoglie 15 racconti di altrettanti autori e ogni racconto è ispirato da una debolezza umana. È curata da Massimo Tallone, che, oltre a un racconto, ha scritto anche prefazione e postfazione, e coordinata da Sonia Sacrato che ha seguito anche la selezione dei testi e scritto il racconto di apertura.
Dal male nasce il bene Dal male “letterario” descritto nei
racconti di questa antologia nasce un bene reale perché l’8% del ricavato dalle
vendite verrà devoluto all’AIRC, e per questo ringraziamo tutti gli autori che
hanno contribuito a renderla così bella e avvincente e tutti i lettori che,
acquistandola, renderanno importante questo progetto.
Si parte dal prologo, magistrale, che ci spiega come “i
migliori racconti si abbattono su chi legge come una rasoiata di intelligenza”.
Mi sono lanciata nella lettura carica di aspettative e, devo dire, di esserne
rimasta colpita. Cercherò di raccontarvi, in due parole, tutti e quindici i
racconti della raccolta, partendo da Sonia Sacrato, “Dalla parte sbagliata” che
definirei deflagrante, come un colpo di pistola. Prende di petto il lettore e
lo stordisce. Poi c’è Ferdinando Salamino con il suo “Sangue bianco”; vi
striscerà sottopelle, come un siero endovena a dimostrazione che nessuno, mai,
è del tutto innocuo. “Sottozero” di Marco Taricone, vi avvolgerà, come un
letale strato di neve. “Ossessione” di Monica Pedretti, mi ha sorpreso, con la
sua terribile attualità; “La lettera” di Laura Maggesi è un racconto spietato,
una soluzione crudele al dolore provocato dalla delusione. “Il soffritto di
Bianca” di Marzia Pistacchio ci mostra come spesso accostiamo il macabro, il
delitto e il sangue, al nostro quotidiano. “Chamois, ultima notte” di Anna
Serra ci racconta di femminicidio e sacrificio; “Di domenica” di Giuliana
Balzano è molto bello, sconcertante e bellissima la frase messa a conclusione.
“Streghe a Torino” di Valeria Bianchi Mian ci parla di una
vecchina, di piante, Africa e di odio, lo stesso odio che spesso si ritorce
contro chi lo prova; “La coda del diavolo” di Stefano Galardini ci parla di un
paese e dei segreti che può nascondere. “Mors Naturalis” di Annamaria Blogna ci
parla di donne, segreti e veleni.
“Come l’acqua” di Andrea del Castello vi offrirà quella
famosa rasoiata citata all’inizio.
“La macchia rossa” di Roberta Castelli vi porterà al Sud,
dove assaporerete le parole calde e il freddo delitto.
“I capelli della fortuna” di Maria Antonietta Macciocu e
Donatella Moreschi ci parlerà di un quartiere difficile, di ombre nere e ancor
più nero animo.
In ultimo troviamo Massimo Tallone con “Martino” e, se non
sarete già morti per la rasoiata inferta poco sopra, credetemi, qui ci
lascerete le penne! Tallone è Inquietante e malsano, oscuro e terribile.
Spero di aver reso giustizia a un grande lavoro, buona
insonnia a tutti i lettori! Aggiungo solo che l’8% del ricavato dalle vendite
sarà devoluto all'AIRC.
Nessun commento:
Posta un commento