martedì 5 novembre 2019

RECENSIONE "SCANDALO NELLA BRUGHIERA" di Michela Piazza e Pamela Boiocchi



Franca Poli ha letto per noi "Scandalo nella brughiera" il romanzo di Michela Piazza e Pamela Boiocchi, edito Dri Editore.

Visto che le due autrici ci tenevano tanto ad avere una recensione negativa, eccole accontentate! 😂😂



Autore: Michela Piazza e Pamela Boiocchi
Genere: Vittoriano

Casa editrice: Dri Editore
Collana: Historical Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 15,98





TRAMA:

"Siete un mostro!"
"E voi un'ipocrita. Forse per questo ci intendiamo tanto bene."

Olivia Sharp ha già problemi a sufficienza: la sua esistenza dorata nei salotti londinesi è andata in pezzi dopo la morte del padre, che l'ha lasciata senza un soldo. A peggiorare le cose, è stata costretta a trasferirsi nel mezzo del nulla, nel cottage che la zia possiede nella brughiera.
Liv ha bisogno di un piano per tornare in società, ma viene distratta da Adam Drake: un uomo irritante, insopportabile… irresistibile.
Tra baci rubati e vendette, lo scandalo finirà con lo scuotere le certezze di entrambi.
Un matrimonio riparatore, le scogliere della Cornovaglia, i teatri di Londra, vedranno cambiare poco a poco un animo superficiale.
Ma saranno capaci di far aprire di nuovo alla speranza un cuore ferito? 



"Il vostro lato passionale finirà con il cacciarvi nei guai, Miss Sharp. Spero di essere nei paraggi quando succederà."

Con questa frase di Adam Drake inizio la mia recensione a questo bel romanzo, uno storico ambientato nell'Inghilterra, e più precisamente nella Brughiera del Dartmoor, del 1838
Ho già letto diversi libri di queste due autrici, sia contemporanei che storici, e mi sono piaciuti. Questo non è da meno. Apprezzo il modo che hanno di scrivere, è scorrevole, riescono ad interagire bene tra di loro, non ci sono dei periodi di pausa durante la narrazione. I loro personaggi sono sempre ben delineati e con dei caratteri molto decisi e forti. Anche questa volta sono riuscite a creare dei bei soggetti. Sono entrata in empatia con il protagonista, Adam Drake, e con le persone che hanno un ruolo apparentemente secondario nella storia fin da subito. Purtroppo, però, non sono riuscita, per buona parte del libro, a farmi piacere la protagonista femminile, Olivia Sharp. Solo quando sono arrivata ben oltre la metà del romanzo ho iniziato a provare un po' di simpatia e verso la fine sono addirittura riuscita a farmela piacere e a essere solidale con lei. All'inizio l'ho trovata snob, spocchiosa, arrivista e arrampicatrice sociale, a volte egoista e noiosa con quel suo atteggiamento un po' da martire. Alla morte del padre - la madre era morta quando era piccola - si ritrova sola e senza soldi e per questo deve lasciare Londra per andare a vivere nella Brughiera del Dartmoor, ospite della zia paterna, Catherine Sharp. È proprio qui che a mio avviso dà il peggio di sé. Disprezza l'accoglienza che le viene riservata, critica il modesto stile di vita della zia, odia dover vivere fuori dal mondo, non poter più partecipare alle feste londinesi e di conseguenza non poter aspirare a un buon matrimonio, magari con un rampollo della ricca nobiltà inglese. Oltre a essere senza, dote è anche senza scrupoli. Infatti, dopo aver conosciuto il vicino di casa della zia, il Capitano Benedict Drake, e aver capito che tra i due c'è un certo feeling, ma soprattutto aver capito che lui è piuttosto benestante, decide di fare da cupido. Il motivo è semplice: se i due si sposano lei entra a far parte della famiglia e di conseguenza ha la possibilità di tornare a frequentare i salotti e la nobiltà londinese. Ma non ha fatto i conti con Adam Drake, il figlio del Capitano. Adam è irritante, ricco, irresistibile, libertino e, a quanto pare, viene considerato dal padre un figlio degenero. Liv cerca di stargli lontano, ma l'attrazione che prova per lui, per altro assolutamente ricambiata, è piuttosto forte e si trova costretta ad ammettere di non essere insensibile al fascino di Mister Drake. Ad ogni modo, certi suoi atteggiamenti e le vendette che compie nei confronti di Adam mi hanno un po' infastidito. In una occasione, in particolare, si è comportata da vera strega! In un'altra invece mi sono divertita, mi veniva da ridere immaginare come poteva essere ridotto il povero Adam dopo quello scherzo! Anche se, ovviamente, non posso dirvi di cosa si tratta, posso però anticiparvi che lui l'ha presa bene in entrambe le occasioni. D'accordo che non è uno stinco di santo e continua a stuzzicarla, inoltre le nasconde un segreto, però...
Sarà comunque un bacio, uno dei più ardenti che si sono scambiati, dato nel posto sbagliato al momento sbagliato, a decidere per entrambi. A quel punto infatti il matrimonio sembra d'obbligo. Ma, se ci sarà, sarà il classico matrimonio di convenienza per salvare l'onore di Olivia, oppure sotto sotto si nasconde qualcosa di molto più profondo? E il rapporto che intercorre tra zia Kitty e il Capitano è solo quello di buon vicinato oppure è qualcosa di più?
Molto belli Catherine Sharp e il Capitano Benedict Drake. Mi sono piaciuti molto. Due persone che provano dei sentimenti l'uno per l'altra, ma che hanno paura di manifestarli. Anche loro meriterebbero un po' di felicità. Così come mi sono piaciuti Irene, zia paterna di Adam, e suo marito.
Per quanto riguarda i due protagonisti posso dire che sono ben caratterizzati, anche se come ho già detto Liv non mi ha ispirato simpatia, al contrario di Drake. Sono come cane e gatto. Si punzecchiano, si fanno i dispetti. Lei lo considera un mostro insensibile e lui la definisce una sciocchina noiosa. Nonostante tutto però non riescono a stare lontani l'uno dall'altra. Si attraggono come il ferro e la calamita. Il rapporto che intercorre tra di loro è quello di “odio-amore”.
Decisamente descritti in modo realistico i luoghi dove è ambientato il romanzo. Leggendo il libro riuscivo a immergermi nella brughiera con le sue fitte foreste, ascoltare la risacca del mare che si infrange sulle scogliere della Cornovaglia, e immaginarmi gli abiti e i gioielli indossati dalle dame che partecipavano a una prima teatrale a Londra.
Tra foreste incantate popolate da elfi e fate, le scogliere e la natura selvaggia della Cornovaglia, Londra con le sue attrattive mondane e i suoi segreti inconfessabili, assistiamo al cambiamento radicale dei quattro protagonisti e alla nascita di due belle storie d'amore.
A questo punto non mi resta che fare i complimenti a Michela Piazza e a Pamela Boiocchi per aver scritto ancora una volta un libro, che grazie a una trama coinvolgente, risulta piacevole da leggere.
Consigliato da parte mia!


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