domenica 3 novembre 2019

RECENSIONE "UN'ADORABILE SOGNATRICE" di Jill Barnett



Un'altra bella recensione per  "Un'adorabile sognatrice", dell'autrice Jill Barnett, edito Babelcube. A cura di Monica Portiero.




Autore: Jill Barnett
Serie: Magia Regency

Genere: Romance Regency 

Casa editrice: Babelcube
Traduttore: Isabella Nanni

Disponibile in ebook a € 3,52 




TRAMA:

Inghilterra, 1815. Il Conte di Downe è tornato a casa in campagna per allontanarsi dalla vita dissoluta che conduce a Londra - spinto dal bisogno di dimostrare che suo padre aveva ragione a dire che non è altro che un libertino senz’arte né parte. Ma in una tenuta confinante Letty Hornsby crede che il caro Richard sia il suo eroe, l’uomo dei suoi sogni, il suo grande amore. È innamorata di lui fin da quando era bambina, da quando a undici anni lo fece cadere in un fiume, il primo di svariati incontri altrettanto disastrosi. Ora che gli amici del conte, il Duca di Belmore e il Visconte Seymour, lo hanno convinto a lasciare la città per disintossicarsi dagli stravizi (donne, alcol e gioco d’azzardo), Letty ha intenzione di approfittare dell’occasione per tessere il suo piano e salvare Richard da se stesso.
Richard si aspetta che una volta tornato a casa la sua vita sia noiosa e rilassante, ma dopo un incontro casuale con l’invadente Letty e il suo odioso cane, Gus, scopre che non c’è pace per canaglie come lui. Ben presto si ritrova prigioniero a bordo di una nave di contrabbandieri con una giovane donna infatuata che è una catastrofe ambulante... e con il suo stupido cane. Letty non perde occasione per metterli in un esilarante pasticcio dopo l’altro, fino a quando Richard si rende conto che potrebbe essere l’unica donna che può salvare la sua anima nera con una fede in lui tanto luminosa da spazzare via le ombre dal cuore più ottenebrato. Se riesce a sopravvivere...
Questo libro è il seguito di “Una ragazza incantevole” ed è la traduzione integrale di “Dreaming”, precedentemente pubblicato da Mondadori in forma parzialmente ridotta con il titolo “Il Cavaliere dei suo sogni”. Se avete amato Letty e Richard, adorerete la traduzione integrale del testo originale e la apprezzerete a maggior ragione se vi fosse sfuggita la precedente edizione.




Jill Barnett è una scrittrice che non conoscevo prima di leggere questo romanzo ambientato nell’Inghiterra del 1815, “Un’adorabile sognatrice” e devo dire che mi ero persa una grande scrittrice del genere rosa.

Di solito credeva nei sogni, ma questa serata si stava velocemente trasformando in un incubo. Sola, nella piccola alcova dell’affollata sala da ballo, Letty Hornsby osservava il fior fiore della società inglese sciamare accalcandosi sulla pista da ballo per prepararsi a un’altra danza.

Questo inizio mi è risuonato in testa equivalente a: “Era una notte buia e tempestosa” ed è bastato a destare la mia curiosità.
Sarà stato per la scelta di parole dell’autrice, sarà stato perché ho immediatamente immaginato la scena soltanto in tre righe, sta di fatto che mi sono sentita di buon umore e subito predisposta a continuare la lettura.
E voi direte: partendo da una frase così banale?
Proprio così.

Letty fece un’indispensabile pausa per riprendere fiato e sollevò ancora un po’ la mano con il carnet di ballo. Ormai, in piedi a pochi centimetri da lui, aspettò che le facesse la domanda che aveva atteso tutta la sera.
“Chiedo scusa, Signorina Hollingsworth…”
“Oh, io non sono la Signorina Hollingsworth, sono la signorina Hornsby.”
Facendosi più rigido, il giovane disse, “Signorina Hornsby. La salutò con un cenno del capo. “Devo passare.” Fece con voce brusca.
Passare?

Povera Letty, che attende invano durante il ballo che il cavaliere la inviti a danzare…
L’incubo di ogni donna, anche ai tempi odierni.
Ma non preoccupatevi, c’è chi la salverà, da bravo Principe Azzurro, dall’imbarazzo di vedersi scansare quasi avesse un calabrone a girarle intorno.
C’è l’amore della sua vita, Richard, il bellissimo Conte di Downe, tornato finalmente a casa dopo un lungo peregrinare.
 A dire il vero, non è proprio così entusiasta di farle da salvatore, ma persino un tipo poco convenzionale come lui non può fare a meno di essere galante.
Lasciare Birbante in quella triste situazione?
Non ce la fa.
E qui l’abilità della Barnett si svela tutta.
In coscienza mi sono messa nei panni del fascinoso conte, assillato (senza esserne così tanto dispiaciuto) da una disastrosa ragazzina innamorata, scoordinata, armata di buone intenzioni, certo, ma davvero impareggiabile nel causargli una marea di guai.
Letty, ingenua e dolce come zucchero filato è un grattacapo ambulante, capitatogli esattamente tra le costole, come una fiera coltellata, cosa di cui farebbe volentieri a meno.
Ci sono dei passaggi fantastici, che hanno trasformato una storia d’amore quasi comune, in un romanzo magico, che si lascia ricordare.
Ho riso come una matta e con le lacrime: tra Letty e l’amabile cagnolone, la strana selva di banditi meno banditi che si può, non riuscivo a smettere.
Vi assicuro, alcuni punti di questo romanzo sembrano tanto reali che quasi si è in grado di vederli.
L’autrice ha un’invidiabile capacità di usare giri di parole a gogò con una fluidità di ritmo che meraviglia. È davvero brava.

Lui la guardò inorridito.
Lei lo guardò come se fosse il suo zuccherino per il tè.
Richard chiuse gli occhi con un grugnito e abbassò la pistola. “Richard, ”Letty sussurrò il suo nome come fosse una preghiera.
Con lei nei paraggi, era lui ad aver bisogno di una preghiera - una lunga preghiera.

Spendo due righe anche per Isabella Nanni, traduttrice del romanzo, che avrà di certo sudato le proverbiali “sette camicie” per mantenere intatto lo stile davvero particolare della Barnett.
 Il risultato non delude.
Io, comunque, mi sono innamorata di Richard. È il personaggio meglio riuscito ed è stato facilissimo immedesimarmi in lui, cosa rara, essendo difficile per me ritrovarmi nei panni maschili.
I love this book ❤


Nessun commento:

Posta un commento