Buon pomeriggio amici lettori!
Franca Poli e Daniela Colaiacomo hanno letto per noi
"Un amore all'altezza " dell'autrice Ella D. Daring.
Titolo: Un amore all'altezza
Autore: Ella D. Daring
Genere: Romance contemporaneo
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,90 o 15,90
Pagina autore: Ella D. Daring Writer
TRAMA:
Nina vive con la cagnolina Brioche a Saint-Pierre, una cittadina ad un paio d'ore da Parigi, dove gestisce una piccola attività di chef a domicilio. La sua vita scivola in una pacata e noiosa abitudine. Gli affari non vanno benissimo e l'unica cliente fissa è Vivienne Bonnet, una misteriosa e ricca donna d'affari. La timida e gentile chef ha grandi aspirazioni, ma poco coraggio e l'unico momento in cui si sente veramente serena è quando cucina. Niente sembra poter smuovere la sua routine, nemmeno il suo amico Alain, e suo angelo custode, che la incoraggia ad avere più fiducia nelle proprie capacità. Sembra tutto già scritto, fino a quando Vivienne le affida un incarico che lei è costretta ad accettare: sostituirla in una trattativa d'affari con la Rousseau&Dupont, una società di ristoranti di lusso a Parigi. E per sostituirla, intende che dovrà far finta di essere lei.
Un bella sfida per la timorosa e impacciata ragazza di provincia, soprattutto se di mezzo ci si mettono: Christopher Dupont, l'affascinante ed inquietantemente sexy imprenditore, la sua socia Diane, la quale non vede Nina proprio di buon occhio e un mistero che la vera Vivienne Bonnet custodisce da decenni.
E se poi i sentimenti ci mettono lo zampino? Riuscirà Nina, costretta a mentire sulla sua identità, ad arrivare con le sue deliziose ricette a portare a termine l'accordo finanziario per il quale è stata spedita a Parigi e a conquistare il cuore di chi ha toccato il suo? O sarà costretta a tornarsene nella sua piccola cittadina e fare i conti con una cocente delusione?
ALLA FINE DI OGNI CAPITOLO UNA RICETTA DIVERSA, TRA QUELLE CUCINATE DA NINA, CON INGREDIENTI E INDICAZIONI PER LA PREPARAZIONE.
Buon divertimento a tutti!
A tutte le persone che credono di essere meno forti di quello che in realtà sono.
Questa frase che l'autrice scrive all'inizio del libro può benissimo essere dedicata a Nina, la protagonista di “Un amore all'altezza”. Infatti, all'apparenza sembra una ragazza debole, succube dei genitori e alle prese con una fobia che le complica l'esistenza. Quando però la si conosce meglio, si scopre che con le giuste motivazioni e un piccolo aiuto, può essere forte e determinata, in grado di raggiungere degli obbiettivi che riteneva impossibile da realizzare.
Di questo romanzo mi è piaciuto tutto: la storia ben impostata, i personaggi molto interessanti, l'ambientazione da sogno. Per non parlare della scrittura accurata e scorrevole, dei dialoghi vivaci e in parecchi casi divertenti, soprattutto quelli che intercorrono tra Nina e l'amico Alain.
Un particolare che ho apprezzato parecchio sono le ricette che si trovano al termine di ogni capitolo. Una in particolare ha attirato la mia attenzione, ovvero quella per preparare le “crescentine (o tigelle) con la cunza” (battuto di lardo con aglio e rosmarino che si spalma sulle tigelle). Questa ricetta la conosco bene, trattandosi di un piatto tipico del modenese che io preparo, e mangio, almeno una volta al mese.
Gran parte della storia si svolge a Parigi. Parigi con i suoi monumenti, i battelli, le ville, i ristoranti rinomati e di lusso. Una cena sul battello, un'altra nel giardino di una villa... sembra di far parte dei commensali, di sentire i profumi e i sapori delle creazioni in cucina. Il tutto grazie alle bellissime descrizioni dell'autrice, che ha saputo magistralmente raccontare attraverso i personaggi che la cucina è un'arte e come tale, con la giusta ispirazione, arriva a produrre dei capolavori, e può essere considerata un'arma di seduzione!
Virginia Wolf diceva che: “Un uomo non può pensare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”.
La capitale francese è il luogo ideale per veder nascere una romantica e sofferta storia d'amore. Sì, perché per i due protagonisti, Nina e Chris, non è tutto rose e fiori, ma ci sono parecchie spine prima di raggiungere l'agognato e meritato lieto fine. Hanno visto tradita la fiducia che avevano riposto l'uno nell'altro e, di conseguenza, a vicenda si sono sentiti usati al fine di raggiungere uno scopo.
Mi sono piaciuti entrambi, sono riuscita a entrare in empatia con loro fin da subito. Li ho trovati piuttosto realistici e ben delineati nelle loro caratteristiche fisiche. Un altro personaggio che ho amato è Alain l'amico di Nina. È lui che interpreta la parte allegra e scanzonata del libro, ma è anche colui che appoggia incondizionatamente l'amica, in qualsiasi situazione lei si trovi. Ho trovato interessante anche Vivienne Bonnet, una ricca donna d'affari nonché la capa di Alain e cliente di Nina, colei che farà una proposta di lavoro alla giovane protagonista. Una proposta molto particolare che la ragazza decide, anche se con parecchi dubbi, di accettare: in cambio di un aiuto per la sua società di catering, dovrà andare a Parigi e fingersi lei.
Una volta a Parigi, grazie a Brioche, la sua cucciola di Giffone Belga, conosce Chris: fisico atletico, alto, elegante, capelli biondi e occhi azzurri come il mare dei Caraibi. Questo splendido uomo è in compagnia di Zeus, una “belva” di Dogo del Tibet, un cane piuttosto grosso e dall'aspetto minaccioso, ma che con Brioche si rivela dolce e mansueto. Quando si lasciano sono certi di non incontrarsi di nuovo, ma non hanno fatto i conti con il destino... e con l’attrazione che scorre tra loro.
Ma cosa succederà quando, inevitabilmente, la verità verrà a galla? Nina, alias Vivienne, riuscirà a farsi perdonare dall'affascinante e sexy imprenditore prendendolo per la gola con i suoi manicaretti oppure no? E lui sarà disposto a mettere da parte l'orgoglio ferito e dare alla ragazza una possibilità di spiegarsi e, perché no, magari tentare di riallacciare i rapporti?
E cosa ha spinto Madame Vivienne Bonnet a chiedere a Nina, una giovane ragazza di provincia con la fobia dell'altezza, di prendere il suo posto? Quale mistero nasconde? Inoltre, perché Diane Rousseau, socia di Christopher, non vede di buon occhio Nina e cerca di metterla in difficoltà ogni volta che si incontrano?
Non posso rispondere a queste domande, ma posso dire che per Nina è l'inizio di una nuova vita. Finalmente riesce a realizzare il sogno che coltiva da una decina d'anni: frequentare una delle più importanti scuole per chef di Parigi.
Molto bella la parte finale del libro con relativo epilogo. È, a mio avviso, la degna conclusione di questa piacevole storia che io consiglio di leggere.
Nina Lacroix ha ereditato dalla nonna italiana, Elda, l'amore per la cucina, alla quale si dedica con passione e assoluta felicità.
Contrariamente al volere dei genitori - la vorrebbero affiancata al fratello Antoine nella conduzione della farmacia di Saint-Pierre, una cittadina a un paio di ore da Parigi dove vive tutta la famiglia -, gestisce una piccola attività di “Chef a domicilio” che però stenta a decollare. L'unica cliente fissa è Vivienne Bonnet, ricca donna d'affari dai modi distanti e alteri, che, in un momento di difficoltà personale, le chiede di recarsi a Parigi dove, assumendo la sua identità, dovrà presenziare a un importante incontro d'affari con la "Rousseau&Dupont", una catena internazionale di ristoranti di lusso diretti da chef stellati. In cambio le fornirà il sostegno economico necessario all'apertura della società di catering che da tempo rappresenta il suo sogno.
A sostenerla e darle fiducia è Alain - segretario della Bonnet conosciuto un anno prima con il quale ha stretto un forte legame d'amicizia -, che la segue a Villa Chèrie, la bellissima residenza Bonnet a Villa Montmorency, un prestigioso quartiere residenziale di Parigi.
In modo del tutto imprevedibile, farà la conoscenza di Christopher Dupont, uno dei due soci della "Rousseau&Dupont".
Nei pressi della villa, in un parco dove ha portato a passeggiare Brioche, l'inseparabile e dolce griffoncina belga che da tempo l'accompagna, incontra un bellissimo sconosciuto, padrone di Zeus, un enorme dogo del Tibet. L'incontro-scontro segna l'inizio di un'imprevedibile storia… che starà a voi scoprire.
La storia dalla trama all'apparenza semplice rivela presto la sua complessità perché dietro ogni personaggio c'è un passato gravoso che ne condiziona le scelte, mentre, nell'ombra, qualcuno cerca di minare gli accordi societari.
Nina da quando aveva cinque anni ha un problema che la limita, la terrorizza, non ha fiducia in sé stessa, trae conforto e sicurezza da piccole abitudini maniacali, non riesce a "spiccare il volo", come la spinge a fare la nonna Elda. È la cucina a darle quella sicurezza che sembra mancarle, il mondo in cui s'immerge con amore trasfigurante.
In cucina si sentiva sempre a suo agio e, anche se quasi tutte le volte pensava di non riuscire a concludere un piatto, in realtà, se qualcuno l'avesse vista cucinare, si sarebbe reso conto che era invece molto sicura di sé, cosa che non le succedeva spesso in altre occasioni della sua vita.
Alain, con la sua esuberanza e concretezza, nascosta dietro un atteggiamento all'apparenza frivolo, è il sostegno e il riferimento di Nina e, in quanto gay, il compagno con il quale condividere tutto senza implicazioni a livello sessuale.
Vivienne Bonnet, ammantata da un alone di mistero, dietro la maschera di affarista fredda e calcolatrice, cela un animo ferito; ferma ad un passato doloroso, ha smesso di vivere realmente la vita rinunciando ai piaceri che, nella ricchezza economica di cui gode, questa potrebbe offrirle. Il suo contributo nella crescita di Nina è determinante.
Chris è un tipo tosto, un uomo di successo con idee innovative per la società, uno intelligente e con il quale ci si può confrontare, ma dicono che sia una persona molto intransigente, restio a concedersi, trascorre una vita senza legami affettivi, per quanto circondato da bellissime donne con le quali condivide il piacere di una notte, solitaria. Seguendo gli insegnamenti del padre, risoluto e inflessibile, pur non ritenendosene all'altezza, ne emula il contegno rigoroso e dedica le sue risorse alla gestione della società ricevuta in eredità; dovrà affrontare la realtà da un punto di vista molto diverso.
Ella D. Daring è brava a raccontare la sua storia che scorre fluida e veloce, ricca di passione ma "pulita", nella quale le scene di sesso sono appena accennate. Ciò non toglie attrattiva alla narrazione, ricca di descrizioni accurate, puntuale e attenta nei particolari - come gli aromi e i profumi che quasi sembrano emanare dalle pagine, o le sensazioni tattili così ben raffigurate -, in cui tutti i personaggi, ben delineati e approfonditi, affrontano gli accadimenti acquisendo nello scorrere delle pagine una nuova coscienza di sé stessi e dei propri sentimenti. Legati da una connessione, invisibile ma forte e determinante, insieme crescono e si riappropriano del futuro cui avevano rinunciato, abbattendo i limiti che la paura ha imposto loro.
Inoltre, il libro rivela una profonda conoscenza dell'arte culinaria, evidente non solo dalle ricette riportate, ma da ogni particolare riconducibile alla cucina: ogni capitolo termina con la ricetta trattata nel suo interno, dando così gli strumenti, a chi ne abbia interesse, per attuare i piatti descritti.
Sono contenta di aver letto il libro di Ella, mi ha trasmesso emozioni positive spingendomi a scorrere le pagine velocemente, senza fatica, fino agli ultimi capitoli con i loro inattesi risvolti.
Ritengo ci sia un notevole miglioramento nella cura del testo rispetto al lavoro precedente dell'autrice, si nota una crescita e una maggiore attenzione ai dettagli.
Un bel libro, leggero senza essere superficiale, che consiglio.
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